18E’ bene chiarire subito però che i valdesi appaiono nei documenti storici soltanto in fase repressiva. Sul sarcofago sono vari dipinti di Antonio da Norcia (1457), sul coperchio è dipinta la santa in abito agostiniano, stesa nel sonno della morte su un drappo stellato; il sarcofago è oggi conservato nella nuova basilica costruita nel 1937-1947; anche il corpo riposa incorrotto in un’urna trasparente, esposto alla venerazione degli innumerevoli fedeli, nella cappella della santa nella Basilica-Santuario di S. Rita a Cascia. Quando avvenne ciò Rita era intorno ai trent’anni e benché fosse illetterata, fu ammessa fra le monache coriste, cioè quelle suore che sapendo leggere potevano recitare l’Ufficio divino, ma evidentemente per Rita fu fatta un’eccezione, sostituendo l’ufficio divino con altre orazioni. Dissimulando la propria fede costui era riuscito per ben due volte a sfuggire dalle mani degli inquisitori. Facendo riferimento a passi biblici (l’episodio del siro Naaman) il teologo sostenne che era possibile partecipare a culti idolatrici, ma soltanto se si fosse trattato di una rara eccezione. Venne circondata subito di una buona fama, la gente di Roccaporena la cercava come popolare giudice di pace, in quel covo di vipere che erano i Comuni medioevali. L’Inquisizione romana, i Calabrovaldesi e l’accusa di simulazione religiosa, Bussy-Rabutin ou le désoeuvrement de l'épistolier, Agir au futur. Difficile stabilirlo alla luce delle fonti sino a noi pervenute. 60Agli occhi degli inquisitori questi “eretici” ricordavano quanto lunga fosse stata la lotta alla dissidenza religiosa, e quanto pericolosa fosse una fede che aveva creato, nei secoli, una solidità comunitaria ed una solidarietà tra gli individui non comuni. Essi hanno questo per astutia (si come per experientia altre volte si è visto) che quando la corte li aminacia, dicono, per paura del castigo, che sono cattolici, o che se voleano convertire ... Manco male saria se fussero heretici in se stssi, ma il pegio è che ne convertono molti alle loro heresie, imperoché vanno li poveri homini idioti et conversano con quelli semplicemente, ed essi astutamente ad poco ad poco, con belle parole sotto manto de santità, li fan restare allacciati alle loro heresie33. 36 Archivio Storico Diocesano di Napoli, Fondo Sant'Ufficio, Processi, 194b. Sospetti di “vita cattolica simulatissima”, come la definiva nel 1593, mentre in una lettera del 1600 sosteneva che “nell'esteriore solamente fingono quei popoli di essere catholici”. Not Now. La loro prudenza nel manifestare la propria fede, il loro mimetizzarsi tra le fila cattoliche e seguirne le celebrazioni liturgiche lo sconcertarono16. Esempio fulgido di un ruolo determinante ed attivo della donna, nel campo sociale, della pace, della giustizia. Si racconta quindi che la madre molto devota, ebbe la visione di un angelo che le annunciava la tardiva gravidanza, che avrebbero ricevuto una figlia e che avrebbero dovuto chiamarla Rita; in ciò c’è una similitudine con s. Giovanni Battista, anch’egli nato da genitori anziani e con il nome suggerito da una visione. http://www.santiebeati.it/dettaglio/32950, ROCCAPORENA, PRESSO CASCIA, PERUGIA, C. 1381 – CASCIA, PERUGIA, 22 MAGGIO 1447/1457. Al contrario esso è la testimonianza del lungo processo di avvicinamento di queste popolazioni ai dettami comportamentali provenienti dalle capitali della Riforma protestante. Gli “eretici” vi giungevano furtivamente “de nocte multas personas per stratas tenentes posteriora unum contra alium”, sempre perseguendo il principale obiettivo che era quello di mantenere “secreta omnia”10. E in questa fase finale della sua vita, avvenne un altro prodigio, essendo immobile a letto, ricevé la visita di una parente, che nel congedarsi le chiese se desiderava qualcosa della sua casa di Roccaporena e Rita rispose che le sarebbe piaciuto avere una rosa dall’orto, ma la parente obiettò che si era in pieno inverno e quindi ciò non era possibile, ma Rita insisté. Et li loro homini si poranno maritare con donne italiane, et che habitino dentro le terre habitate da italiani”40. Ai figli ormai quindicenni, cercò di nascondere la morte violenta del padre, ma da quel drammatico giorno, visse con il timore della perdita anche dei figli, perché aveva saputo che gli uccisori del marito, erano decisi ad eliminare gli appartenenti al cognome Mancini; nello stesso tempo i suoi cognati erano decisi a vendicare l’uccisione di Fernando Mancini e quindi anche i figli sarebbero stati coinvolti nella faida di vendette che ne sarebbe seguita. Si racconta quindi che la madre molto devota, ebbe la visione di un angelo che le annunciava la tardiva gravidanza, che avrebbero ricevuto una figlia e che avrebbero dovuto chiamarla Rita; in ciò c’è una similitudine con s. Giovanni Battista, anch’egli nato da genitori anziani e con il nome suggerito da una visione. I figli Giangiacomo Antonio e Paolo Maria, crebbero educati da Rita Lottius secondo i principi che le erano stati inculcati dai suoi genitori, ma essi purtroppo assimilarono anche gli ideali e regole della comunità casciana, che fra l’altro riteneva legittima la vendetta. Studi e discussioni, Torino 1991. Poi, essendo pregato da detti ricchi di andarmene, non volsi farlo per amore del povero popolo"27. Qui condusse una santa vita con una particolare spiritualità in cui veniva privilegiata la Passione di Cristo. Poi la violenza delle faide locali aggredì l’esistenza di Rita Lottius, distruggendo quello che si era costruito; ma lei non si abbatté, non passò il resto dei suoi giorni a piangere, ma ebbe il coraggio di lottare, per fermare la vendetta e scegliere la pace. Solo che oggi abbiamo sempre più spesso donne che nell’attività malavitosa, si sostituiscono agli uomini uccisi, imprigionati o fuggitivi; oppure ad istigare altri familiari o componenti delle bande a vendicarsi, quindi abbiamo donne di mafia, di camorra, di ‘ndrangheta, di faide familiari, ecc. Una condotta che appariva paradossale alle gerarchie ecclesiastiche che notavano una continuità conformista della vita religiosa, pur nella perseveranza di un credo che rigettava la natura sacrale della Chiesa di Roma13. Tornata a Roccaporena la parente si recò nell’orticello e in mezzo ad un rosaio, vide una bella rosa sbocciata, stupita la colse e la portò da Rita a Cascia, la quale ringraziando la consegnò alle meravigliate consorelle. Building on the most recent documentary and archival sources and findings, the essay offers a long term historical analysis of the use of nicodemism among the Waldensens of Southern Italy, namely of Calabria and Puglia, between mid-xvi and end of xvii centuries. Esse ebbero indiscussa influenza su quelle popolazioni valdesi stanziate in Italia meridionale, anche se ancora una volta non si può parlare di univocità di atteggiamenti. Infine, quando ve ne fosse stata la possibilità, non si sarebbe mai dovuto tacere la propria fede. Secondo il venerabile Beda due accezioni di eretici valdesi corrispondevano alla loro dislocazione alpina o cittadina, con la caratteristica che dalle montagne l’eresia si era propagata alla città2. Come c’era stato un tempo nel quale lo stesso Cristo era stato perseguitato e agiva di nascosto, così era allora nuovamente tempo di persecuzione per i suoi veri fedeli: “Illi de eorum secta debent ire ad ecclesiam ad eorum excusacionem ne alie gentes propenderent ipsos esse de secta Valdenssium”6. A gestire quelle popolazioni “ridotte” al cattolicesimo furono i gesuiti, che utilizzarono massicciamente i metodi missionari basati sull’uso della confessione sacramentale che aveva però risvolti giuridici evidenti. Al contrario di s. Rita che pur di spezzare l’incipiente faida creatasi, chiese a Dio di riprendersi i figli, purché non si macchiassero a loro volta della vendetta e dell’omicidio. 23La condotta dissimulatoria dei valdesi non sfugge agli inquisitori che riflettevano sul fatto che costoro fossero molto attenti a onorare le feste comandate, seguire la messa e le altre liturgie, confessare periodicamente i propri peccati, rispettare i giorni di digiuno. Nacque intorno al 1381 a Roccaporena, un villaggio montano a 710 metri s. m. nel Comune di Cascia, in provincia di Perugia; i suoi genitori Antonio Lottius e Amata Ferri erano già in età matura quando si sposarono e solo dopo dodici anni di vane attese, nacque Rita, accolta come un dono della Provvidenza. 48Sebbene i contrasti tra i missionari gesuiti e gli inquisitori romani non mancarono, sino alla metà degli anni Settanta non vi furono ulteriori azioni inquisitoriali. Se è evidente che il credo religioso si sia col tempo diluito nelle norme e nella disciplina romane, il senso di appartenenza e di compattezza di quelle comunità ci viene indicato dalle pratiche matrimoniali endogamiche, che contraddissero a lungo i tentativi fatti dai poteri ecclesiastici di disperdere il gruppo etnico ultramontano, diluendolo nel contesto “italiano”. 27 MAGGIO: SANT’ AGOSTINO DI CANTERBURY VESCOVO, 22 MAGGIO: SANTA RITA DA CASCIA VEDOVA E RELIGIOSA, > 22 MAGGIO: SANTA RITA DA CASCIA VEDOVA E RELIGIOSA. Santuario Madonna dei Boschi 1,164 views. Ormai libera da vincoli familiari, si rivolse alle Suore Agostiniane del monastero di S. Maria Maddalena di Cascia per essere accolta fra loro; ma fu respinta per tre volte, nonostante le sue suppliche. Al suo nome vennero intitolate tante iniziative assistenziali, monasteri, chiese in tutto il mondo; è sorta anche una pia unione denominata “Opera di S. Rita” preposta al culto della santa, alla sua conoscenza, ai continui pellegrinaggi e fra le tante sue realizzazioni effettuate, la cappella della sua casa, la cappella del “Sacro Scoglio” dove pregava, il santuario di Roccaporena, l’Orfanotrofio, la Casa del Pellegrino. 36Il nicodemismo che veniva praticato nei casali ultramontani prima della "scoperta" dell'"infettione" ereticale, più che su di un retroterra teorico, si basava dunque essenzialmente su un concreto pragmatismo. 10Ad una relativa libertà di espressione delle idee religiose in contesti appartati, come quelli propriamente montani e delle marginali valli alpine, si contrapponevano atteggiamenti più cauti se non propriamente nicodemiti adottati in ambito cittadino. Fazio tremar il mundo, parte con justitia castigando, parte con lo bono”. 24 Maggio Festa dell' Ascensione. Sul sarcofago sono vari dipinti di Antonio da Norcia (1457), sul coperchio è dipinta la santa in abito agostiniano, stesa nel sonno della morte su un drappo stellato; il sarcofago è oggi conservato nella nuova basilica costruita nel 1937-1947; anche il corpo riposa incorrotto in un’urna trasparente, esposto alla venerazione degli innumerevoli fedeli, nella cappella della santa nella Basilica-Santuario di S. Rita a Cascia. 11. Nel frattempo un contadino che si era ferito con la falce ad una mano, lasciò il lavoro per correre a Cascia per farsi medicare; passando davanti al cestello e visto la scena, prese a cacciare via le api e qui avvenne la seconda fase del prodigio, man mano che scuoteva le braccia per farle andare via, la ferita si rimarginò completamente. L'accusa di simulazione del cattolicesimo che veniva rinfacciata a queste popolazioni dalla Chiesa di Roma appare apertamente nel 1561, all'apice della crisi, e venne esplicitamente formulata da Valerio Malvicino, il domenicano delegato dall’Inquisizione romana e dalle gerarchie di stato per risolvere una volta per tutte la questione valdese in Calabria. Alla ferma volontà di frantumare il nucleo etnico, imponendo l’uso della lingua italiana, e soprattutto obbligandoli a matrimoni misti, essi risposero all’inizio con la fuga o l’aperta ribellione, ed in seguito, all’indomani della strage, rendendo infruttuose o sterili quelle unioni, riducendo le doti di chi andava sposo ad italiani, cercando di perpetrare il linguaggio occitano nei luoghi privati. Si trattò di un cambiamento di attitudine, nella scelta dell’atteggiamento nicodemita di fronte ai rappresentanti della Chiesa di Roma, ed al popolo dei fedeli, e marcò la rinuncia alla caratteristica principale del movimento delle origini. 7 Ivi, p. 23, ma vedi anche alle p. 153-157. Immacolata di Bitonto del 24 maggio 2015. Del resto il momento più alto della riflessione valdese sulla pratica della dissimulazione religiosa si ebbe proprio nel percorso di avvicinamento al movimento riformato europeo ed ai suoi massimi esponenti.