Artist: Gian Lorenzo Bernini Aggiornato 21 Febbraio 2019. Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte. / Il rapitore lanciò il cocchio, incitando i cavalli,/ chiamandoli per nome, agitando sul loro collo / e sulle criniere le briglie dal fosco colore della ruggine; / passò veloce sul lago profondo, sugli stagni dei Palìci / che esalano zolfo e ribollono dalle fessure del fondale, / e là, dove i Bacchìadi, originari di Corinto che si specchia / in due mari, eressero le loro mura tra due insenature. Consulta la pagina: Didattica online. L’uomo che indossa una corona cerca di trattenere la giovane che invece tenta di sfuggire alla presa. Inoltre la testa di lui, con la capigliatura non-classica e con la barba, che quasi ricorda un cespuglio, è una precisa controparte marmorea delle cariatidi in finto marmo della Galleria. Piece of Art: Ratto di Proserpina Nel 1606, il cardinale aveva avviato i lavori di costruzione della sua villa, quella che è nota come Villa Borghese Pinciana ed è oggi sede della Galleria Borghese, e ovviamente occorreva decorarla nella maniera più acconcia: le prime realizzazioni del giovanissimo Bernini avevano attirato l’attenzione dei più esigenti collezionisti, tanto che Scipione Borghese, già nel 1618 (l’artista aveva allora soltanto vent’anni), lo ingaggiò col preciso scopo di realizzare dei gruppi scultorei da inserire nella nuova villa. Inoltre è già evidente la tendenza ad alleggerire le forme modellando le varie parti con un gusto pittorico. Un articolo che lo analizza nei dettagli. Il Ratto di Proserpina, gruppo scultoreo di Gian Lorenzo Bernini, è un’altra delle rappresentazioni più emozionanti della violenza subita dalle donne. Ad ogni modo, Giove riuscì a “mediare” un accordo, facendo sì che Proserpina potesse tornare sulla terra per sei mesi l’anno. trucheck.it_il-ratto-di-proserpina-di-bernini.doc 162.5 Kb. Ratto di Proserpina: the story The story of Proserpina and Pluto is one of the most beautiful tale that mitology has left us. The myth, as we can see, explains the changhing of seasons on Earth. Despite of being one of the firsts Bernini’s sculptures, the work is in perfect Baroque style. Invece la sola statua è alta circa 122 cm. Facebook, La Madonna di Simone dei Crocifissi e un volo di fantasia tra le pagine di Marco Santagata, Poppi, tra eremi e castelli nelle silenziose foreste del Casentino, Uno straordinario episodio d'arte francescana a Siena: il ciclo di Pietro e Ambrogio Lorenzetti, La Ballerina di Degas: la storia di un'opera stroncata e di un sogno infranto, Un Novembre davanti al quale morire di malinconia. caravaggio, bernini, borromini. 15-feb-2016 - Esplora la bacheca "Ratto di Proserpina" di Lory Jean su Pinterest. L’osservatore riesce a percepire la morbidezza della carne cedente alla pressione. La prima innovazione riguarda, come già anticipato, il ritorno al punto di vista privilegiato: se l’opera di Giambologna era stata pensata per esser osservata da diverse posizioni, Bernini, al contrario, vuol far in modo che il riguardante osservi il gruppo frontalmente, collocandosi davanti ai due personaggi così da cogliere, contemporaneamente, le espressioni dei protagonisti (Cerbero incluso: la visione frontale fa sì che una delle teste sporga dietro il piede sinistro di Proserpina) e il loro muoversi concitato. Idea e progetto, Tonio Di Carlo. Nel seguito del mito di Proserpina, per risolvere la questione, Giove invia il messaggero Ermes da Plutone per farsi restituire la donna, ma quest’ultima, avendo mangiato un pezzo di melograno mentre si trovava negli Inferi, non poteva far più ritorno sulla terra dei viventi (mangiare qualcosa nel regno dei morti costringeva alla permanenza in questo mondo). Oggi scopriremo da vicino uno dei lavori più famosi e conosciuti di sempre del maestro scultore Gian Lorenzo Bernini. Modifica ), Stai commentando usando il tuo account Google. La scultura fa parte del periodo di formazione del Bernini, avvenuto sotto le direttive del padre Pietro Bernini, durante il quale i punti di riferimento del giovanissimo artista erano la statuaria classica e la pittura contemporanea seicentesca. della Misericordia / Bozzetti per la Fontana dei Quattro Fiumi, ARTE.it è una testata giornalistica online iscritta al Registro della Stampa presso il Tribunale di Roma al n. 292/2012 | Direttore Responsabile Luca Muscarà | © 2020 ARTE.it | Tutti i diritti sono riservati, Elefantino della Minerva (Pulcino della Minerva), Monumento Funebre di Urbano VIII Barberini, 1644 | China acquarellata su carta foderata, I gatti nell'arte: 7 imperdibili dipinti da riscoprire, Dagli Uffizi alla Basilica di San Pietro, dal giovane Picasso a Dalì: la settimana in tv su Sky, Rai, Netflix, Sette capolavori inediti del MANN svelati in anteprima dagli scatti di Luigi Spina, Le iniziative online del Museo Diocesano Carlo Maria Martini, Cattedrale di Santa Maria Assunta (Duomo di Siena), Museo Civico Medievale in Palazzo Ghisilardi, Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro. Cordiali saluti. Si è dibattuto anche su chi potesse aver influito sulla scelta del soggetto. Scipione Borghese era rimasto molto soddisfatto del primo gruppo, e aveva pertanto deciso di proseguire la collaborazione con Bernini, commissionandogli un’ulteriore scultura di soggetto mitologico, ancora una volta tratto dalla letteratura latina. Arte - Opere - Artisti. Nel ‘600 l’Italia diventò un luogo sempre meno adatto al libero esercizio di un’attività di … Data di realizzazione: 1621-1622. Era il 1901, e il Ratto di Proserpina, come tante altre statue della collezione Ludovisi, venne sistemato nel Museo delle Terme di Diocleziano: fu nel 1908 che si decise di spostarlo alla Galleria Borghese, così che potesse raggiungere gli altri gruppi borghesiani di Bernini. Roma, Galleria Borghese. Questo dettaglio unito alla lacrima silenziosa visibile sul volto della Ninfa mostrano eccezionale realismo e una profonda attenzione ai dettagli ricercata dallo scultore barocco. Il mito, capiamo bene, ci spiega il perché dell’alternarsi delle stagioni sulla Terra. Nel Ratto delle Sabine è chiarissimo che la spirale su cui è costruito il gruppo non tende a fare dilatare la spazialità interna del gruppo, e gli arti che vengono fuori sono estrapolazioni allo stesso modo delle statue messe nelle nicchie da cui viene fuori un braccio, una gamba e la testa stessa; ossia sono mentalmente ricomprese e riassorbite nelle nicchie, così il gruppo del Giambologna e riassorbito nella spirale generatrice del gruppo stesso”. Le due forze si contrastano nella colluttazione, portando le due figure in un complesso groviglio, creando una vera e propria spirale. Ancora qualche giorno di pazienza, grazie per la tua visita! su © ADO – analisidellopera.it – Tutti i diritti riservati. It depicts the abduction of Proserpina, who is seized and taken to the underworld by the god Pluto. Sono un blogger assetato di conoscenza curioso ed appassionato di tecnologia. I personaggi rappresentati da Bernini Gian Lorenzo scultore sono Plutone e Proserpina, personaggi appartenenti alla tradizione romana e che fungono da protagonisti per un mito narrato all’interno delle “Metamorfosi” di Ovidio (in questo testo ci sono anche altri miti di cui ci siamo occupati, come Apollo e Dafne riassunto) . Riprova. È stato poi da molti individuato, oltre a Giambologna, un altro precedente manierista, meno noto: è un bronzetto, databile attorno al 1587, di Pietro Simoni, detto Pietro da Barga (documentato dal 1571 al 1589), che raffigura proprio il Ratto di Proserpina e ch’è oggi conservato al Museo Nazionale del Bargello di Firenze. Il mito di Plutone e Proserpina, col suo rimando allegorico alla rinascita della natura e, dunque, al tema della rigenerazione, ben si ricollegava, come osserò Winner, alla volontà di affermare che, con il matrimonio di Marcantonio II Borghese e Camilla Orsini e l’imminente nascita (nel 1624) del figlio Paolo, il casato dei Borghese aveva ottenuto la possibilità di rigenerarsi. Nel ‘600 l’Italia diventò un luogo sempre meno adatto al libero esercizio di un’attività di … Nel fianco morbido di Proserpina, su cui Plutone affonda le dita robuste, si colgono le prime ricerche di Gian Lorenzo per ottenere l’effetto del marmo morbido come se fosse cera. I due corpi sono quindi rappresentati in colluttazione: la ragazza lotta inutilmente per sottrarsi al desiderio erotico di Plutone, mentre egli affonda avidamente le dita nei fianchi e nelle cosce della malcapitata. Suggerimenti? So, when Proserpina is with her mother, the agricultural harvests are plentiful and flourishing, when the girl is in Hell with her husband, the land is dry and barren. Il ratto di Proserpina è una statua a tutto tondo. Grazie infinite per l’analisi che fai alle opere d’arte, cordiali saluti. Fu commissionato da Scipione Borghese ed eseguito tra il 1621 e il 1622: per l’occasione Maffeo Barberini, il futuro Papa Urbano VIII, che si dilettava di poesia compose un distico dedicato al gruppo. Il Ratto di Proserpina è un gruppo scultoreo di Gian Lorenzo Bernini esposto nella Galleria Borghese di Roma. Simili a questo. L’opera rappresentante il mito di Proserpina venne donata al Cardinale Ludovico Ludovisi, il quale era una personalità molto influente poiché nipote del Papa Gregorio XV, e dopo essere conservato a lungo all’interno di uno spazio privato, nel Novecento è giunto alla Galleria Borghese, dove si trova tutt’ora. Modifica ), Stai commentando usando il tuo account Twitter. Abbiamo già potuto apprezzare moltissimo dello stile e dell’abilità del Bernini attraverso l’analisi de “Enea, Anchise e Ascanio“, ed oggi scopriremo tutti i dettagli del “Ratto di Proserpina”. Proserpina is the daugther of Giove and Cerere (the godness of agricultural harvest); when Cerere discovers her child has been kindnapped, she suddently leaves the fields, and this causes severe famines. Questo è il racconto del momento del rapimento nelle Metamorfosi di Ovidio, qui nella traduzione di Mario Ramous: “Proserpina / si divertiva a cogliere viole o candidi gigli, ne riempiva con fanciullesco zelo dei cestelli e i lembi / della veste, gareggiando con le compagne a chi più ne coglieva, / quando in un lampo Plutone la vide, se ne invaghì e la rapì: / tanto precipitosa fu quella passione. ( Chiudi sessione /  L’espressione bramosa e vagamente estatica di lui tradisce un leggero moto di fatica: se si leggesse soltanto il suo sguardo, forse si potrebbe pensare che la figlia di Cerere possa riuscire a liberarsi, prima o poi. I protagonisti della maestosa statua, tratti da un mito interno alle Metamorfosi di Ovidio, sono Proserpina, bella e giovane fanciulla dal corpo fortemente sensuale, che tenta disperatamente di sfuggire alla presa spingendo la sua mano sul volto del rapitore, e Plutone, re degli inferi, riconoscibile dagli attributi regali quali scettro e corona, ai cui piedi Cerbero, feroce guardiano dell’Ade, controlla attento con le sue tre teste che nessuno interrompa l’atto del proprio padrone. Il Ratto rimase tuttavia poco tempo all’interno della villa poiché egli stesso decise poco dopo di donarlo per cause ignote al cardinale Lodovico Lodovisi. Si determinano così profondi chiaroscuri che movimentano la scena. The main element is the dramatic and violent movement of the bodies, that are clinging each other thanks to the strong grip of Pluto. Inoltre la concezione della struttura compositiva suggerisce all’osservatore di girare con lo sguardo intorno ai due protagonisti. L’unica speranza, per lei, è quella di protendersi in avanti: Bernini la coglie, infatti, mentre tenta un movimento spingendosi con le spalle e aiutandosi col braccio. Dove si trova: Galleria Borghese, Roma. C’è infatti un inventario del cardinale Ludovisi, datato 2 novembre 1623, che cita l’opera come “una Proserpina di marmo che un Plutone la porta via alto palmi 12 in circa et un can trifauce con piedistallo di marmo con alcuni versi di faccia”. Osservare le opere d'arte per capirle e imparare ad amarle. Bullying di Matt Mahurin. In molti hanno infatti discusso anche a lungo sui modelli cui Bernini potrebbe essersi rifatto per ideare il suo capolavoro. / Così disse, e allargando le braccia cercò / di fermarli. L’intento del Bernini è appunto quello di bloccare l’azione al culmine del suo svolgimento, affinché quel momento di intenso pathos e drammaticità risulti impresso, immobile nel marmo bianco per l’eternità. La figlia di Giove e Cerere stava raccogliendo fiori presso il lago di Pergusa nei dintorni di Enna. La storia di Proserpina e Plutone è di certo tra le più belle che la mitologia ci abbia regalato. Ai piedi dei protagonisti si hanno lo scettro e il cane Cerbero, tricipite guardiano degli inferi, esso guarda in tutte le direzioni, affinché il rapimento non fallisca. Il gruppo è strutturalmente sostenuto da tre basi rappresentate dalle gambe di Plutone e dal corpo seduto del cane a tre teste. Lorenzo Bernini scolpì il Ratto di Proserpina all’età di circa 23 anni tra il 1621 e il 1622. L’opera fu commissionata dal cardinale Scipione Borghese affinché, una volta ultimata, venisse esposta nella galleria della  propria villa privata fuori Roma. The sculpture, that the cardinal Scipione Borghese commissioned to a young Gian Lorenzo Bernini (he had just turned twenty), represents the most intense event of the whole story: the exact moment when Proserpina is kindnapped. Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra), Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra), Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra), Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra), Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra), Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra), Un’esperienza in India: il racconto di Giulia, Scambio culturale in Finlandia: la storia di Giulia, Lavorare alla 77° Mostra del Cinema Venezia: l’esperienza di Cristina, Fare volontariato alla Caritas: l’esperienza di Jusy, Dalla ristorazione all’alta sartoria: la scelta di Francesco. Cat: Arte Materie: Riassunto Dim: 10.28 kb Download: 627 Voto: 3. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Un articolo che lo analizza nei dettagli. E anche Cerbero è un adattamento del cane di Paride nell’affresco del soffitto. E ancora, Bernini non poté non guardare ai contemporanei: Angelini parlava di Rubens, mentre Rudolf Wittkower è stato in grando di cogliere rimandi al Trionfo di Bacco e Arianna, capolavoro di Annibale Carracci (Bologna, 1560 - Roma, 1609) che a Roma decora la volta della Galleria Farnese. Luigi Grassi ci ha lasciato un interessante riassunto del contrasto tra l’espressione di Plutone e quella di Proserpina: “è più esteriore e quasi carnevalesca la maschera del Plutone, in accentuato contrasto con la tenerezza morbida e sensuosa della Proserpina, ricca di effetti pittorici, efficace in quella retorica del piantò che esprime, soprattutto nel volto, una ricerca ormai più scaltrita degli affetti”. L’opera di cui andremo a parlare oggi ha consacrato il Bernini come uno degli artisti più abili nella lavorazione del marmo, e grazie agli stupefacenti dettagli che scopriremo, questo gruppo scultoreo è uno dei più popolari al mondo. Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte. L’accurata osservazione realistica e le influenze classiche sono subordinate alla disciplinata interpretazione dell’antico da parte di Annibale: fu questa la formula attraverso la quale Bernini liberò il suo stile dalle ultime vestigia del manierismo". Ade, fiero, possente e muscoloso, ha abbrancato la ragazza, che cerca di scappare e di divincolarsi dalla presa stretta del dio degli inferi: la mano che affonda nella coscia di Proserpina, con le dita che esercitano la loro pressione sulla carne della giovane, è forse uno dei dettagli più famosi e celebrati di tutta la storia dell’arte. Di lei s’invaghì Plutone (Ade), il dio degli inferi, che volle a tutti i costi farla sua. Se dunque per l’Enea, Anchise e Ascanio il riferimento letterario era Virgilio con la sua Eneide, per il nuovo gruppo il soggetto giungeva dalle Metamorfosi di Ovidio. Atterrita la dea / invocava con voce accorata la madre e le compagne, ma più la madre; e poiché aveva strappato il lembo inferiore / della veste, questa s’allentò e i fiori raccolti caddero a terra: / tanto era il candore di quella giovane, che nel suo cuore / di vergine anche la perdita dei fiori le causò dolore. Il Ratto di Proserpina di Gian Lorenzo Bernini (1621-1622, conservato alla Galleria Borghese) è un capolavoro fondamentale per la nascita del barocco. La vellutata chioma della fanciulla, l’arruffata barba di Plutone, mosse dal vento e dal morbido agitarsi delle due teste, sembrano come fondersi con l’aria circostante”. The story of Proserpina and Pluto is one of the most beautiful tale that mitology has left us. Verifica dell'e-mail non riuscita. ( Chiudi sessione /  Dimensioni: 255 cm. Differentemente dalla sua produzione futura, in questo Bernini ratto di Proserpina, non ha imposto un vero e proprio punto di vista privilegiato per ammirare la scultura, bensì tutto il gruppo è visionabile da tutte le direzioni, permettendo di ammirarne tutti i dettagli. Inserisci il tuo indirizzo e-mail per seguire questo blog e ricevere le notifiche per i nuovi articoli via e-mail. La scultura rappresenta Plutone il re degli inferi che rapisce la giovane Proserpina. La scultura del Benini è in marmo di Carrara e misura circa 255 cm di altezza compresa la base. La scheda è quasi completa. La primavera ritornerebbe allora l'anno successivo, assieme alla fanciulla. Ursula Schlegel ha descritto con buona efficacia lo svolgersi del rapimento: “Il Plutone voluto dal Bernini sopraggiunge da dietro, per cogliere Proserpina ignara, e la afferra e la blocca con entrambe le braccia mentre il suo scettro naturalmente in questa azione cade a terra. Quel che è certo, è che sulla base originale dell’opera, scolpita nel luglio del 1622 dall’intagliatore Agostino Radi e oggi perduta (l’attuale è stata realizzata nel 1911 dallo scultore Pietro Fortunati), compariva un distico latino che recitava “Quisquis humi pronus flores legis, inspice saevi / me Ditis ad domum rapi” (“O tu che, chino, raccogli fiori, guarda me / che vengo rapita nella dimora del crudele Dite”). Non conosciamo con sicurezza le ragioni del dono: alcuni ipotizzano che Scipione Borghese dovesse ricambiare un favore ricevuto dal giovane collega, altri pensano che il potente cardinale avesse voluto privarsi del capolavoro di Bernini per ricucire buoni rapporti con la famiglia Ludovisi, con la quale non correva buon sangue (in ogni caso è altamente probabile che fosse stato un dono diplomatico, di particolare importanza). Il tentativo però è vano: anche perché, peraltro, Ade ha portato con sé Cerbero, il mostruoso cane a tre teste, guardiano degli inferi, pronto a bloccare Proserpina da dietro e, muovendo le tre teste in tre direzioni diverse, attento a verificare che nessuno sopraggiunga per ostacolare i piani di Ade. In merito al necessario confronto con il Ratto delle Sabine del Giambologna (Douai, 1529 - Firenze, 1608), alle parole di Brandi facevano eco quelle di André Chastel: “basta confrontare il Ratto di Proserpina di Bernini con il Ratto delle Sabine del Giambologna, di mezzo secolo precedente, per rendersi conto di come Bernini espanda in tutti i sensi i limiti del blocco, apra la composizione in tutte le direzioni, rifiuti la dispersione dell’attenzione a cui cedeva la scultura manierista, e torni al principio dell’unitarietà del punto di vista e, pertanto, dell’azione”. Proserpina si dimena cercando inutilmente di sfuggire a quelle mani implacabili. Simili a questo. Infine, per trovare un accordo, Giove, in seguito da il rapimento di Proserpina, decide che quest’ultima da quel momento in poi avrebbe passato sei mesi sulla terra con sua madre Cerere, ed altri sei con Plutone negli Inferi: in questo modo, quando Proserpina era in compagnia della madre, i raccolti sarebbero stati abbondanti e rigogliosi, mentre quando la donna sarebbe stata con Plutone, il raccolto sarebbe stato secco ed improduttivo; questa è la spiegazione mitologica dell’alternanza delle stagioni sulla Terra. Gian Lorenzo Bernini 1621-1622 Marmo 255 cm Roma - Galleria Borghese L’imponente gruppo scultoreo del Ratto di Proserpina, alto 2 metri e 55 centimetri, è oggi conservato a Roma nella Galleria Borghese e fu scolpito tra il 1621 e il 1622 dalla mano dell’architetto, pittore e scultore Da allora sono passati più di cent’anni, e il Ratto di Proserpina di Gian Lorenzo Bernini continua a sorprendere, affascinare e meravigliare generazioni di visitatori che giungono da ogni parte del mondo per ammirare il capolavoro germinale del barocco e l’eccelso genio del suo autore. / Dai flutti emerse la ninfa sino alla vita, / riconobbe la dea: ’Non andrete lontano,’ disse; / ’genero di Cerere non puoi essere, se lei non acconsente: / chiederla tu dovevi, non rapirla. Hai visto dal vero l’opera analizzata? Al terrore di Proserpina non si può dare una forma più convincente: volgendo il busto all’indietro, la dea preme vivamente il braccio sinistro davanti agli occhi di Plutone e contro il suo sopracciglio sinistro, respingendolo e gettando il braccio destro in alto, come un grido, mentre alle sue gambe viene impedito dalla forza di Plutone ogni movimento”. Il figlio di Saturno non trattenne più la sua rabbia: / aizzando i terribili cavalli, brandisce con tutto il vigore / del braccio lo scettro regale e l’immerge nelle profondità / dei gorghi: a quel colpo un varco sino al Tartaro si aprì nella terra / e il cocchio sprofondò nella voragine scomparendo alla vista”. Bernini was only 23 years old at its completion. The Rape of Proserpina (Italian: Ratto di Proserpina) is a large Baroque marble sculptural group by Italian artist Gian Lorenzo Bernini, executed between 1621 and 1622. Buonasera, ci tenevo a precisare che i personaggi “Plutone” e “Proserpina” fanno parte della mitologia Romana e non Greca. Per far fronte ad un eventuale critica relativa all’accentuata sensualità (problema risolto analogamente anche in Apollo e Dafne), sul piedistallo viene inciso un distico moraleggiante di Maffeo Barberini, futuro papa Urbano VIII, inteso a conferire un significato edificante alla scultura. La meraviglia del Ratto di Proserpina fu oggetto anche delle attenzioni di Cesare Brandi, che durante le sue lezioni di storia dell’arte rivolse un invito ai suoi studenti, per comprendere donde originasse la potenza dell’opera del giovane Bernini: “se pensate alle proporzioni maggiori dal vero e all’estrema finitezza delle superfici, considerate l’impegno a cui il Bernini si sottometteva. ( Chiudi sessione /  Maria Grazia Bernardini, Claudio Strinati (a cura di). Ovidio, in his work Metamorfosi, talks about Pluto, the god of hell, who falls in love with Proserpina, so he decides to kidnap the girl, in order to make her his wife. Lorenzo Bernini appena 22enne riuscì a rendere la morbidezza della pelle della giovane nel punto in cui Plutone afferra la sua gamba. La superficie bianca del marmo riflette la luce che modella le figure morbidamente. Il “Ratto di Proserpina” di Gianlorenzo Bernini è stato commissionato dal Cardinale Scipione Borghese, il quale richiese esplicitamente questo gruppo scultoreo ad un Bernini poco più che ventenne, il quale andava affinando il proprio stile, che però già mostrava delle potenzialità che nessun altro scultore aveva palesato fino a quel momento. Leggi il seguito…. Il soggetto di quest’opera del Bernini è tratto da un passo delle Metamorfosi di Ovidio. I primi riferimenti vanno trovati nell’arte classica: ancora Fagiolo dell’Arco sottolineava come la favola classica abbondasse di scene di fuga, rapimenti e violenze assortite che dovettero fornire un vasto repertorio al giovane Gian Lorenzo Bernini. Con il braccio destro egli circonda le sue gambe all’altezza della coscia, tenendola strettamente con la sinistra alla vita. A priggish couplet from Maffeo Barberini, future pope Urbano VIII, is engraved on the base, in order to give an edifying meneang at the sculpture, that could have been criticized because of its extreme sansuality (the same problem was solved in a similar way also with the artwork of Apollo and Dafne). Location: Rome, Borghese Gallery. Il cardinale Scipione Caffarelli-Borghese commissionò questa celebre scultura a Lorenzo Bernini. Barberini aveva composto, tra il 1618 e il 1620, un manoscritto dal titolo Dodici distichi per una Galleria, nel quale, attraverso epigrammi come quello sopra riportato, venivano descritti dodici dipinti di una galleria immaginaria. Il Ratto di Proserpina fu il secondo dei quattro gruppi borghesiani, e Bernini iniziò a lavorarci alcuni mesi dopo aver completato il primo, l’Enea, Anchise e Ascanio, terminato nel 1619. Buongiorno Mathilde, grazie per la segnalazione. La cultura classica è visibilissina nel modo con il quale ha organizzato le tre figure, che danno luogo latamente ad una spirale che però è molto meno accentuata e regolarizzata di quanto non avvenga, ad esempio, nel Ratto delle Sabine del Giambologna. Solo nel 1908 il Ratto di Proserpina fu acquistato dallo Stato italiano ed esposto nella sua sede originaria, trasformata in museo solo sei anni prima. Year: 1621-1622 ( Chiudi sessione /  Dimensioni: 255 cm. La statua del Bernini è posta su un alto basamento quindi assume un aspetto monumentale rispetto all’osservatore. "Il ratto di Proserpina", Alessandro Turchi (Verona, 1578 – Roma, 22 gennaio 1649), datazione dell'opera sconosciuta, Collezione Privata Alessandro Turchi fu un pittore molto apprezzato in vita. Divinità romana, corrispondente alla greca Persefone (v.), della qual parola, anzi, il nome di PROSERPINA non è che una derivazione e un adattamento fonetico; benché gli antichi (cfr. Borghese fu inoltre il suo primo importante committente e per lui realizzò i quattro gruppi mitologici, dei quali fa parte il Ratto di Proserpina, assieme a Apollo e Danfe , il David ed Enea, Anchise e Ascanio. Nonostante sia una delle prime sculture di Bernini, l’opera è perfettamente barocca. ufficiale Modifica ), Stai commentando usando il tuo account Facebook. Inoltre la struttura complessa del gruppo crea diverse sovrapposizioni di forme. Il “Ratto di Proserpina” Bernini, nonostante la giovane età dello scultore, si propone come un’opera pienamente barocca, pomposa e dinamica, senza che venga tralasciato alcun dettaglio: basti notare la presenza di Cerbero sotto le due figure, che con le sue tre teste si assicura che nessuno possa interferire nel rapimento. d.C.; marmo pentelico, altezza 181 cm; Firenze, Uffizi), Arte romana, Centauro cavalcato da Amore (I - II sec. E in questo la veste della dea, compressa, in parte si discosta dal corpo svolazzando al di sopra della spalla destra, e in parte ricade tra lei e il braccio sinistro di Plutone in molti groppi di pieghe dietro al dorso della dea e tra le sue gambe. L’autore della breve lirica era Maffeo Barberini (Firenze, 1568 - Roma, 1644), futuro papa Urbano VIII (lo sarebbe divenuto nel 1623) nonché grande mecenate di Bernini. Tuttavia, la ragazza aveva già mangiato dei chicchi di melograno, il cibo dei morti: per tale ragione, non poté fare definitivamente ritorno nel mondo dei vivi. Leggi anche: • Il David di Michelangelo, il gigante di marmo esempio di lotta e di coraggio • Il Rijksmuseum di Amsterdam celebra il Barocco con Caravaggio e … L’eccezionale realismo ed i particolari che compongono questa scultura, dimostrano l’eccezionale abilità del Bernini, il quale con il passare degli anni avrebbe affinato maggiormente il proprio stile, confermandosi come uno degli scultori più grandi di tutti i tempi. Anna Coliva ha invece prodotto saggi sulle caratteristiche tecniche del gruppo berniniano, e leggendo le sue parole si può in certo modo intuire come Bernini abbia raggiunto apici di virtuosismo preclusi a tutti i suoi contemporanei: “nel Ratto di Proserpina, l’effetto mai eguagliato di morbida e sensuale cedevolezza del marmo nella gamba della fanciulla sotto le dita di Plutone è dovuto all’uniforme aspetto scabro con cui è trattata tutta la ’pelle’ della donna che aumenta l’effetto naturalistico delle carni; tale morbidezza viene ancor più esaltata per contrasto con le altre superfici lavorate da strumenti diversi: l’effetto del tessuto è trattato a raspa; il pelo del Cerbero e il terreno a gradina, le chiome a scalpello, con l’aiuto, a tratti, del trapano”. I campi obbligatori sono contrassegnati *. In più, non è Giove a chiedere a Plutone di riportare nel mondo dei vivi Proserpina, bensì Mercurio (Ermes), il messaggero degli Dèi ed in particolare di Giove (Zeus), il re. Pare che risalga dunque a Pietro da Barga l’invenzione della presa di Plutone che stringe Proserpina mentre lei agita le gambe e si spinge con le braccia in avanti, e più sotto Cerbero blocca ogni via di fuga: e a sua volta, Pietro da Barga aveva ripreso un’idea di Vincenzo de’ Rossi (Fiesole, 1525 - Firenze, 1587), che una ventina d’anni prima realizzò un Ratto di Proserpina, oggi al Victoria and Albert Museum di Londra, dove par quasi che Plutone regga sulle sue braccia la giovane, che ci sembra seduta, più che agitata. Interpretazioni E Simbologia Del Ratto Di Proserpina Di Gian Lorenzo Bernini San Longino / Busto di Paolo V / Busto di Antonio Coppola / Estasi Ludovica Albertoni / Cappella Cornaro / Anima Beata / Fontana dei Quattro Fiumi / Abacuc e l'Angelo / Cappella Raimondi / Santa Bibiana / Busti di Innocenzo X / Busto di Gabriele Fonseca / Angelo con la Corona di Spine / Fontana dei Fiumi / Fontana del Tritone / Elefantino della Minerva (Pulcino della Minerva) / Fontana delle Api / Elefante Obeliscoforo / Fontana del Leone, Martirio di San Lorenzo / San Lorenzo sulla graticola / Busto di Costanza Bonarelli, Altare del Santuario di N.S.
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