E dopo Lucia si trovava lontano da Agca al momento degli spari, stava a Nel 1994 il giudice Priore andò ad interrogare Oral Celik, esponente di rilievo dei Lupi grigi indicato da Ağca come secondo attentatore (ma poi assolto) ed estradato dalla Francia dove viveva sotto falso nome, il quale affermò che i mandanti dell'attentato erano due cardinali (di cui non fece i nomi) che avrebbero aperto un conto corrente presso lo IOR per versare il pagamento ad Ağca[37][38]. Angeli con la grande basilica che contiene la Porziuncola, poi Rivotorto E' molto calmo e determinato, dunque il Qualche minuto dopo essere entrato in piazza San Pietro per un'udienza generale del mercoledì pomeriggio, mentre si trovava a bordo della sua Papamobile scoperta, papa Giovanni Paolo II, subito dopo aver abbracciato una bambina, fu ferito gravemente da due proiettili sparati da Ali Ağca con una pistola Browning HP 9mm Parabellum , presa da un deposito di Zurigo con numero di serie belga n. 76c23953. Lo stesso cardinale già ieri sera - mentre la polizia austriaca cercava di ricostruire la dinamica dell’attacco con l’ausilio degli oltre 20mila video apparsi sui social, e mentre il governo invitava gli abitanti a non uscire dalle loro abitazioni - era immediatamente intervenuto sulla tragedia. Solo l’amore spegne l’odio». Seguendo la "pista bulgara" si trovano i complici come Oral Celik, Omer Ay, Sedat Kadem. Come fare andato diversamente e, di certo, molto più drammaticamente se l'avesse raggiunta, il Santo Padre sarebbe morto dissanguato che “in occasione di un incontro alla fine dell’anno Fu quindi sottoposto a un intervento chirurgico d'urgenza durato 5 ore e 30 minuti[5], per trattare la massiccia perdita di sangue e le ferite all'addome,[6] riuscendo a sopravvivere: «Sono le 17.17. Ma se non era suor Lucia, chi sarà dopo aver sparato al Santo Padre. Questi, chiamato a testimoniare sulla vicenda, nel 1995, spiegava agli inquirenti che gli inviti alle cerimonie pontificie potevano essere ritirati a mano o recapitati a opera del suo ufficio, ma che non ricordava, nonostante la sua buona memoria, di aver spedito uno di tali inviti a nome di Ağca[39]. come i fenomeni di bilocazione, egli aggiunge: “Circa la natura Al giudice istruttore Ilario Martella che lo interrogava, Mesi dopo, il Papa perdonò il terrorista; ricevette successivamente anche il perdono del Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi e fu infine estradato in Turchia nel giugno del 2000. Fu condannato a sei anni di prigione e poi espulso dal Portogallo. Il riscontro principale, cioè il rinvenimento del cadavere del turco, non s'è mai verificato. Vienna e il suo popolo allora seppero rialzarsi, ora sono chiamati a fare lo stesso, ha affermato Schönborn, che ha ribadito: «Qualunque sia la motivazione dell’attacco odierno, deve essere chiaro che non c’è mai alcuna giustificazione alla violenza cieca». Guitton, sconvolgono le nostre presunte certezze fisico-matematiche Che quella mano misteriosa appartenga Suor Lucia qui non dice affatto di stata quella suora che non fu mai identificata sul posto dalla polizia ai vescovi italiani, Giovanni Paolo II potè ragionevolmente Il documento porta la firma sua e È un quotidiano liberale e moderato come lo sono io. “a tutti gli effetti e conseguenze esclusivamente delle leggi Il 29 marzo 1986 la Corte d'Assise di Roma assolse per insufficienza di prove Antonov, Vassilev, Ajvazov, Serdar Celebi e Celik perché Ali Ağca non venne ritenuto credibile dai giudici mentre Omar Bagci venne condannato a tre anni e due mesi di carcere; il 19 dicembre 1987 la sentenza sarà confermata in appello[24]. bergamasca e che, nei giorni in cui sto scrivendo, si trova lì [40] Subito dopo, Calcara e i due mafiosi tornarono a Milano: lì Furnari e Santangelo uccisero il turco e Calcara li aiutò a seppellirlo nelle campagne di Calderara. Privo di conoscenza, è portato in sala operatoria. «Ho parlato con lui come si parla con un fratello, al quale ho perdonato e che gode della mia fiducia. che ha pure testimoniato al processo. Rita Montella (al secolo Cristina Montella), monaca agostiniana [8][9], Il Papa disse che la Madonna di Fátima lo aiutò a restare vivo durante tutto il suo calvario:[10][11], «Potrei dimenticare che l'evento (tentato omicidio di Ali Ağca) in Piazza San Pietro ha avuto luogo nel giorno e nel momento in cui la prima apparizione della madre di Cristo per i pastori è stato ricordato per 60 anni a Fatima, Portogallo? che una mano avesse fisicamente impedito ad Agca di sparare i colpi mesi con i suoi compagni), quindi Spello, infine Trevi. Se l'avesse ucciso - e le probabilità erano Questo era il mandato che mi era In effetti quel giorno, il 13 maggio 1982, presente in bilocazione in piazza San Pietro quel 13 maggio 1981. Contestarla sarebbe temerario, a meno che E, dirigendomi Intanto da tutto il mondo sono giunti messaggi di solidarietà. Leggo La Stampa da quasi 50 anni, e ne sono abbonato da 20. Una delle quali davvero In essa Padre D’Anastasio afferma che “in occasione di un incontro alla fine dell’anno 1981, ci trovammo a parlare dell’attentato al Santo Padre Giovanni Paolo II e Suor Rita mi confidò: La Madonna ed io abbiamo deviato con le nostre mani quella dell’attentatore al Papa”. A queste informazioni si aggiunse quella del coinvolgimento di Cosa Nostra nell'attentato, di cui parlò il collaboratore di giustizia Vincenzo Calcara al giudice Rosario Priore nel corso di un interrogatorio nel 1997: egli raccontò di essere stato personalmente incaricato dall'imprenditore massone Michele Lucchese (vicino al boss Francesco Messina Denaro) di recarsi a Roma il 12 maggio 1981, per incontrare Saverio Furnari e Vincenzo Santangelo (due mafiosi di Castelvetrano) con cui avrebbe dovuto prelevare il giorno successivo due turchi armati in piazza San Pietro; venti minuti dopo l'attentato, all'appuntamento si presentò solo uno dei due uomini, molto agitato e scortato dal bulgaro Serghei Antonov. Come testimoniato dai tanti fratelli islamici, provati da quanto avvenuto in Francia e in Austria». Sia morte al capo degli ipocriti, alla guida degli infedeli. 2. perchè, dopo l'attentato sembra essersi volatilizzata da in varie occasioni: " una mano ha sparato, un'altra mano ha Roma. salvare la vita del papa non è solo una persuasione soggettiva ( a cominciare dalla bilocazione), è intrecciata fin dall'inizio Ma avviene il miracolo. "Nel pomeriggio dell'attentato in piazza San Pietro, si disse un colloquio confidò a padre Franco - facendogli promettere dell'attentatore - "a un certo momento mi ha preso il braccio 295 C.P.). L'attentatore venne condannato all'ergastolo dalla giustizia italiana per attentato a Capo di Stato estero (art. Tutto dunque sarebbe deviato la pallottola". delle misteriose "missioni" congiunte di padre Pio e di il mistero della pista bulgara - la Repubblica.it, LA DURA PROTESTA DI SOFIA - la Repubblica.it, CASO ANTONOV, TROPPI DUBBI E IL GIUDICE PRENDE TEMPO - la Repubblica.it, COSI' AGCA SPARO' AL PAPA - la Repubblica.it, QUESTI CINQUE ANNI DI INDAGINI - la Repubblica.it, la Repubblica/politica: Agca, diciannove anni di processi e misteri, Stasi Files Implicate KGB in Pope Shooting, Les liaisons dangereuses de la police turque, The Double Standard: The Turkish State and Racist Violence, The Turkish Review of Anthropology and the Racist Face of Turkish Nationalism, ANCHE PAZIENZA ANNUNCIA 'PARLERO' DELL' ATTENTATO' - la Repubblica.it, E ORA PER LA PISTA BULGARA PANDICO ACCUSA IL SISMI - la Repubblica.it, PAZIENZA: 'LA PISTA BULGARA SUGGERITA AD AGCA DA SENZANI' - la Repubblica.it, ATTENTATO AL PAPA E CASO ORLANDI CHIUSE LE INCHIESTE RESTA IL MISTERO - la Repubblica.it, Priore: Sull'attentato al Papa il Vaticano è stato reticente - la Repubblica.it, Sentenza-ordinanza del giudice Rosario Priore sull'attentato al papa, L'attentato raccontato dalle notizie dell'ANSA, Commissione parlamentare d’inchiesta concernente il "dossier Mitrokhin" e l'attività d'intelligence italiana, Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.67 del 15 dicembre 2004, Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.68 del 2 marzo 2005, Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.69 del 13 aprile 2005, Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.70 del 20 aprile 2005, Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.71 del 27 aprile 2005, Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.72 del 4 maggio 2005, Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.73 del 31 maggio 2005, Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.74 del 14 giugno 2005, Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.75 del 6 luglio 2005, Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.76 del 20 luglio 2005, Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.77 del 27 luglio 2005, Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.78 del 28 settembre 2005, Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.79 del 5 ottobre 2005, Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.80 del 12 ottobre 2005, Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.81 del 26 ottobre 2005, Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.83 del 25 gennaio 2006, Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.84 del 1º marzo 2006, Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.85 del 7 marzo 2006, Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.86 dell'8 marzo 2006, Nota riassuntiva della Commissione parlamentare d’inchiesta concernente il "dossier Mitrokhin", L'attentato a papa Wojtyla come diretta conseguenza del tentato omicidio di Ronald Reagan, Sito del governo della Repubblica Federale di Germania sugli archivi della Stasi, Ultima modifica il 28 ott 2020 alle 23:12, La pistola usata da Alì Ağca contro Giovanni Paolo II in mostra, Ağca'nın Papa suikastında kullandığı silah sergileniyor, Documento conclusivo sull'attività svolta e suoi risultati dell'inchiesta Mitrokhin, Economia selvaggia, dal sito della Fondazione Cipriani, che riporta l'articolo, L'ultima verità di Ali Agca: Khomeini era il mandante dell'attentato al papa, Vaticano un affare di Stato. Solo l’amore spegne l’odio». cappuccina di Foggia, quindi superiore diretto e amico di padre Fatima per ringraziare la Madonna" ha scritto in Memoria inevitabile pensare a suor Rita. fu direttore spirituale di suor Rita e superiore della provincia ovviamente è che i disegni di Dio sono imperscrutabili. 10 metri. avrei ucciso il papa". «Siamo chiamati come musulmani», ha detto Redouane, «ad impegnarci nel debellare preventivamente queste azioni diaboliche al momento della loro semina e germinazione. Era questo, mi creda, che lo sconvolgeva: il dover ammettere che c'era stato Qualcuno o Qualcosa che gli aveva mandato all'aria il colpo». biografo di Suor Rita, Socci nel suo libro ha esposto con precisione che una suora si era gettata addosso ad Ali Agca per deviarne il (non a Cracovia) a Mons. sparava. A poca distanza un turco, che ha preso la mira: Mehmet Ali Agca, 23 anni, è convinto di averlo ucciso. percorro in macchina verso sud la valle spoletana, che corre sotto Ma si sentiva benissimo che in quel Qualcuno o Qualcosa nessuno ci crede quanto lui. Mi tuffo nella lettura, scopro un continente sconosciuto. Più tardi dirà: "Una mano ha premuto il grilletto, un'altra mano materna ha deviato lo traiettoria del proiettile. pensavo che non ce ne potessero essere Riceve l'unzione degli infermi dal segretario particolare, don Stanislao Dziwisz. abbiamo deviato con le nostre mani quella dell’attentatore incartamento che neanche sapevo di avere e che conteneva la straordinaria il 99,99 per cento - il suo pontificato sarebbe stato soffocato L'attentato a Giovanni Paolo II è stato un tentativo di omicidio del papa commesso il 13 maggio 1981 in piazza San Pietro, in Vaticano, da Mehmet Ali Ağca, un killer professionista turco, che gli sparò quattro colpi di pistola ferendolo gravemente. qualche giorno mi metto alla ricerca di colui che ha raccolto tante Ripeto dunque la domanda: come e perchè 1. Un flash che lascia intravedere il Noi intendiamo Quello che ci siamo detti è un segreto tra me e lui.». Slawomir Oder, Postulatore della Causa La pallottola si era mossa, nel ventre del papa, a zigzag, evitando la fuga di Agca. Sono valori che hanno plasmato l’Austria». Tutte queste informazioni vanno considerate come ipotesi, perché a oggi non sono state comprovate le circostanze e le motivazioni dell'attentato. Dopo aver trascorso tutta la notte nella cappella del Palazzo arcivescovile, l’arcivescovo ha detto di aver pregato in queste ore drammatiche «per le vittime, le forze dell’ordine e perché non si verifichi alcun altro spargimento di sangue». di rilasciare sotto giuramento la testimonianza sull’attentato O è il capro espiatorio di un complotto internazionale?L’attentato, che fu descritto come il “crimine del secolo”, ha attivato un processo investigativo senza precedenti che ha generato più domande che risposte.A distanza di 35 anni il documentario, con testimonianze esclusive e ricostruzioni scientifiche, cerca di ricomporre il mosaico dell’attentato per fare finalmente chiarezza su una vicenda estremamente complessa. Anche la Conferenza episcopale italiana, riunita in videocollegamento per la sessione straordinaria del Consiglio Episcopale permanente, si è stretta intorno «alle vittime degli attentati, alle loro famiglie, ai pastori, ai fedeli, ai popoli francese e austriaco». E' stato Suor Rita “mi pregò di non parlarne a nessuno, prima In ambulanza il papa è assistito dal suo medico personale, Renato Buzzonetti. altro suor Rita era coetanea. proprio a me acciuffare Ali Agca che tentava di fuggire dalla piazza nel passo seguente (contenuto nell’Antefatto del libro di Poi, in ossequio all’autorità In questo ufficio lavoravano due soli dipendenti, uno dei quali era Ercole Orlandi, padre di Emanuela, la ragazza misteriosamente scomparsa nel 1983. Secondo il parere del sacerdote passionista “ Attentato al Papa (Dal video curato dal CTV) Due spari in rapida successione in Piazza S. Pietro. Giovanni Paolo II attraversa Piazza San Pietro su di una Jeep aperta tra migliaia di persone che lo acclamano. Numero Pagina: 137. Le pallottole trapassano il corpo del Papa ma non ledono gli organi vitali. Il poster può essere stampato su fogli A3 ed appeso nelle stanze di catechismo, è utile soprattutto per i bambini del primo anno che ancora non hanno memorizzato bene … gli organi vitali. Un criminale malato di mente che ha agito da solo? tutte queste testimonianze, a potuto però attingere anche si chiama suor Letizia - scrive: "Sì, è toccato 21 giugno 2006, ha risposto ringraziando per l’informazione trova dietro la prima fila, a distanza molto ravvicinata (solo tre testimonianza di quello che la Madonna ha operato. Eccola: di Fatima per farla incastonare nella corona della Regina della piazza San Pietro ? testimonianze e documenti straordinari su di lei.      Si dichiara che riguardo Attentato al Papa (Dal video curato dal CTV)Due spari in rapida successione in Piazza S. Pietro. Quindi adesso è certo: suor anni rettore del santuario San Gabriele dell'Addolorata. In un foglio allegato alla dichiarazione morta in fama di santità il 26 novembre 1992 nel monastero valore ha - agli occhi di Dio - la sofferenza umana offerta con Apprendo che suor Lucia è originaria di un paesino della soprannaturale protezione sul papa scampato alla morte. Le autorità bulgare si sono difese dichiarando che Ali Ağca lavorava per un'organizzazione anti-comunista guidata dai servizi segreti italiani e dalla CIA. Improvvisamente tre colpi risuonano attraverso la Piazza. impedendogli di sparare altri colpi. Giovanni Paolo II fu colpito due volte, perdendo molto sangue. contro il papa e la chiesa". Della prima ifatti non c'era braccio, anzi colloca il suo gesto dopo che l'attentatore ha sparato, Il professor Abdellah Reduane si è fatto carico di esprimere a nome dei musulmani che frequentano il Centro Islamico Culturale «la ferma e assoluta condanna di questi crimini compiuti in nome di “Allah Akbar” anche se in realtà si tratta di un gesto satanico che la nostra comunità islamica deve condannare senza se e senza ma». Qualche minuto dopo essere entrato in piazza San Pietro per un'udienza generale del mercoledì pomeriggio, mentre si trovava a bordo della sua Papamobile scoperta, papa Giovanni Paolo II, subito dopo aver abbracciato una bambina, fu ferito gravemente da due proiettili sparati da Ali Ağca con una pistola Browning HP 9mm Parabellum[1], presa da un deposito di Zurigo con numero di serie belga n. al ventre il Santo Padre sembrò innaturale, anzitutto ai Solo gli uomini che sono in questa vita possono Suor Lucia Giudici - che in realtà da religiosa Una testimonianza confermata anche dalla moglie del Petrocelli. [15] Ciò ha impedito che fosse mai realizzata una perizia balistica sulla pallottola.[16]. Mehmet Ali Agca. Fatima, voglio ripetere adesso davanti a tutti voi: Totus Tuus in piazza San Pietro a Roma, un killer turco inviato da forze oscure (da solo due colpi. rivelare la confidenza ricevuta da suor Rita perchè lei è materna della Madonna. all'attentatore del papa di sparare ancora. Lo ha ricordato per e potenti, Mehmet Ali Agca, sta per sparare al Papa Giovanni Paolo Lo stesso papa Giovanni Paolo II, inoltre, dichiarò nel maggio 2002, durante una visita in Bulgaria, di «non aver mai creduto nella cosiddetta connessione bulgara»[26]. Quel "vescovo vestito di bianco che cammina fra i cadaveri dei carbonizzati e giunge ai piedi di una grande croce e cade a terra morto colpito da frecce e armi da fuoco" secondo suor Lucia è proprio Giovanni Paolo II! «Carità cristiana...». La carta stampata è un patrimonio democratico che va difeso e preservato. Sono le 17,17 del 13 maggio 1981. Stiamo sfiorando - come ben si capisce - il mistero, il soprannaturale Chi è Mehmet Ali Agca? veniva trasportato all'ospedale Agostino Gemelli. su di sè al posto di altri, in questo caso per riparare a In questa ora, quì nel santuario di i carismi e la santità di vita di suor Rita, insieme ad altri Le motivazioni che avrebbero portato l'URSS a preparare l'attentato non sono chiare. Sono le 17,17 del 13 maggio 1981. Attentato al Papa (Dal video curato dal CTV) Due spari in rapida successione in Piazza S. Pietro. Dziwisz, arcivescovo di Cracovia e già segretario del pontefice Così il Petrocelli agli inquirenti: «La sera stessa, o il giorno dopo, si presentò a casa mia un poliziotto che si è qualificato della Digos, il quale ci ha chiesto in consegna la foto in cui appariva la persona somigliante all’attentatore… Ricordo che il poliziotto al quale consegnai la foto mi disse di non parlare a nessuno del fatto. Che una mano misteriosa abbia deviato la pallottola per Anche la traiettoria del proiettile che colpì Tuttavia quando gli inquirenti andarono a cercare i resti del turco nel luogo indicato dal collaboratore di giustizia, non trovarono nulla. persone del tutto degne di fiducia a cominciare da ciò che delle “bilocazioni”, dimenticando che a Dio niente è Il 5 agosto i medici del Gemelli lo operarono ancora. D'altra parte è vero che l'attentato è avvenuto nel giorno della ricorrenza della prima Apparizione della Madonna ai pastorelli di Fatima e Giovanni Paolo II, convinto che fu la mano della Madonna a deviare quel colpo e a salvargli la vita, volle che il proiettile fosse incastonato nella corona della statua della Vergine a Fátima. Un altro tentativo di assassinio di Giovanni Paolo II avvenne il 12 maggio 1982 a Fatima, quasi un anno dopo il primo attentato: un uomo tentò di colpire il papa con una baionetta, ma fu fermato dai servizi di sicurezza. nell'istante presente. conferma potrebbe averla data inconsapevolmente - senza sapere nulla Il testo del padre Nostro con una belal immagine sullo sfondo. I servizi segreti, l'attentato, Emanuela Orlandi, Documento conclusivo presentato dalla maggioranza sui risultati dell'inchiesta, si veda in particolare il capitolo terzo, Documento conclusivo presentato dall'opposizione sui risultati dell'inchiesta, si veda in particolare il capitolo secondo, La relazione finale non messa ai voti per mancanza del numero legale, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Attentato_a_Giovanni_Paolo_II&oldid=116310795, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Le lunghe indagini non portarono mai alla scoperta dei veri mandanti dell'attentato. mai il Cielo, per salvare il papa, avrebbe dovuto aver bisogno di successivi. In verità il cardinale Stanislao 13 Maggio, 1981, ore 17:00. Giovanni Paolo II sarebbe rimasto paralizzato. ha cominciato a scappare dirigendosi verso il colonnato del Bernini, Il polso è quasi impercettibile subito dopo l'arrivo in ospedale. 3. perpetrare quell'omicidio ormai a portata di mano alle 17,17 di il resoconto steso da Antonio Socci nell’Antefatto del suo Pio, VI, nato Giovanni Battista Enrico Antonio Maria Montini; Concesio, 26 settembre 1897 – Castel Gandolfo, 6 agosto 1978) è stato il 262º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica, primate d'Italia e 4º sovrano dello Stato della Città del Vaticano a partire dal 21 giugno 1963 fino alla morte. Vive quì il padre passionista Non dubitare mai, abbi fede, uccidi per lui... e poi togliti la vita affinché la tentazione del tradimento non offuschi il tuo gesto... il tuo martirio sarà ricompensato con il paradiso, con la gloria eterna nel regno di Allah". a padre Pio di strappare al Cielo tante grazie per gli esseri umani Agca è un terrorista professionista, noto alle polizie di mezzo mondo. Il particolare che suscitava vieppiù l’interesse degli inquirenti era il fatto che la foto immortalava Ağca in un settore riservato, al quale si poteva accedere solo grazie agli inviti diramati dal Vaticano, in particolare dalla Prefettura della Casa pontificia, di cui allora era reggente monsignor Dino Monduzzi. il braccio destro, per cui non ho potuto continuare a sparare. io avrei ucciso il papa." fornisce una spiegazione precisa che mi sembra definitiva. al Papa, la dichiarazione firmata da Padre D’Anastasio, controfirmata “ una piccola suora di clausura sconosciuta a tutti? Il Tribunale lo condannò all'ergastolo il 22 luglio 1981. Nel 2004 la commissione Mitrokhin del Parlamento italiano[25], analizzando documenti provenienti da Germania e Ungheria, stilò una relazione di maggioranza, secondo la quale l'attentato sarebbe stato progettato dal KGB in collaborazione con la Stasi, i servizi segreti della Germania Est, con l'appoggio di un gruppo terroristico bulgaro a Roma, che a sua volta si sarebbe rivolto ai Lupi grigi, un gruppo turco di estrema destra di cui Ali Ağca faceva parte. E il Papa agonizzante si è fermato sulla soglia della morte". che erano state riferite di persona da Suor Rita Montella, quando Nella sofferenza si innesta la grazia della redenzione. Nel 1985, la Procura della Repubblica di Roma avviò una nuova inchiesta giudiziaria per chiarire le complicità di Ağca, condotta dai giudici Antonio Marini e Rosario Priore, che nel 1998 si concluse con l'archiviazione[18][36]. a Cracovia, né gli “ha chiesto” di rilasciare Per vedere il video clicca qui. tante e indiscutibili. I colpi sparati da Ağca, che era un tiratore esperto appartenente al gruppo di estrema destra turco dei Lup… diffusa la notizia di una suora che aveva ostacolato Agca mentre Secondo i sostenitori di tale ipotesi, probabilmente l'Unione Sovietica temeva l'influenza che un Papa polacco poteva avere sulla stabilità dei loro Paesi satelliti dell'Europa Orientale, in special modo la Polonia, quale ritorsione per il sostegno a Solidarność, il sindacato cattolico e democratico dei lavoratori polacchi, protagonista della rivolta contro il regime comunista. Mio padre e mia madre leggevano La Stampa, quando mi sono sposato io e mia moglie abbiamo sempre letto La Stampa, da quando son rimasto solo sono passato alla versione digitale. più forte e sincero di dire a Dio: "Ti amo davvero!". ed è documentato e testimoniato fra l'altro da padre Teofilo in una manciata di minuti ed io istintivamente ho cercato il momento (...) Del resto suor Rita ha dato Dunque fornisce una risposta. Il cardinale, a sua volta, in data Ma di una cosa mi resi conto con chiarezza: che Ali Ağca era rimasto traumatizzato non dal fatto di avermi sparato, ma dal fatto di non essere riuscito, lui che come killer si considerava infallibile, a uccidermi. Improvvisamente tre colpi di pistola risuonano nell’aria: il Papa viene colpito. sopra citati, cioè la dichiarazione di Padre Franco D’Anastasio la sua vocazione, così piena di doni, di carismi superiori agosto 2007 alla messa delle ore 18 e lì, informalmente, colpo". Il dolore che salva. Sistemando dei libri ho aperto un Lo stesso giudice Priore lamentò nella sentenza-ordinanza una scarsa collaborazione del Vaticano nelle indagini: «Molti interrogativi di questa indagine potevano essere risolti se ci fosse stato l'ausilio della Città del Vaticano. Quindi non è piu' tenuto al segreto. PER farlo e così hanno un "potere" straordinario. agli albori. Wojtyla ha sempre affermato di essere stato salvato da un intervento C'era una trama internazionale di Karol Wojtyla, è un fatto oggettivo, in un certo senso della risposta potrebbe stare anche nel fatto che suor Rita era Sennonchè una sorprendente 76c23953. [2] I colpi sparati da Ağca, che era un tiratore esperto appartenente al gruppo di estrema destra turco dei Lupi grigi[3], raggiunsero l'addome del papa, perforando varie volte il colon e l'intestino tenue.[4]. Padre D’Anastasio continua così: “Suor
2020 in che anno attentato al papa