La tradizione letteraria vuole che poco prima dell’entrata di Attila in città, i vescovi cittadini ed i vertici militari sotterrarono il tesoro di Aquileia, che non venne mai ritrovato. 441 e 442; Prosp. Egli voleva unificare le varie tribù unne fino allora vissute indipendenti l'una dall'altra, facendone una nazione compatta. Essendo orfano di padre, il giovane guerriero venne cresciuto dallo zio, il Re degli Unni Ruga (o Rua). ), rimase unico sovrano di tutta la Nella forma settentrionale della saga nibelungica, certamente la più antica, A. muore appunto ucciso nottetempo dalla consorte, che qui ha il nome di Gudrun e che vendica in tal modo la strage dei suoi parenti; nella leggenda alto-tedesca invece, egli sopravvive; e Crimilde, che l'ha sposato dopo la morte di Sigfrido, vendica invece la morte del marito sui proprî congiunti e sui loro vassalli, mentre A. stesso non è che il mezzo di cui essa si è servita per acquistare potenza e mettere in esecuzione il suo piano di vendetta. Prisco (p. 303 e 310-311) la descrive come un gran villaggio. Oltre a diventare un centro politico ed amministrativo di un certo spessore, Aquileia divenne anche un importante emporio, che riuscì ad avvantaggiarsi della presenza del vicino porto e delle numerose strade che conducevano verso nord, al di là delle Alpi e fin sul Mar Baltico (la via dell’ambra), verso est e verso ovest, nei territori occupati dai Galli. E infatti Attila, il Re degli Unni, fu uno delle figure più cruente della Storia, capace di umiliare il glorioso Impero romano (anche se in declino) e di terrorizzare per anni un intero continente, guadagnandosi il simpatico soprannome sopracitato. Finì con lui per sempre l'impero degli Unni (Marc., ad a., 469). ; id., Geschichte des Untergangs der antiken Welt, VI, Stoccarda 1921, p. 279 segg. Di essa approfittarono subito i Gepidi, ai quali presto si unirono altre nazioni, per affrancarsi dal dominio degli Unni. Questo però non fermò le incursioni degli Unni - che nella ritirata non si esentarono dallo sterminare migliaia di prigionieri e civili - e di fronte ad un nuovo rifiuto per la mano di Onoria, Attila puntò direttamente Roma, la capitale di quello che era stato l'impero più potente della Terra. Tutto ciò durò fino al 313, anno durante il quale Costantino decretò la fine delle persecuzioni contro i cristiani. La maggior parte dei resti di pregio appartenenti al periodo romano, oggi, sono conservati presso il museo archeologico nazionale di Aquileia, recante una vasta collezione di monete, gemme, suppellettili, lapidi, iscrizioni e soprattutto mosaici pavimentali di enorme valore artistico. Da Roma (imperatore Valentiniano III) A. riceveva annualmente, per quanto sotto il titolo, compatibile con l'onore dell'Impero, di generale romano, una paga che era poi un vero e proprio tributo (Prisc., p. 313). ), rimase unico sovrano di tutta la nazione unna. Questi negoziati ebbero luogo quando già l'invasione in Gallia era cominciata, ma non ebbero effetto. La furiosa zuffa cessò per il sopravvenire della notte. Le relazioni con l'Impero orientale (imperatore Teodosio II) si presentano con carattere ufficiale. Dopo anni passati all'ombra del fratello però Attila decise che era giunto il momento di prendersi ciò che gli spettava e simulando un incidente, uccise il fratello Bleda. Nel 450 d.C però morì Teodosio II, imperatore d'Oriente, lasciando sguarnito il debole Impero d'Occidente guidato da Valentiniano III. Il comune è attraversato dal fiume Natissa, mentre tutta la parte meridionale del paese è occupato da terreni coltivati ed ampi boschi. Il suo stemma ha ispirato il vessillo adottato dalla regione Friuli in tempi più recenti. Si narra addirittura che mangiò i suoi figli Erp e Eitil, ma gli storici non hanno ancora trovato prove certe di questa atrocità. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Morto A., la discordia serpeggiò subito fra i figli per la successione. Gli anni immediatamente successivi alle opere di Massimiano furono caratterizzati da una profonda crisi sociale ed economica, che prestò il fianco di Roma ai colpi dei popoli invasori. d.C. La storia degli Unni è documentata solo per il periodo che va dalla sua apparizione nelle steppe del Don fino alla disgregazione dell’impero di Attila. Valentiniano però aveva una sorella Onoria, che in seguito ad uno scambio era stata esiliata a Costantinopoli, dove l'orda di Attila stava impazzando con le sue scorrerie. 448), e ben presto sia i due imperi sia i popoli germanici ancora liberi videro la necessità di un'intesa. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. Una volta ritornato a casa, Attila cominciò a prendere parte alle invasioni intraprese dallo zio Ruga, che però morì poco dopo. Pare che imprendesse ad assoggettare anche la Persia (Marc., ad a. La capitale di questo regno era nella pianura ungherese nord-occidentale. hide. Nel 445 fu devastata la Tracia, e questa invasione due anni dopo dilagò in Grecia fino alle Termopili. Hunni, Chunni) Popolazione nomade e guerriera asiatica, comparsa in Europa nel 4° e 5° sec. La paura che incuteva nei suoi nemici alimentò miti e leggende: si dice che ogni qual volta prendesse una città, subito chiedeva che gli venissero consegnato i traditori che erano passati al nemico e che questi, pur di non subire la tremenda punizione, si uccidevano senza esitazione. successive, voll. Unificò le diverse tribù unne, su cui regnò dal 434 (fino al 445 insieme al fratello Bleda, che poi uccise), imponendosi sui germani. A. fu onorato con esequie sontuosissime (Iord., XLIX, 257). Con certezza si sa che nel 448 egli riuscì a conquistare sulla riva destra del Danubio una striscia di terra larga cinque giornate di viaggio, dal fiume a Nissa. 3:35. 0:00. Nel 452 Attila penetrò dunque nell'Italia Settentrionale, mettendola a ferro e fuoco. L'atteggiamento risoluto di Roma ebbe una ripercussione a Costantinopoli, dove al debole Teodosio II era succeduto il risoluto Marciano, il quale ad A., che aveva richiesto il solito tributo, rispose che non avrebbe pagato nessun tributo e che in caso di guerra i suoi soldati non erano inferiori a quelli unni (Prisc., p. 329). Ritals - S01 - Ep.19 - La nostalgia [sub FRA/ENG] - Duration: 19:42. Questi però all'inizio del V secolo aveva stretto un accordo con l'Impero Romano d'Occidente che, in cambio di ingenti tributi, impegnava gli Unni a non attaccare ulteriormente i confini dell'Impero. Preferì ritirarsi, passando per Troyes-Châlons e riguadagnò la grande via militare Reims-Metz, la quale conduceva direttamente al Reno. ad a. La basilica è stata insignita del riconoscimento di patrimonio Unesco nel 1998, insieme a tutta l’area archeologica cittadina prospiciente al decumano. Con Brescia e Ravenna è considerata uno dei più importanti siti archeologici di tutta l’Italia settentrionale. franc., II, 6). Durante la primavera del 168, Lucio Vero e Marco Aurelio decisero di invadere Carnuntum, centro di notevole importanza situato sul corso del Danubio ed oggi compreso nel territorio austriaco. A partire dal 434 d.C. fino alla sua morte amministrò un impero di grandi dimensioni che partiva dall'Europa centrale fino al Mar Caspio, e dal Danubio al Baltico, mettendo insieme - per la prima ed unica volta nella corso della storia- buona parte delle popolazioni barbariche dell'Eurasia settentrionale (dai Germani agli Slavi) Nel mese di luglio gli Unni sono riuniti ad Orléans per conquistare questa città che Sangibano, re degli Alani ivi residenti, aveva promesso di consegnar loro (Iord., XXXVII, 194). La breve storia di come la passione per il blu e lo sterminio, abbiano portato Spawn a conoscere nuovi amici. mod. Così si può ricostruire l'avvenimento della calata unna in Italia nel 452, comparando le fonti, che sono notevolmente discordi. – Fondare di nuovo: rifondare una città; Que’ cittadin che poi la rifondarno [Firenze] Sovra ’l cener che d’Attila rimase (Dante). Intorno al 58 a.C. Giulio Cesare, come attestato anche all’interno del suo De Bello Gallico, raggiunse Aquileia e pose qui i suoi accampamenti. In questo periodo Attila ebbe molto a che fare con un generale romano: Ezio, proprio il nobile che era stato scambiato con lui come ostaggio durante la gioventù! Quando Attila giunse alle porte di Roma però avvenne un evento inaspettato. Tutti gli edifizî erano in legno, e il materiale doveva essere importato da altri luoghi. Gli Unni erano una popolazione nomade proveniente dalle aree dell'attuale Cina che nei secoli si era spinta fino alle pianure ungheresi del Danubio razziando e devastando tutto ciò che incontravano sul loro cammino. Av., 327-328), distruggendo molte città fra cui Metz (Hyd.,451), che fu espugnata il giorno prima di Pasqua (Greg., Hist. Animali domestici: cani, gatti e altri pet, App per imparare la matematica e le tabelline, Giochi e cultura: la storia degli scacchi, Accadde ieri: i fatti importanti e curiosi successi il 1 febbraio. save. Un'ambasceria condotta dallo stesso Papa Leone I andò incontro all'orda asserragliata sulle rive del fiume Mincio, incurante di tutti i racconti macabri sulla fine che incontravano gli emissari che facevano infuriare il re unno. I soldati crebbero di numero ed in breve tempo riuscirono a sottomettere la regione e ad allontanare i pericoli provenienti dall’arco alpino. Il mercato in avvenire si doveva tenere a Naisso, città sul nuovo confine. Questa trasformazione, oltre ad essere conseguente alla diversa concezione di cui si è detto più sopra, risponde anche alle esigenze della maggiore importanza sociale che venne acquistando il vincolo matrimoniale di fronte a quello della consanguineità. I quali, in seguito a una vittoria dei popoli ribelli, dovettero retrocedere fino al Mar Nero. Figlio di Munzuco, salì al potere, insieme col fratello Bleda, nel 434, succedendo allo zio paterno Rua (Prisc., p. 276 Dindorf). 281, 289-323, 325, 328), la tradizione contemporanea giudicava A. superficialmente, considerandolo, pur non dandosene ragione, come l'uomo nato a sconvolgere il mondo e rappresentandolo come un cieco conquistatore di null'altro avido che di dominio e di distruzione. Non pose però tempo in mezzo, e, appena giunto nella Pannonia, si volse contro l'Italia. L'azione di A., oltreché all'unificazione e all'accentramento, mirò all'espansione della potenza unna. Mentre questo succedeva in Oriente, A. aveva mandato a Roma un'ambasceria per risolvere la questione di Onoria sorella di Valentiniano, sua fidanzata, alla quale competeva lo scettro imperiale. La sua differenziazione da quello occidentale (Visigoti) si verificò alla fine del 3° sec. Venne chiamata pesta antonina o, da alcuni, peste di Galeno, sebbene pare si trattasse di un’epidemia di vaiolo. Secondo Prisco (in Iord., XLIX, 234) A., dopo avere aggiunto alle sue innumerevoli mogli Ildico, rimase, nella notte delle nozze, per aver bevuto eccessivamente, soffocato da un'emorragia del naso. La Basilica di Aquileia venne quasi interamente ricostruita dal Patriarca Poppone tra il 1021 ed il 1031 e dotata dell’alto campanile (73 metri), che divenne l’esempio al quale si uniformarono tutti gli edifici religiosi istriani e friulani posteriori. Nella prima, rappresentata dalla leggenda nordica conservata nelle canzoni eddiche, A. è il crudele tiranno infido e avido di ricchezza, il barbaro sanguinario, il flagello di Dio; nella seconda, che informa i poemi alto-tedeschi, rivive quale il saggio sovrano, la cui corte è il rifugio degli esuli, mite, pacifico che afferra le armi solo in difesa dei suoi protetti o della giusta causa. 447); Prisco (p. 282) parla di battaglie nel Chersoneso, Marcellino (447) precisa il luogo della decisiva sulle rive dell'odierno Vid (Utus della Mesia). Nella primavera del 451 gli Unni passarono il Reno e si sparpagliarono per i campi dei Belgi (Sidon., Paneg. Ora, non ho nulla contro i nomi ungheresi e il nome non c'entra nulla con il mio giudizio in sé e per sé, ma suona incredibilmente stupido. I due innamorati di turno, per ragioni diverse, sono due ritardati mentali. Le fonti principali, in ordine di interesse, per le notizie circa A., sono rappresentate da Prisco, Prospero Aquitano, Idazio, Marcellino, Giordane, Sidonio, Landolfo; seguono altre fonti minori e indirette, che riguardano solo qualche particolare. Affamato di potere, il nuovo Re volse il suo sguardo contro l'Impero Romano d'Oriente. La sua mania di grandezza era tale che, secondo una leggenda, quando a Milano vide un dipinto che ritraeva degli Imperatori circondati da re barbari imploranti, ordinò di modificare l'opera sostituendo i supplici con gli imperatori e mettendo lo stesso Attila sul trono al posto dei Cesari romani. A partire dal 1509, tuttavia, Aquileia non ebbe lo stesso destino delle altre zone amministrate da Venezia: la città venne dapprima conquistata dal Sacro Romano Impero nel 1509 e poi, in seguito al lodo di Trento del 1535, passò nuovamente al Patriarcato. Etzel). Si ... Àttila (gotico "piccolo padre", dim. Nella fiorente città imperiale Attila apprese le usanze e la cultura dei Romani che però iniziò ben presto a disprezzare. Enciclopedia Italiana (1930). Aquileia è una cittadina della provincia di Udine abitata da poco più di 3.000 abitanti. Senza più il loro capo, il regno degli Unni si dissolse in breve tempo. Nel 1543, infine, il capitano di Gradisca d’Isonzo entrò in città e favorì l’insediamento in loco di una guarnigione austriaca e di alcuni luogotenenti che determinarono la fine del dominio del Patriarca. Due anni dopo lo spiacevole accadimento, Aquileia fu costretta a difendersi dall’avanzata dei Marcomanni e dei Quadi, entrambi respinti, e poi di Massimino il Trace, sceso dalla Pannonia per vendicare l’elezione ad imperatore di Gordiano. Da questa data, la zona venne suddivisa tra i Longobardi, che occuparono la fascia interna della regione, ed i bizantini, che amministravano la zona costiera e lo sbocco sull’Adriatico. di atta "padre"; antico alto ted. Ilario, Taziano, Proto, Crisogono, Canziano e tantissimi altri vennero perseguitati ed uccisi dagli imperatori pagani ed il culto di questi martiri della chiesa cristiana ebbe un seguito importante in tutti i territori legati o vicini alla Diocesi di Aquileia, dall’Istria alla Slovenia, dal Veneto alla Carinzia. di obsidere «assediare», comp. Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento. Informativa: questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. I rapporti di A. con Roma riguardano principalmente Ezio: relazioni improntate ad amicizia, e che hanno carattere più privato che pubblico. ; O. Seeck, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., II, col. 2214 segg. Solo dopo un lungo assedio giunse a distruggerla, ed allora gli Unni si sparsero nell'Italia settentrionale conquistando varie altre città. Già dal 433 vigeva un trattato, che poi a Margo fu meglio spiegato e fissato nei suoi particolari, col quale s'imponeva ai Romani di restituire tutti coloro che con la fuga si erano sottratti al dominio unno, rifugiandosi nel territorio romano, e di pagare un nuovo tributo, doppio dell'antico, di 700 libbre d'oro. Nella leggenda eroica germanica, A. è messo in rapporto con i re dei Burgundî, con Teodorico il Grande, con Gualtiero di Aquitania e con altri, ed è variamente rappresentato a seconda che la sua figura rispecchia la concezione che di lui ebbero storicamente i Franchi suoi nemici o quella che se ne vennero formando i suoi alleati Ostrogoti. 228-229 e 312; Iord., XXXIV, 178). Ezio comprese che l'intromissione di A. nelle faccende dei Franchi mirava ad assoggettare la Gallia, dove erano favorevoli agli Unni gli Alani (Iord., XXXVII, 194) e i Bacaudi (Chron. Close • Posted by 1 hour ago. Soltanto trecento anni dopo, il Patriarca Poppone decise di riportare la sede ad Aquileia e di reinvestire la città del potere e dell’importanza che aveva avuto in passato. Quest’ultimo, tuttavia, perì a pochi chilometri da Aquileia a causa del rapido peggioramento delle sue condizioni di salute. Proprio quando stava per dare l'ordine però, vide una cicogna bianca calare sulla città, alla ricerca di un nido. - Re degli Unni dal 434 al 453, è forse il più famoso fra i re barbari. Ritals - Breve storia di un fallimento - Duration: 3:35. Aquileia passò al Regno d’Italia soltanto dopo gli eventi della prima guerra mondiale e venne inserita nell’allora provincia di Gorizia, poi abolita nel 1923. Questa debolezza scomparve quando A., seguendo la politica già iniziata dallo zio Rua, accentrò tutto il potere nelle sue mani. Il periodo compreso tra il 165 ed il 189 fu contrassegnato da una violenta pestilenza che in tutto l’impero uccise oltre 5 milioni di persone. Breve storia delle equazionidi secondo grado 1 2. 1. Durante il periodo trascorso in zona, chiamò a sé altre due legioni, insieme alle quali avrebbe dovuto sconfiggere gli Elvezi. La parentesi napoleonica durò poco ed il congresso di Vienna del 1815 ne sancì il ritorno sotto il dominio austriaco, all’interno del Regno d’Illiria. ATTILA. Da lì gli Ostrogoti seguirono gli Unni di Attila in Gallia (451), poi, stretto un accordo con i Romani, si stanziarono in Pannonia e probabilmente anche nel ... (lat. A quanto risulta dal ritratto fisico e morale che gli storiografi contemporanei ne dànno (Iord., Get., XXXV, 182 e XXXVI, 186; Prisc., pp. 2; Haage, Gesch. Nel 181 avanti Cristo, il senato romano decise di inviare un drappello di soldati nel nord est della penisola italica a sbarrare la strada verso sud ai popoli di origine nord europea che cercavano di penetrare in Italia. Nel 401 e nel 408 Alarico, a capo dei Visigoti, tentò di entrare ad Aquileia per saccheggiarla e farla propria. Tuttavia, i pericoli vicini e la sempre minore influenza esercitata da Aquileia, indussero i Patriarchi a trasferirsi a Cividale durante l’VIII secolo. ATTILA. Ma A. fu prevenuto nell'attacco della città da Teodorico ed Ezio uniti (Iord., XXXVII, 195), i quali ben comprendevano il valore strategico di Orléans, posta nel cuore della Gallia e nodo importantissimo di strade. Fullscreen. In questi anni si guadagnò la sua terribile fama, eliminando con crudeltà i suoi nemici e permettendo alle sue truppe di saccheggiare città, incendiare case e stuprare le donne dei luoghi invasi. Attila doveva o accettare la sfida o ritirarsi. der Völkerwanderung, 2ª ed., II, Lipsia 1881, p. 217 segg. Figlio di Munzuco, salì al potere, insieme col fratello Bleda, nel 434, succedendo allo zio paterno Rua (Prisc., p. 276 Dindorf). Dopo poco tempo, quasi miracolosamente, Aquileia cadde. Se passi alla storia come il "Flagello di Dio" evidentemente la tua vita non è stata tutta carezze e orsetti coccolosi. 448), nel 448 imponeva, oltre alla solita restituzione di fuggitivi, di non più coltivare la striscia di terra sulla destra del Danubio, larga cinque giornate di viaggio. Lui in più è anche psicopatico (e si chiama Attila. La seguirono ben presto Padova e Milano e l'imperatore Valentiniano fu costretto a scappare a Roma (allora l'imperatore viveva a Ravenna). Breve storia di Napoleone Bonaparte vol. In Occidente il re barbaro dominava su gran parte delle popolazioni germaniche. Il futuro Flagello di Dio nacque nel 406 d.C nell'Asia Centrale. La mancanza di unità degli Unni, tenuti insieme da legami troppo tenui di federazione, era causa della loro debolezza, della quale approfittavano e i Romani e i duci germanici per valersene gli uni a impedire le invasioni dei barbari, gli altri a sopraffare i due imperatori. All'inizio sembrava che Ezio riuscisse a tenere a bada l'unno, ma la sete di gloria del barbaro era troppo forte e ben presto i due si dovettero affrontare a più riprese sul campo di battaglia. 441). Nel 450 il contrasto fra Ezio e l'Unno si accentua nell'occasione di una lite scoppiata alla morte di uno dei re dei Franchi, per la successione al trono, fra i suoi due figli, dei quali il maggiore chiese l'aiuto di A. e il minore andò a Roma, adottato da Ezio, e conchiuse un'alleanza di guerra con l'Impero. I soldati fondarono quindi il castrum di Aquileia per organizzarvi le campagne contro Istri e Carni, che avrebbero dovuto cancellare il pericolo di un’invasione e parallelamente preparare il terreno per la conseguente espansione romana verso est. Se passi alla storia come il "Flagello di Dio" evidentemente la tua vita non è stata tutta carezze e orsetti coccolosi. Come si vede, ormai A. dettava legge nell'Impero orientale. Quest’ultimo scelse di assediare la città e costringerla a capitolare, facendo leva sull’opportunità di convincere il popolo a passare dalla sua parte. Per favore inserisci il tuo indirizzo email qui, This site is protected by reCAPTCHA and the Google, Cosa vedere in giornata in Friuli e dintorni. Visigothi) Popolazione dei Germani orientali, appartenente alla gente dei Goti. Ciò nonostante, la città, ancora sede di edifici ed istituzioni importanti, nell’anno 395, che combaciò con la morte di Teodosio I, figurava ancora tra le città più importanti d’Italia e di tutto l’impero. – Assedio: lasciando sufficiente guardia in tutti i luoghi vicini a Novara che fossero opportuni... (lat. di ri- e fondare] (io rifóndo, ecc.). Nel 319, il vescovo Teodoro decise di dotare Aquileia, che nel frattempo si era affermata in quanto sede del culto dei martiri cristiani in tutto il nord est, di alcune aule ricche di decorazioni e mosaici destinate alla preghiera. Azzilo, Ezzilo, ted. Inoltre dovevano venire a lui, come legati, i più nobili consolari, ai quali egli sarebbe andato incontro fino a Sardica (Prisc., p. 286 e 287). Viaggiatori ed esploratori del pianeta frenati dal Covid-19: dovranno mettersi in pantofole? Dopo il 300, il nuovo imperatore Massimiano decise di stabilirsi nei suoi palazzi di Aquileia e Mediolanum e proprio in questi luoghi scelse di concentrare il maggior sforzo costruttivo, teso a edificare strutture di grandi proporzioni, che sarebbero rimaste sotto gli occhi del popolo per secoli. d'A. Gli edifizî reali erano al centro, in alto, costruiti in legno e di mediocre altezza, circondati da un muro di cinta munito di torri, più per pompa che per difesa. Coronavirus ed Unione Europea: considerazioni. Gli Unni infatti erano guerrieri formidabili, maestri con l'arco e cavalieri senza pari. Il capitanato di Gradisca mantenne Aquileia fra i propri territori sottoposti fino al 1754, quando fu unificata con Gorizia e venne creata la nuova contea di Gradisca e Gorizia, sottoposta alla sovranità asburgica. Sidonio (Paneg. di ob- e sedere «sedere, stare»], letter. Ma nel 448 le relazioni con Roma mutano carattere, e A. comincia a trattare con Valentiniano non meno arrogantemente di quanto non facesse con Teodosio, dicendo che i generali dell'imperatore (quindi anche Ezio) erano suoi servi, e i suoi generali erano pari di grado all'imperatore romano (Prisc., p. 314). report. Nessuno tutt'ora sa con certezza cosa Papa Leone disse ad Attila, ma quest'ultimo rinunciò alla conquista! Questa centralità costituì un valore aggiunto che risultò decisivo nell’accrescimento politico, artistico ed economico della zona, che si confermò fra i più importanti centri nevralgici di Roma anche durante la successiva età imperiale. I Visigoti, secondo il loro antico mito, emigrarono dalle rive del Baltico nella Russia meridionale sullo Dnestr e sul Mar Nero; in realtà si formarono come popolo solo in queste ... Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. Pochi mesi dopo infatti, già pentito della sua rinuncia, Attila prese in moglie (l'ennesima, gli Unni erano poligami) una giovane chiamata Ildico, proveniente da una delle tante popolazione assoggettate dall'orda. 3 comments. Attila, che era molto superstizioso, lo prese come un segnale di buon auspicio e proseguì il suo proposito. Forse discendenti dei Hiungnu, popolazione mongolica ... Scontro avvenuto nel 451 d.Campi catalaunici, battaglia dei tra Ezio e Attila in una pianura del territorio dei catalauni, antica popolazione gallica. ; L. Schmidt, Allgemeine Gesch. La facciata della cattedrale è congiunta ai corpi esterni rappresentati dal Battistero ottagonale e dalla chiesa dei Pagani di IX secolo.
2020 la storia di attila in breve