Fête : 21 septembre. Nell'uso popolare, la melissa viene apprezzata come erba aromatica: le sue foglie fresche sono usate per insaporire molti cibi. I fusti sono a sezione quadrangolare (a causa della presenza di fasci di collenchima posti nei quattro vertici). En espagnol significado del nombre Mélissa. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[2], Melissa officinalis è nota per le sue proprietà medicamentose ed è molto apprezzata anche come erba aromatica e per la preparazione di infusi dissetanti dal sapore di agrumi (che è valso il nome di "cedronella"). Melissa è una ninfa della mitologia greca. Curò anche Amaltea quando il dio le spezzò per errore un corno, che poi divenne la cornucopia. Function: _error_handler, File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/application/views/page/index.php Altre alleanze per questa specie sono:[22]. Le radici sono secondarie da rizoma. [2], Il nome generico (Melissa, dal greco antico: μέλισσα, mélissa, «ape») secondo la mitologia fa riferimento ad una ninfa che avrebbe inventato l'arte dell'apicoltura.[3][4]. Line: 24 La distribuzione di questa alleanza è relativa all'Italia centro-meridionale e in generale all'area mediterranea europea.[23]. La disposizione delle foglie lungo il fusto è opposta a 2 a 2 e ogni coppia è disposta a 90° rispetto a quella sottostante. Si possono anche moltiplicare per divisione dei cespi interrando le piantine ad una distanza di circa 30 cm in modo che abbiano spazio sufficiente per crescere e infoltirsi; in questo periodo le piantine andranno annaffiate abbondantemente; solo quando le piantine avranno attecchito bene le annaffiature andranno ridotte in modo da non compromettere il contenuto aromatico delle piante. La melissa vera (nome scientifico Melissa officinalis L., 1753) è una piccola pianta perenne erbacea aromatica dai delicati fiori labiati appartenente alla famiglia delle Lamiacee. An annotated checklist of the Italian Vascular Flora, http://www.theplantlist.org/tpl1.1/record/kew-124119, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Melissa_officinalis&oldid=115544466, Voci con modulo citazione e parametro coautori, Voci con modulo citazione e parametro pagina, Errori del modulo citazione - citazioni con URL nudi, Errori del modulo citazione - codice sbn errato, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, Formula fiorale. Line: 192 Function: require_once, Message: Undefined variable: user_membership, File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/application/views/user/popup_modal.php Ai nodi le setole formano dei ciuffi biancastri. Line: 68 Deriva da un vocabolo greco antico, attestato in dialetto ionico come μέλισσα (mélissa) e in dialetto attico come μέλιττα (melitta), a sua volta derivato da μέλι (méli, "miele", da cui anche Pamela, Melita e Mellito); il suo significato è "colei che fa il miele", ossia "ape"[1][2][3][4][5][6][7] (lo stesso del nome Debora), sebbene vada notato che il termine era usato anche per indicare le sacerdotesse pagane, in particolare quelle di Delfi[1][4][6]. Questo genere di pianta viene coltivata anche industrialmente: infatti, le foglie e i fiori freschi vengono raccolti due volte l'anno e distillati; il prodotto ottenuto è l'essenza di melissa che viene usata oltre che in profumeria anche nella preparazione di distillati come l'arquebuse, o di liquori come l'assenzio, la chartreuse o L'Ugo - Liquore di Melissa. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 3 set 2020 alle 09:58. Secondo un altro mito eziologico greco Melissa fu amata dal dio Apollo, che trascurò per lei il suo compito di guidare il carro del sole, e fu quindi trasformata in ape. Line: 478 (Guida Bibliografica ai più noti fitoterapici, Aboca 1999/2010). Il suo nome è collegato al termine méli ("miele") e mélissa ha il significato di "produttrice di miele", ossia di ape. È inoltre ottenibile un olio essenziale contenente citrale, citronellale e cariofillene. [7][8], Il nome scientifico della specie è stato definito da Linneo (1707–1778) nella pubblicazione "Species Plantarum - 2: 592. Negli estratti della pianta sono rintracciabili: triterpeni, acido caffeico, acido rosmarinico e vari flavonoidi (luteolina, quercetina, apigenina, campferolo). Dizionario etimologico-scientifico delle voci italiane di greca origine, Santi e fanti - Dizionario dei nomi di persona, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Melissa_(nome)&oldid=115296506, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, Voci presenti nell'enciclopedia su persone di nome ", Melissa Burke è un personaggio della serie televisiva, Melissa Chas' è un personaggio della serie televisiva. 1753"[9] del 1753. Function: _error_handler, File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/application/views/user/popup_harry_book.php Line: 107 [6] Il nome specifico (officinalis) indica una pianta curativa o supposta medicinale. Dimensione della lamina della foglie: larghezza 3 – 4 cm; lunghezza 4 – 5 cm. La melissa in altre lingue è chiamata nei seguenti modi: Catalogazione floristica - Università di Udine, Lo spirito di melissa viene citato come medicamento contro gli svenimenti anche nella, Alta val Trebbia - Piante ed erbe medicinali, "Le piante medicinali", di Roberto Michele Suozzi, Newton&Compton, Roma, 1994, pag.79, Botanica Sistematica – Un approccio filogenetico, A Synoptical Classification of the Lamiales. La superficie è sparsamente pelosa. Dimensione della lamina delle bratteole: larghezza 1,5 – 2 mm; lunghezza 3 – 7 mm. Melissa è un nome proprio di persona italiano femminile[1][2][3][4]. altissima (Sm.) L'onomastico può essere festeggiato il 1º novembre per la festa di Ognissanti. È stata largamente utilizzata nei secoli scorsi, in preparazioni specialistiche quali, per esempio, lo spirito di melissa[29], detto "acqua antiisterica" perché particolarmente utile per calmare il nervosismo nelle giovani donne[30]. In cucina è utilizzata come erba aromatica e officinale per insaporire diversi piatti, è apprezzato l'odore di limone che emana strofinando le foglie. I semi sono sprovvisti di endosperma. En anglais meaning of name Mélissa. Lunghezza dei fiori: 8 – 15 mm. [16] La conservazione della melissa viene fatta tagliando la pianta quando è ancora in fiore: si legano i rami in piccoli fasci e si appendono ad essiccare in un locale fresco e asciutto. I fiori, a volte unilaterali, sono sottesi da bratteole a forma lanceolata e contorno intero. La consistenza delle foglie è lievemente membranosa, sono inoltre cosparse di cellule oleifere; il loro aspetto ricorda molto la pianta dell'ortica e il profumo è simile a quello del limone. Una zona parzialmente ombrosa è preferita. Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra). I margini sono provvisti di 6 - 14 denti arrotondati per lato. Function: view, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Melissa_(mitologia)&oldid=90507872. Le parti usate sono soprattutto le foglie, ma anche i fiori e gli steli, raccolti subito prima o durante la fioritura. Attualmente la Melissa officinalis viene impiegata come sedativo negli stati d'ansia con somatizzazioni viscerali ed irrequietezza ed anche in patologie dispeptiche gastroenteriche grazie alla sua azione spasmolitica e nella cura dell'emicrania. La famiglia di appartenenza della specie (Lamiaceae), molto numerosa con circa 250 generi e quasi 7000 specie[14], ha il principale centro di differenziazione nel bacino del Mediterraneo e sono piante per lo più xerofile (in Brasile sono presenti anche specie arboree). La forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VII. Le infiorescenze è formata da verticillastri più o meno distanziati composti da 2 - 14 fiori peduncolati all'ascella di foglie normali. [25], Non c'è unanimità nella definizione delle varie sottospecie di Melissa officinalis tra i vari Autori. "Secondo la teoria delle signature la Melissa è pianta di Venere per eccellenza, cioè pianta medicinale per i disturbi femminili. La famiglia è suddivisa in 7 sottofamiglie: il genere Melissa è descritto nella tribù Mentheae (sottotribù Salviinae) appartenente alla sottofamiglia Nepetoideae. Per la presenza di sostanze aromatiche, molte specie di questa famiglia sono usate in cucina come condimento, in profumeria, liquoreria e farmacia. Arcang., 1894. Line: 208 Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento –, Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 1000/2000, Formazione: delle comunità perenni nitrofile, Descrizione: queste piante sono alte da 4 a 15 dm; l'odore è sgradevole; la villosità è più densa; la base delle foglie è troncata o cordata; il colore delle foglie nella parte, Distribuzione: in Italia è una sottospecie comune e si trova dal Centro verso il Sud. Il rizoma normalmente è orizzontale. Gli spigoli dei rami sono ricoperti da setole patenti lunghe 6 – 13 mm. Lunghezza del peduncolo: 2 – 4 mm. In inglese il nome è comunemente in uso dal XVIII secolo[5]; la sua diffusione in Italia è molto recente: secondo dati raccolti negli anni 1970, le donne così chiamate, sparse nel Nord del paese, non raggiungevano il centinaio[1]. Lamiales. Infatti, conosciuta fin dal Medioevo per le sue proprietà antiisteriche e sedative, è capace di curare disturbi gastrici e nausee da ipereccitabilità, amenorree e dismenoree di origine psichica"[31]. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 16 set 2020 alle 13:02. Melissa è una ninfa della mitologia greca. Il frutto è un tetrachenio (composto da quattro nucule) racchiuso nel calice persistente. [2][28], Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. Line: 479 Le foglie inferiori sono più cuoriformi. Tutte le parti di queste piante hanno un gradevole odore di limone e bergamotto.[6][11][12][13][14][15][16][17]. I fiori hanno un portamento nutante. Line: 315 Melissa fu incaricata di allevare il dio Zeus fanciullo, nascosto sul monte Ida dalla madre Rea per sfuggire al padre Crono, il quale divorava tutti i suoi figli neonati per evitare di essere spodestato da uno di loro, come aveva predetto un oracolo. Nel resto dell'Europa si trova nella penisola, Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 800, Note: i caratteri variabili sono probabilmente dovuti ad un caso di. melissa, melissa vera, cedronella, erba limona, citraggine, appiastro, erba cedrata[1], La melissa vera (nome scientifico Melissa officinalis L., 1753) è una piccola pianta perenne erbacea aromatica dai delicati fiori labiati appartenente alla famiglia delle Lamiacee. In fitoterapia, della melissa sono utilizzati soprattutto le foglie ma anche i fiori e gli steli. Function: _error_handler, Message: Invalid argument supplied for foreach(), File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/application/views/user/popup_modal.php Il colore delle foglie è verde intenso nella parte superiore e verde chiaro nella parte inferiore. Lunghezza del picciolo: 2 – 3 cm. Il nome è stato usato da diversi scrittori: Ludovico Ariosto lo diede alla fata che assiste Rogero nell'Orlando Furioso[5][7], e il nome appare di conseguenza ne La principessa di Alfred Tennyson e nella Princess Ida di Gilbert e Sullivan, entrambi ispirati a tale opera[7]. Genre : féminin,fille. File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/application/views/user/popup_modal.php La forma è più o meno ovoidale. Deriva da un vocabolo greco antico, attestato in dialetto ionico come μέλισσα (mélissa) e in dialetto attico come μέλιττα (melitta), a sua volta derivato da μέλι (méli, "miele", da cui anche Pamela, Melita e Mellito); il suo significato è "colei che fa il miele", ossia "ape" (lo stesso del nome Debora), sebbene vada notato che il termine era usato anche per indicare le sacerdotesse pagane, in particolare quelle di Delfi . Sono picciolate con lamina a forma ovata e base ottusa (cuneata nella zona dell'infiorescenza). I fiori sono ermafroditi, zigomorfi, tetraciclici (con i quattro verticilli fondamentali delle Angiosperme: calice– corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). La semina avviene in primavera direttamente all'aperto. Etymologie : Abeille (grec). Specie presenti nell'associazione: Clematis vitalba, Arundo donax, Spartium junceum, Asparagus acutifolius, Arundo plinii, Arundo donax, Phragmites australis, Rubus ulmifolius, Urtica dioica, Rubia peregrina. Dal punto di vista fitosociologico alpino la specie di questa scheda appartiene alla seguente comunità vegetale:[21], Per l'areale completo italiano la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[22], Descrizione: l'alleanza Arundo plinii-Rubion ulmifolii è relativa alle comunità dominate dalla specie Rubus ulmifolius e si sviluppa su terreni a varia ritenzione idrica. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente. Il resto della pianta è più o meno glabro, soprattutto alla base. [11][24] Nelle classificazioni più vecchie la famiglia Lamiaceae viene chiamata Labiatae. Signification du prénom Mélissa. Di seguito vengono descritte brevemente queste varietà. Function: view, File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/index.php Function: _error_handler, File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/application/views/page/index.php La parte aerea del fusto è eretta e ampiamente ramosa. [10], L'altezza di queste piante varia da (3) 5 a 8 dm. Pignatti nella "Flora d'Italia" descrive una Melissa romana Miller che in altre checklist[26] è considerata sinonimo di M. officinalis e in altre ancora[27] sinonimo della sottospecie Melissa officinalis subsp. Il suo nome è collegato al termine méli ("miele") e mélissa ha il significato di "produttrice di miele", ossia di ape. Non sono noti studi clinici controllati in donne in gravidanza e allattamento in conformità con la prassi medica generale, il prodotto non deve essere utilizzato senza prima aver sentito il parere del medico. [32], Viene controindicata per i soggetti affetti da glaucoma e che soffrono di ipotiroidismo. Il nome è presente nella mitologia greca con la figura di Melissa, una ninfa a cui Rea affidò il figlio Zeus neonato, considerata l'iniziatrice dell'apicoltura[2][3][5]. Melissa ebbe il compito di nutrirlo con il miele, mentre la capra Amaltea lo allattava. La melissa si può facilmente coltivare in giardino con un qualsiasi tipo di terreno, i risultati saranno migliori se il terreno sarà fresco e leggero. Etimologia. Function: view, File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/application/controllers/Main.php Il numero cromosomico di M. officinalis è: 2n = 32 e 64. La melissa è una buona pianta mellifera, ma non si riesce a produrre miele per la presenza solo sporadica della pianta, sia coltivata sia selvatica. Il nome è adespota, non essendo stato portato da alcuna santa. [5] Joseph Pitton de Tournefort, un botanico francese, è stato il primo a nominare queste piante . Origine : italien. Si tratta di comunità con gradienti ecologici diversi in riferimento alla condizione idrica dei substrati. Donnez une note à ce prénom : Tout le classement des prénoms.