Ogni giorno mi accorgo che la sua autonomia viene meno dietro le sbarre: ha bisogno di me anche per scrivere una lettera. Foreword buy cardinal Peter k. Turkson, Apostolic Letter on the Sixteen Hundredth Anniversary of the Death of Saint Jerome, Encyclical Letter On Fraternity & Social Friendship, Enzyklika über die Geschwisterlichkeit und die soziale Freundschaft, Pro antiqua vel extraordinaria Ritus Romani forma, Pretext, Context and Theology of the Redemption of the Captives at the Origin of the Trinitarian Order, Father Michael McGivney and American Catholicism, The Christian sense of prayer for the dead, The third Italian edition of the Roman Missal: between liturgy and catechesis. Non posso non ascoltarlo: anche dentro al peggiore degli uomini c’è sempre Lui, per quanto infangato sia il suo ricordo. La strada suggeritami da Cristo è contemplare quei volti sfigurati dalla sofferenza, senza provarne paura. Le meditazioni della Via Crucis quest’anno sono proposte dalla cappellania della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova. 12 Gesù muore in croce (Meditazione di un magistrato di sorveglianza). Per quelli come noi la speranza è un obbligo. Anni fa ho perduto l’amore perché sono la figlia di un uomo detenuto, mia madre è caduta vittima della depressione, la famiglia è crollata. Di diventare un cireneo della gioia per qualcuno. 2020.04.10 Via Crucis. La croce che mi hanno caricato sulle spalle è pesante. Un malvagio potrebbe diventare migliore”. Eravamo entrambi nel buio profondo. Un collega, che mi è stato maestro, ripeteva spesso: “Il carcere ti trasforma: un uomo buono può diventare un uomo sadico. Non pensare che al mondo esistesse la bontà è stata la mia prima caduta. Conosco la sofferenza e la disperazione: le ho provate da bambino su di me. ( Chiudi sessione / Stava lì, a condividerne il dolore, facendogli compagnia con la sua presenza. 13 Gesù è deposto dalla croce (Meditazione di un frate volontario). In quella non-vita, però, ho sempre cercato un qualcosa che fosse vita: è strano a dirsi, ma il carcere è stato la mia salvezza. E in tal modo le lacrime cadute possono diventare il germoglio di una bellezza che era difficile anche solo immaginare. Sto invecchiando in carcere: sogno di tornare un giorno a fidarmi dell’uomo. Come catechista asciugo tante lacrime, lasciandole scorrere: non si possono arginare le piene di cuori straziati. Adesso che lo so, con l’aiuto di Dio, sto cercando di ricostruire la mia vita. Quest’oggi la Libreria Editrice Vaticana ha diffuso gratuitamente on-line e per volontà di papa Francesco il testo digitale della Via Crucis 2020 che sarà presieduta dal Papa in Piazza San Pietro il 10 aprile, in occasione del Venerdì Santo. Pritzker's 10th disaster declaration, Gary boy dies while battling rare cancer at age 14, Illinois Veterans Home in LaSalle COVID-19 death toll rises to 21, Truth about COVID-19 could lie in wastewater, Chicago Weather: Mostly sunny, windy Wednesday, So Great, So Fragile: Episodic series focuses on Great Lakes, WWII veteran receives more than 500 birthday cards, gifts, 'Bachelorette' Tayshia referees feud between Ed and Chasen, Trump fires cybersecurity chief for saying election was secure. Via Crucis, a Good Friday tradition in Pilsen, looks a lot different this year because of the coronavirus pandemic. Il momento più buio è stato vedere il mio nome appeso fuori dall’aula del tribunale: in quell’attimo ho capito di essere un uomo costretto a dimostrare la sua innocenza, senza essere un colpevole. Quando ci penso, mi ritorna alla mente quel bambino con le scarpe rotte, i piedi bagnati, i vestiti usati: ero io, un tempo, quel bambino. Come uomo sono caduto troppe volte: altrettante volte mi sono rialzato. Esortazione apostolica postsinodale sull'amore nella famiglia, LE DON DE LA FIDÉLTÉ LA JOIE DE LA PERSÉVÉRANCE, PREFATIONES PARTICULARES A SANCTA SEDE CONCESSAE, When and how to have recourse to the Apostolic Penitentiary, Cuándo y cómo recurrir a la Penitenciaría Apostolica. Come se non bastasse, ho condotto lì dentro anche mio padre e mia madre. Modifica ), Mandami una notifica per nuovi articoli via e-mail. via Crucis 2020. Libro con la Via Crucis di Papa Francesco del Venerdì Santo 2020. I MIEI SANTI IN PARADISO. Le volte che lo guardavo, respiravo malinconia e buio: mi sembrava di passare accanto a un cimitero di morti viventi. Per tutti questi anni ho vissuto di rabbia, inquietudine, malinconia: la sua mancanza è sempre più pesante da sopportare. È vero che sono andato in mille pezzi, ma la cosa bella è che quei pezzi si possono ancora tutti ricomporre. Venerdi Santo Piazza San Pietro , 10 Aprile 2020. Era un uomo che aveva vissuto per anni su una panchina, senza affetti né redditi. 3 Gesù cade per la prima volta (Meditazione di una persona detenuta). Cristo inchiodato alla croce. Sono rimasta io, con il mio piccolo stipendio, a reggere il peso di questa storia a brandelli. Il tempo non ha alleviato il peso della croce che ci hanno messo sulle spalle: non riusciamo a dimenticare chi oggi non c’è più. And it was readily apparent in the Pilsen neighborhood. I cristiani nell'Europa di oggi, IL BAMBINO GESU' UN UNICUM NEL PANORAMA DELLA SANITA'. La sua unica ricchezza era una confezione di brioches. Ho iniziato a lavorare quando ero piccolo, senza poter studiare: l’ignoranza ha avuto la meglio sulla mia ingenuità. Il giorno dell’arresto tutta la nostra vita è cambiata: l’intera famiglia è entrata in prigione con lui. In cuor suo sapeva che il Figlio non avrebbe avuto scampo al male dell’uomo, ma non l’ha abbandonato. Il mio piccolo desiderio è essere un punto di riferimento per chi incontro tra le sbarre. ATTI DELL'INCONTRO PER LA TUTELA DEI MINORI NELLA CHIESA. Percepisco che la loro vita può ricominciare in un’altra direzione, voltando definitivamente le spalle al male. Mi sembra di essere come Telemaco quando va alla ricerca di suo padre Ulisse: il mio è un Giro d’Italia di carceri e di affetti. Fewer than 10 people formed the procession for the 43rd annual Via Crucis in Pilsen. Devo solo porre un argine alla mia frenesia, fermarmi in silenzio davanti a quei volti devastati dal male e ascoltarli con misericordia. Neppure la giustizia, in cui abbiamo sempre creduto, è stata in grado di lenire le ferite più profonde: la nostra condanna alla sofferenza resterà fino alla fine. Con il passare del tempo ho imparato a conviverci, a guardarla in faccia, a chiamarla per nome: passiamo notti intere a farci compagnia a vicenda. CHICAGO (WLS) -- The faithful in Chicago, the state, and around the world are being asked by their leaders to worship differently this Easter weekend to save lives. È così che la Via Crucis diventa una Via Lucis. Ho affidato a lei mio figlio: solamente a Maria posso confidare le mie paure, visto che lei stessa le ha provate mentre saliva il Calvario. Somiglio più a Barabba che a Cristo, eppure la condanna più feroce rimane quella della mia coscienza: di notte apro gli occhi e cerco disperatamente una luce che illumini la mia storia. Modifica ), Stai commentando usando il tuo account Google. La prima quando il male mi ha affascinato e io ho ceduto: spacciare droga, ai miei occhi, valeva più del lavoro di mio padre che si spaccava la schiena dieci ore al giorno. Non troviamo pace. Sono rimasto appeso in croce per dieci anni: è stata la mia via crucis popolata di faldoni, sospetti, accuse, ingiurie. 5 Gesù viene aiutato dal Cireneo (Meditazione di una persona detenuta). Soffrivo per la felicità degli altri, sentivo i bastoni tra le ruote, mi chiedevano solo sacrifici e regole da rispettare: mi sono sentito un estraneo per tutti e ho cercato, ad ogni costo, una mia rivalsa. A casa nostra è tutta una via crucis: papà è uno di quelli condannati all’ergastolo. È difficile da dirsi, ma nel momento in cui la disperazione sembra prendere il sopravvento, il Signore, in modi diversi, ci viene incontro, donandoci la grazia di amarci come sposi, sorreggendoci l’uno all’altro pur con fatica. Abbiamo insegnato ai nostri figli il rispetto per l’altro e il valore del servizio verso chi è più povero. Le persone detenute sono, da sempre, i miei maestri. L’amore di Dio, infatti, è capace di rigenerare la vita perché, prima di noi, il suo Figlio Gesù ha sperimentato il dolore umano per poterne sentire la giusta compassione. SERVITORI DELLA GIOIA DEL VANGELO. Copyright © 2020 Dicasterium pro Communicatione - Libreria Editrice Vaticana - All rights reserved. Tra loro figurano cinque persone detenute, una famiglia vittima per un reato di omicidio, la figlia di un uomo condannato alla pena dell’ergastolo, un’educatrice del carcere, un magistrato di sorveglianza, la madre di una persona detenuta, una catechista, un frate volontario, un agente di Polizia Penitenziaria e un sacerdote accusato e poi assolto definitivamente dalla giustizia dopo otto anni di processo ordinario. Ce la metto tutta per difendere la speranza di gente rassegnata a se stessa, spaventata al pensiero di quando un giorno uscirà e rischierà di essere rifiutata ancora una volta dalla società. Essere un imbuto di rabbia, di dolore e di cattiverie covate finisce con il logorare anche l’uomo e la donna più preparati. Il bullismo, poi, ha rubato sprazzi d’infanzia a quel bambino nato nella Calabria degli anni Settanta. I testi, raccolti dal cappellano don Marco Pozza e dalla volontaria Tatiana Mario, sono stati scritti in prima persona, ma si è scelto di non mettere il nome: chi ha partecipato a questa meditazione ha voluto prestare la sua voce a tutti coloro che, nel mondo, condividono la stessa condizione. Una è stata ammazzata con l’amica del cuore dalla violenza cieca di un uomo senza pietà; l’altra, sopravvissuta per miracolo, è stata privata per sempre del suo sorriso. Sono entrato in carcere: il carcere è entrato a casa mia. A tratti, però, assomigliano a dei bambini appena partoriti che possono ancora essere plasmati. Immagino che Gesù, sollevando lo sguardo, incrociasse i suoi occhi pieni d’amore e non si sentisse mai solo. “È la vita!”, mi ripeto per farmi coraggio. Non mi ero accorto che il male, lentamente, cresceva dentro me. Appeso in croce, il mio sacerdozio si è illuminato. Lo faceva di nascosto ma io me ne accorgevo. 4 Gesù incontra la Madre (Meditazione della mamma di una persona detenuta). Poi, però, ho deciso di rimanere il prete che sono sempre stato. Mi è chiesto di restare lì, accanto, rispettando i loro silenzi, ascoltando il dolore, cercando di guardare oltre il pregiudizio. YES TO LIFE! Ad ognuno, anche alle persone recluse, viene offerta ogni giorno la possibilità di diventare persone nuove grazie a quello sguardo che non giudica, ma infonde vita e speranza. Mi sono addossata le colpe di mio figlio, ho chiesto perdono anche per le mie responsabilità. Spesso immagino Gesù in carcere al posto mio: come asciugherebbe quelle lacrime? Messaggio del Santo Padre per la Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali 2020). È diventata questa la mia via crucis. Tutto è possibile a chi crede, perché anche nel buio delle carceri risuona l’annuncio pieno di speranza: «Nulla è impossibile a Dio» (Lc 1,37). Poi faccio anch’io loro una domanda: “Avete mai pensato che di tutte le vittime delle azioni di mio padre io sono stata la prima? Queste lacrime hanno il sapore della sconfitta e della solitudine, del rimorso e della mancata comprensione. In carcere ricordo loro che, con Dio, nessun peccato avrà mai l’ultima parola. Il risultato dipende anche da me e stringere i denti è essenziale per raggiungere l’obiettivo del nostro lavoro: dare un’altra possibilità a chi ha favorito il male. Così facendo, a volte si riesce ad intravedere un orizzonte che può infondere speranza alle persone condannate e, una volta espiata la pena, riconsegnarle alla società, invitando gli uomini a riaccoglierli dopo averli un tempo, magari, respinti. Ancora oggi il giudizio della gente non si placa, è una lama affilata: le dita puntate contro tutti noi appesantiscono la sofferenza che già portiamo nel cuore. Imploro su di me la misericordia che solo una madre riesce a provare, perché mio figlio possa tornare a vivere dopo aver espiato la sua pena. Nemmeno per un istante ho provato la tentazione di abbandonare mio figlio di fronte alla sua condanna. Solamente così potrà fidarsi e ritrovare la forza di arrendersi al Bene, immaginandosi diverso da come ora si vede. Una vera giustizia, però, è possibile solo attraverso la misericordia che non inchioda per sempre l’uomo in croce: si offre come guida nell’aiutarlo a rialzarsi, insegnandogli a cogliere quel bene che, nonostante il male compiuto, non si spegne mai completamente nel suo cuore. Non ho mai pensato di accorciare la croce, nemmeno quando la legge me lo concedeva. Lettera apostolica a conclusione del Giubileo straordinario... AMORIS LAETITIA. Le ferite crescono con il passare dei giorni, togliendoci persino il respiro. Lo devo ai miei genitori: anni fa hanno messo all’asta le nostre cose più care perché non volevano che facessi vita di strada. 14 Gesù è sepolto (Meditazione di un agente di Polizia Penitenziaria). Catechesi sulla Pandemia. Il giorno in cui sono stato assolto con formula piena, ho scoperto di essere più felice di dieci anni fa: ho toccato con mano l’azione di Dio nella mia vita. Come Pietro ho cercato e trovato mille scuse ai miei errori: il fatto strano è che un frammento di bene è sempre rimasto acceso dentro me. E ha il volto di mio padre che, di nascosto, si disperava in cella. Se qualcuno gli stringerà la mano, l’uomo che è stato capace del crimine più orrendo potrà essere il protagonista della risurrezione più inattesa. 2 Gesù è caricato della croce (Meditazione di due genitori ai quali hanno ammazzato una figlia). Da paese straniero qual era, il carcere è diventato la nostra casa: in una cella stavamo noi uomini, in un’altra nostra madre. Il libro è scaricabile gratuitamente dal sito dell'Editrice Vaticana, è disponibile anche in lingua inglese, francese, spagnola e portoghese. In carcere ripenso spesso a quante volte un bambino cade a terra prima di imparare a camminare: mi sto convincendo che quelle siano le prove generali per quando si cadrà una volta diventati grandi. Quante volte, da prete, ho meditato su questa pagina di Vangelo. Modifica ), Stai commentando usando il tuo account Twitter. Assieme a me tanti di loro hanno pregato per il ragazzo che mi ha accusato: non smetteremo mai di farlo. Stasera, nel silenzio delle prigioni, la voce di uno desidera diventare la voce di tutti. Tante volte, di notte, l’ho sentito piangere in cella. Più che pentito, lo immagino come uno che è consapevole di essere sulla strada errata. Accompagnare Cristo sulla Via della Croce, con la voce rauca della gente che abita il mondo delle carceri, è l’occasione per assistere al prodigioso duello tra la Vita e la Morte, scoprendo come i fili del bene si intreccino inevitabilmente con i fili del male. Il grido di Gesù – «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno» – lo leggo negli occhi di mia madre: si è accollata la vergogna di tutti gli uomini di casa per salvare la famiglia. In carcere sono diventato nonno: mi sono perso la gravidanza di mia figlia. Non è facile: è l’unica cosa, però, che qui dentro abbia ancora un significato. ( Chiudi sessione / 10 de abril de 2020 - 3:45 PM | ÚLTIMA ACTUALIZACIÓN 13 de abril de 2020 3:20 pm Así fue el Vía Crucis del Papa ante la Plaza de San Pedro vacía en Viernes Santo Redacción ACI Prensa Oscar Romero, vescovo di San Salvador, preghiamo in comunione con tutti i … La mia storia, , Il sogno musicale del paradiso in terra – Domenico Zipoli (1688-1726), Il GPS della disugualità. Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso: Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. La vergogna, per un istante, mi ha condotto al pensiero che sarebbe stato meglio farla finita. 10 Gesù è spogliato delle sue vesti (Meditazione di un’educatrice del carcere). Un giorno, poi, sono finito io dietro le sbarre, assieme a mio fratello. Per quanto il suo percorso di rinascita possa essere tortuoso e il rischio di ricadere nel male resti sempre in agguato, non esistono altre strade per cercare di ricostruire una storia personale e collettiva. Cercavo amici sinceri, volevo essere accettato per com’ero, senza riuscirci. Certi che anche quando il male e la sofferenza vengono narrati si può lasciare spazio alla redenzione, riconoscendo in mezzo al male il dinamismo del bene e dargli spazio (cfr. Da sessant’anni entro nelle carceri come frate volontario e ho sempre benedetto il giorno in cui, per la prima volta, ho incontrato questo mondo nascosto. Finché, una sera, è scoccata la mia ora delle tenebre: in un attimo, come una valanga, mi si sono scatenate contro le memorie di tutte le ingiustizie subite in vita. La rigidità del giudizio mette a dura prova la speranza nell’uomo: aiutarlo a riflettere e a chiedersi le motivazioni delle sue azioni potrebbe diventare l’occasione per guardarsi da un’altra prospettiva. Il passato è qualcosa di cui provo ribrezzo, pur sapendo che è la mia storia. Per fare questo, però, è necessario imparare a riconoscere la persona nascosta dietro la colpa commessa. In carcere la vera disperazione è sentire che nulla della tua vita ha più un senso: è l’apice della sofferenza, ti senti il più solo di tutti i solitari al mondo. Ogni volta, nei tribunali, cercavo il Crocifisso appeso: lo fissavo mentre la legge investigava sulla mia storia. Ho scelto questo lavoro dopo che mia madre è stata ammazzata in un incidente frontale da un ragazzo in preda agli stupefacenti: a quel male ho deciso di rispondere da subito con il bene. Copyright © 2020 WLS-TV. Due to the Coronavirus crisis, all celebrations in the Easter week, until April 13, are not held in public. Un giorno, poi, mi sono trovato a terra. È stato come se mi avessero rotto la schiena: il mio lavoro è diventato l’appiglio per una condanna infamante. Ho vissuto anni sottoposto al regime restrittivo del 41-bis e mio padre è morto ristretto nella stessa condizione. Rispettando i tempi di ciascuno, le relazioni umane possono rifiorire piano piano anche dentro questo mondo pesante. È l’unica maniera che conosco per accogliere l’uomo, spostando dal mio sguardo l’errore che ha commesso. Il giorno che mi sono sposata, sognavo di averlo accanto a me: anche allora mi ha pensata da centinaia di chilometri di distanza. Noi cristiani cadiamo spesso nella lusinga di sentirci migliori degli altri, come se essere nella condizione di poterci occupare dei poveri ci permettesse una superiorità tale da ergerci a giudici degli altri, condannandoli tutte le volte che vogliamo, senza nessun appello. 2020.04.10 Via Crucis. ESPERIENZA DI SPERANZA E LIBERTA', INQUIETI SOGNATORI. La mia crocifissione è iniziata quando ero bambino: se ci penso mi rivedo rannicchiato sul pulmino che mi portava a scuola, emarginato per la mia balbuzie, senza nessuna relazione. Avere fatto della carità il nostro comandamento è per noi una forma di salvezza: non ci vogliamo arrendere al male. Ecco il testo della Via Crucis 2020 presieduta da Papa Francesco. On Good Friday, Pope Francis presides at the Way of the Cross, which this year takes place in Piazza San Pietro. Di quegli anni ricordo suor Gabriella, l’unica immagine di festa: fu l’unica ad intravedere il meglio dentro il mio peggio. In carcere, poi, l’ingiuria degli altri è diventata disprezzo verso me stesso: bastava poco per farla finita, ero al limite. Quando passavo davanti a un carcere, mi voltavo dall’altra parte: “Tanto io non finirò mai là dentro”, dicevo tra me. In tutti questi anni non mi sono mai sottratta alla risposta: “Certo, mi è impossibile non pensarci”, dico. Stanno invecchiando in prigione per colpa mia. Avverto la vicinanza della Madonna: mi aiuta a non farmi schiacciare dalla disperazione, a sopportare le cattiverie. SERVIRE IL CAMBIAMENTO D'EPOCA VOL.II ITINERARIO TEOLOGICO... Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, CURARE IL MONDO. Lui ci invita a tenere aperta la porta della nostra casa al più debole, al disperato, accogliendo chi bussa anche solo per un piatto di minestra. Sono queste le creature sospese che mi vengono affidate: degli uomini inermi, esasperati nella loro fragilità, spesso privi del necessario per comprendere il male commesso. Il volume contiene il testo della Via Crucis del Santo Padre Francesco dell’Anno 2020. Come magistrato di sorveglianza, non posso inchiodare un uomo, qualsiasi uomo, alla sua condanna: vorrebbe dire condannarlo una seconda volta. Ho attraversato l’Italia da Sud a Nord per stargli accanto: conosco le città non per i loro monumenti ma per le carceri che ho visitato. 4 COVID-19 outbreaks in 1 county linked to parties, celebrations, At least 6 dead as tornadoes sweep through US south, Student athletes deliver surprise gifts on Easter Sunday, Worshipers heed Pritzker's plea to stay home Easter Sunday, New IL COVID-19 restrictions announced, 12,601 new cases reported, 3 states moved to orange category in Chicago's COVID-19 travel order; vaccine could be available soon, CPS Board meets after announcement of return to in-person learning, A legal look at Gov. Dentro le carceri Simone di Cirene lo conoscono tutti: è il secondo nome dei volontari, di chi sale questo calvario per aiutare a portare una croce; è gente che rifiuta la legge del branco mettendosi in ascolto della coscienza. La seconda è stata quando, dopo aver rovinato la famiglia, ho cominciato a chiedermi: “Chi sono io perché Cristo muoia per me?”. Lo devo soprattutto a me: l’idea che il male continui a comandare la mia vita è insopportabile. Non è facile confrontarsi con chi è stato vinto dal male e ha inferto ferite enormi ad altri uomini, complicando le loro esistenze. Non cerco scusanti né sconti, espierò la mia pena fino all’ultimo giorno perché in carcere ho trovato gente che mi ha ridato la fiducia perduta. In quegli sguardi ho compreso con chiarezza che avrei potuto esserci io al posto loro, qualora la mia vita avesse preso una direzione diversa. Come educatrice penitenziaria vedo entrare in carcere l’uomo privato di tutto: viene spogliato di ogni dignità a causa delle colpe commesse, di ogni rispetto nei confronti di sé e degli altri. In questo servizio così delicato, abbiamo bisogno di non sentirci abbandonati, per poter sostenere le tante esistenze che ci sono affidate e che rischiano ogni giorno di naufragare. Raccogliendo l’invito di Papa Francesco, quattordici persone hanno meditato sulla Passione di Nostro Signore Gesù Cristo rendendola attuale nelle loro esistenze. In quell’estate orribile, la nostra vita di genitori è morta assieme a quella delle nostre due figlie. Sono caduto a terra due volte. 1 Gesù è condannato a morte (Meditazione di una persona detenuta condannata all’ergastolo). 8 Gesù incontra le donne di Gerusalemme (Meditazione della figlia di un uomo condannato alla pena dell’ergastolo). GIORNATA DI PREGHIERA E DIGIUNO IN MEMORIA DEI MISSIONARI MARTIRI 2020 INNAMORATI E VIVI VIA CRUCIS CON COMMENTO DI MONS. By Vatican News. Per tentare questo, non posso limitarmi ad aprire e chiudere una cella, senza farlo con un pizzico di umanità. VIA CRUCIS 2020 Presieduta dal Santo Padre Francesco . Simone di Cirene, poi, è il mio compagno di cella: l’ho conosciuto nella prima notte trascorsa in carcere. Ha voluto condividere miseria, solitudine, turbamento. All Rights Reserved. Vatican Easter 2020 Via Crucis and mass celebrations Vatican Easter 2020 dates of Holy Masses and the Pope’s Via Crucis, as well as celebrations of the English speaking comunities. Mi sento Barabba, Pietro e Giuda in un’unica persona. Solo oggi riesco ad ammetterlo: in quegli anni non sapevo quello che facevo. LA RICCHEZZA DEGLI ANNI. Da ventotto anni sto scontando la pena di crescere senza padre”. ( Chiudi sessione / Trovare una risposta è un esercizio arduo, spesso incomprensibile per le nostre piccole e limitate logiche umane. Esattamente come Cristo guarda con occhi pieni d’amore le nostre fragilità e i nostri limiti. È vero: ci sono genitori che, per amore, imparano ad aspettare che i figli maturino. Cadere a terra non è mai piacevole: cadere più e più volte, poi, oltre che non essere bello diventa anche una sorta di condanna, quasi che non si sia più capaci di restare in piedi. ATTI DEL CORSO ANNUALE DI FORMAZIONE PER I NUOVI... CHIESA DEL SILENZIO E DIPLOMAZIA PONTIFICIA 1945-1965, NELLA FEDELTA' AL CARISMA RIPENSARE L'ECONOMIA, OLOTROPIA I verbi della familiarità cristiana, IL SIGNORE VERRÀ E CI SALVERÀ Omelie sul Natale, UN GENIO DELL’INFORMATICA IN CIELO Biografia del Servo di Dio Carlo Acutis, MISSIONE DEI CRISTIANI. Solo ritrovando la sua umanità, la persona condannata potrà riconoscerla nell’altro, nella vittima a cui ha provocato dolore. OSCAR ROMERO Nel quarantesimo anniversario della cruenta uccisione di Mons.