Le due tele dovevano rappresentare la Conversione di san Paolo e la Crocifissione di san… Questa cappella è un luogo per essere di mattina presto, perché i primi raggi del sole diventano visibili grazie a un fascio di luce che oltrepassa un foro circolare nel muro della cappella. Nella Chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma, sul fondo della navata sinistra, si trova la Cappella Cerasi. Cristo, che nella prima versione è presente, qui viene metaforicamente sostituito dal raggio di luce. Curiosa è la disposizione dei personaggi: essendo Dio posizionato in alto a destra, la tela sarebbe stata ben leggibile solo se posta nella parte sinistra della cappella, ovvero a destra dell’altare, dove attualmente si trova però la Crocifissione di San Pietro, mentre la conversione di San Paolo è collocata nella parte opposta. Questo fa apparire ancora più insensato il fatto che opere di questo calibro vengano strappate dal loro contesto per essere prestate a sedicenti mostre come Caravaggio-Bacon (che tra le altre cose si tenne a Villa Borghese, circa 15 minuti a piedi da Santa Maria del Popolo). Nei pressi dell'altare, a destra, vi sono resti di marmo con decorazione cosmatesca e data del 1263. Nella Chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma, sul fondo della navata sinistra, si trova la Cappella Cerasi. Questi quadri prima furono lavorati da lui in un’altra maniera, ma perché non piacquero al padrone se li prese il Cardinal Sannesio; e lo stesso Caravaggio vi fece questi che ora si vedono a olio dipinti, poiché egli non operava in altra maniera.”. Oggi il contesto (che è sempre più raro) è di fondamentale importanza per uno studio completo e articolato della storia dell’arte. Il dipinto, sempre citato quando si riflette sull’iconografia seicentesca dell’Assunzione, presenta una grandissima novità: la sua genesi pittorica si trova a metà strada tra l’Assunta dei Frari di Tiziano e la Trasfigurazione di Cristo di Raffaello. L’Assunzione, posta al centro come pala centrale, venne dipinta da Annibale tra la fine del 1600 e i primi mesi del 1601. Dal 1250 la chiesa è officiata dagli Agostiniani[3], dapprima quelli della Tuscia e poi, dal 1472, quelli della Congregazione Lombarda[4]; di questo periodo rimane visibile il campanile tardogotico di gusto lombardo con rivestimento in cotto, cuspide a cono cestile e pinnacoli (sempre in cotto) agli angoli[5]. Il transetto presenta due altari principali ai suoi estremi, disegnati entrambi dal Bernini. La basilica di Santa Maria del Popolo è un luogo di culto cattolico del centro storico di Roma, situato in piazza del Popolo, dalla quale prende il nome, a lato della porta del Popolo ("populus" in latino significa "popolo", ma anche "pioppo"). La chiesa ha origine da una piccola cappella, eretta da papa Pasquale II nel 1099, dopo aver fatto demolire il mausoleo dei Domizi Enobarbi, tomba dell'imperatore Nerone. USO DEI COOKIE - Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate (Google), rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla Legge. Dimensioni: 230 x 175 cm. Solo questa cappella basterebbe per spiegare l’evoluzione della pittura, romana e non solo, durante il Seicento. Nel transetto sinistro, fu costruita dal Bernini una cantoria gemella a quella del transetto destro e vi fu collocato l'organo a canne già presente nella chiesa, rimasto in loco fino al XVIII secolo e poi smantellato. In prima istanza il Cerasi si preoccupò della struttura che presentava dimensioni ridotte, difatti venne subito ingrandita per poter ospitare l’idea e il progetto immaginato dal committente. Nella volta si trovano affreschi del Pinturicchio (1508-10), mentre le vetrate, raffiguranti Episodi della vita di Maria e di Gesù, sono di Guillaume de Marcillat (1509). Della prima versione della Crocifissione di Pietro si persero le tracce dopo la menzione nell’inventario della collezione Sannesio, mentre la prima della Conversione di S. Paolo oggi si trova ancora a Roma, in collezione Odescalchi. Nel 1227 la cappella fu ingrandita da papa Gregorio IX, che vi fece trasportare dalla cappella del Santissimo Salvatore in Laterano l'immagine di santa Maria del popolo, che ancora oggi si venera nella chiesa. San Pietro è colto nella sua umanità: anziano, stanco e impaurito sta per essere crocifisso a testa in giù, poiché non si sente degno dello stesso martirio di Cristo. Una conferma di questa ipotesi potrebbe giungere dall’analisi della prima versione della crocifissione di San Pietro ma, purtroppo, questa tela è perduta. Questa cappella rappresenta un contesto intatto e fondamentale per lo studio dello sviluppo stoico artistico europeo del Seicento: i più grandi artisti una volta giunti a Roma passarono per questo luogo per vedere e studiare i dipinti, che da quattrocento anni sono lì che ispirano e fungono da exempla virtutis. Quanto sei bella Roma con Calipso: il tempo libero speso bene! Nel coro si trovano i monumenti funebri dei cardinali Ascanio Sforza e Girolamo Basso Della Rovere del Sansovino, le preziose vetrate dipinte a fuoco di Guillaume de Marcillat e gli affreschi del Pinturicchio nella volta; nella cappella Cerasi si possono ammirare due tele di Caravaggio ed una di Annibale Carracci; in sacrestia si trova l’altare marmoreo del Bregno del 1473. Tale armoniosa commistione dei due stili e periodi è ciò che caratterizza questa chiesa in modo particolare. La facciata, molto arretrata rispetto alla balaustra della cantoria e incassata nella parete, è costituita 33 canne appartenenti al registro principale. Tra il XV e XVI secolo la chiesa effettua una serie di profondi interventi, che danno una caratterizzazione barocca all'essenziale struttura rinascimentale. Ecco che Caravaggio nella seconda versione, consegnata nel 1605, arriva a una rielaborazione narrativa e formale nuova rispetto al primo dipinto. A quest'epoca risalgono le sepolture più recenti. Data di produzione: 1600-1601. Questa prima versione è molto diversa dalla seconda: se nella seconda versione possiamo individuare San Paolo, il palafreniere, il cavallo e la luce divina, nella prima versione la luce era incarnata da Dio stesso che, accompagnato da un angelo, si manifestava al santo che si copriva il volto. Mostra tutti gli articoli di Associazione Culturale Calipso, ★Potrete trovare la nostra programmazione mensile nella sezione Calendario. La chiesa, dal 1587, è sede del titolo cardinalizio di “Santa Maria del Popolo”. La facciata, rivestita di travertino, risale all'epoca di papa Sisto IV, il cui stemma è inserito nel timpano; fu poi modificata dal Bernini. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 18 ago 2020 alle 13:34. La Cappella Cerasi, o dell'Assunta o dei Santi Pietro e Paolo, si trova a sinistra dell'altare maggiore nella basilica di Santa Maria del Popolo in Piazza del Popolo. Alcune sepolture sono particolarmente famose, come quelle della Cappella Chigi, il singolare monumento funebre di Giovanni Battista Gisleni e la Cappella Cerasi. L'altare maggiore fu fatto eseguire dal cardinale Antonio Maria Sauli nel 1627; a lui si deve anche la decorazione dell'arco trionfale, ove in stucco è rappresentata la Leggenda della fondazione della chiesa. Solo questa cappella basterebbe per spiegare l’evoluzione della pittura, romana e non solo, durante il Seicento. La basilica di Santa Maria del Popolo è un luogo di culto cattolico del centro storico di Roma, situato in piazza del Popolo, dalla quale prende il nome, a lato della porta del Popolo ("populus" in latino significa "popolo", ma anche "pioppo").. La chiesa ospita numerose opere d'arte e monumenti funebri, risalenti soprattutto al periodo tra il XV e il XIX secolo. La magnifica Cappella Cerasi, La Cappella Chigi di Raffaello, i monumenti Bolognetti a Gesù e Maria, la volta di San Carlo al Corso, Caravaggio e Annibale Carracci: i protagonisti del Barocco a Roma nella chiesa di Santa Maria del Popolo. Sull’originale purtroppo ancora tutto tace: ci si augura che le ricerche, nei prossimi anni, ci regalino il quadro di Caravaggio tanto atteso! Essi furono: Dal XVI secolo la chiesa divenne anche parrocchia, quando papa Pio IV, con il decreto Sacri apostolatus del 1º gennaio 1561 creò la parrocchia di Sant'Andrea nella chiesa di Sant'Andrea del Vignola e la unì in perpetuo alla chiesa agostiniana di piazza del Popolo, i cui monaci dovevano occuparsi della parrocchia; Papa Pio V trasferì la parrocchia nella sua sede attuale. Lo scultore di sassi a San Pietro di Barbozza – La Difesa del Popolo, Noce, la regina della frutta secca (nonostante le streghe) – La Repubblica, Funerali di Gigi Proietti, Roma piange il grande mattatore – La Cronaca di Roma, Raffaello: Vicariato di Roma, un documentario a 500 anni dalla morte – La Difesa del Popolo, SCOPRI GLI ALTRI EVENTI CULTURALI A ROMA E DINTORNI, Stadio di Domiziano (sotterranei di piazza Navona), Non ci sono eventi in programma in questo momento. Coordinate. Per i lavori d’ampliamento mise sotto contratto, nel 1600, l’architetto più importante di Roma: Carlo Maderno (per l’architettura del tempo era il non plus ultra dato che era già impegnato a Palazzo Barberini e per la facciata di San Pietro). L’artista bolognese rappresentava, al tempo, il massimo esponente della “riforma” artistica che pose fine al manierismo e che gettò le fondamenta per la nascita della fastosa e monumentale pittura barocca. La cappella Cerasi, detta anche dell'Assunta o dei Santi Pietro e Paolo, è la prima cappella a sinistra dell'altare maggiore nella basilica di Santa Maria del Popolo a Roma.. È una delle cappelle più celebri e visitate della basilica. ★Per qualsiasi info contattare il numero: 3401964054, La Cappella Cerasi e la Tela Scomparsa del Caravaggio, Mostra di Raffaello – disponibile la passeggiata virtuale. Per i due dipinti laterali venne invece chiamato Caravaggio, “egregius in Urbe pictor” come detto nel contratto stipulato tra l’artista e il committente, padre della nuova pittura “rivoluzionaria” presente nella città papalina, una pittura antiaccademica che della rappresentazione anti-idealizzata della reatà faceva il suo non-manifesto. Tiberio Cerasi, avvocato concistore prima e tesoriere generale della Camera apostolica poi dal 1596 sotto il pontificato di Clemente VIII Aldobrandini, “acquistò” una cappella nella chiesa romana di Santa Maria del Popolo per farne il suo monumento funebre e con la libertà di decorarla “nel modo e nella forma” che lui preferiva. L'interno della basilica è a tre navate con quattro cappelle per lato; termina con un ampio transetto, sul quale affacciano quattro cappelle, una cupola ed un profondo presbiterio. L’iniziativa avvenne al termine di un delicato restauro della prima versione della Conversione. Su esso affacciano quattro cappelle, due per ciascuno dei lati a fianco del presbiterio. A principio di questa riforma ci fu la fondazione dell’Accademia degli Incamminati attorno al 1580, a Bologna. Web designer e web master: ReeverWeb, Clicca su una data per visualizzare tutti gli eventi culturali in programma in quella giornata, https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_Santa_Maria_del_Popolo, visitabile esternamente - visitabile internamente in modo autonomo, La rivoluzione caravaggesca. Giovanni Battistelli, Oscar Mischiati, Arnaldo Morelli, Claudio M. Strinati. Tuttavia queste magnifiche tele non sono le prime versioni del Caravaggio: sembra che le prime tele dell’artista siano state rifiutate, forse anche a causa della morte del committente, il Monsignor Tiberio Cerasi, che si spense il 3 Maggio del 1601. Della crocifissione di San Pietro, come già detto sopra, non conserviamo la prima versione, ma bisogna immaginare, che come la prima, si presentava con un’impostazione decisamente più classica. Dei due progetti delle casse, uno più classico con tre campate suddivise in due per l'altezza, l'altro innovativo, fu scelto il secondo, in cui le canne erano imbrigliate fra rami di rovere, albero simbolo della famiglia Chigi, quella del papa committente. La chiesa ospita numerose opere d'arte e monumenti funebri, risalenti soprattutto al periodo tra il XV e il XIX secolo. Allarga le braccia colto in estasi e dialoga direttamente con l’Altissimo. Fu sostituito solo nel 1906 da un nuovo strumento della ditta Vegezzi-Bossi a due tastiere e pedaliera e a trasmissione pneumatica e costruito secondo i canoni dell'epoca. Per la pittura vennero chiamati i due più importanti rappresentati della pittura del momento, provenienti da universi completamente diversi, che nella stessa cappella, per la prima e ultima volta, si incontrarono: Annibale Carracci e Michelangelo Merisi da Caravaggio. ★Tutte le visite guidate sono con prenotazione obbligatoria. Il coro fu ristrutturato dal Bramante agli inizi del XVI secolo; in esso si trovano due capolavori di Andrea Sansovino, i monumenti funebri dei cardinali Ascanio Sforza e Girolamo Basso Della Rovere. Una motivazione interessante del rifiuto delle tele potrebbe essere infatti la posizione di queste ultime: san Pietro, per motivi di “importanza” deve essere collocato a destra dell’altare, mentre San Paolo può rimanere nella parte sinistra. La vicenda caravaggesca fu molto più turbolenta di quella di Annibale, che dal canto suo dipinse l’opera e la consegnò senza problemi. Molto più interessante e intelligente fu, nel 2006, portare la tavola di cipresso della collezione Odescalchi nella cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo, ben dopo quattrocento anni nel luogo per la quale fu commissionata, ma dove con ogni probabilità non arrivò mai. La fonte del passato che ci racconta del “rifiuto” dell’opera di Caravaggio è Giovanni Baglione, autore de Le vite de ̕pittori, scultori, architetti, ed intagliatori, dal pontificato di Gregorio XIII. "S. Maria del Popolo e S. Trifone (poi S. Agostino) agli eremiti agostiniani (...) Sempre dal, Sono pochissimi, a Roma, i campanili con quel tipo di terminazione (l'esempio più elegante - e propriamente gotico - è quello di, Nella Cappella Chigi è ambientata una scena del libro, Scheda della parrocchia dal sito della Diocesi di Roma, cappella del Santissimo Salvatore in Laterano, monumenti funebri dei cardinali Ascanio Sforza e Girolamo Basso Della Rovere, disposizioni foniche degli organi a canne, https://www.facebook.com/basilicasantamariadelpopolo/, Chiese parrocchiali della diocesi di Roma, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Basilica_di_Santa_Maria_del_Popolo&oldid=114972348, Collegamento interprogetto a Wikibooks presente ma assente su Wikidata, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. I contesti del barocco: appunti sulla cappella Cerasi in santa Maria del Popolo a Roma. Coordinate: 41°54′41.41″N 12°28′35.96″E / 41.911503°N 12.476656°E41.911503; 12.476656. ★La puntualità è una forma di rispetto verso gli altri. Curiosa è la disposizione dei personaggi: essendo Dio posizionato in alto a destra, la tela sarebbe stata ben leggibile solo se posta nella parte sinistra della cappella, ovvero a destra dell’altare, dove attualmente si trova però la Crocifissione di San Pietro, mentre la conversione di … : del 1572. fino a ̕tempi di papa Urbano VIII, che oltre ad essere un biografo era anche un pittore che lavorava, guarda caso, nello stesso momento del Caravaggio e che, letteralmente, si vedeva andar via la terra sotto i piedi ogni qualvolta Caravaggio “tira(va) fuori”, uno dopo l’altro, i suoi capolavori. Forse l'occasione era stata il ringraziamento per la liberazione del Santo Sepolcro, avvenuta quell'anno, e l'opera venne pagata dal Popolo romano, da cui il nome[1]. Nella biografia, scrive infatti: “Nella Madonna del popolo […] entro la cappella de’ signori Cerasi sui lati del muro sono di sua mano la Crocifissione di San Pietro e di rincontro la Conversione di San Paolo. Dal fondo della chiesa verso il transetto, si incontrano i seguenti elementi: Percorrendo la navata, dal transetto fino all'entrata, troviamo i seguenti monumenti: Nel corso dei lavori di ristrutturazione dell'antica basilica rinascimentale in stile barocco, l'artefice del progetto, Gianlorenzo Bernini, presentò ad Alessandro VII, il committente del restauro, già cardinale titolare della chiesa, due progetti per un nuovo organo da collocarsi sopra una cantoria nel transetto destro. Di queste prime versioni ne conosciamo sicuramente una: è la Conversione di San Paolo Odescalchi, che si trova attualmente a Roma, nel Palazzo Odescalchi (collezione privata). Coordinate. In virtù della sua appartenenza all'ordine, Martin Lutero fu "ospite a Roma della chiesa agostiniana di Santa Maria del Popolo"[6]. La pala d’altare della Cappella è l’Assunzione di Annibale Carracci, che con i suoi colori chiari e limpidi incarna l’essenza del classicismo seicentesco. La pala d’altare della Cappella è l’Assunzione di Annibale Carracci, che con i suoi colori chiari e limpidi incarna l’essenza del classicismo seicentesco. La costruzione della parte fonica del nuovo organo fu affidata all'organaro Giuseppe Testa, mentre gli scultori Gabriele Renzi, Antonio Raggi, Antonio Chiccheri, Marcantonio Inverni e Baldassarre Castelli che realizzarono anche le cantorie. Quando le tre tele per la cappella Contarelli non erano ancora terminate, Caravaggio ricevette l’incarico di dipingere due tele per la cappella Cerasi nella chiesa di Santa Maria del Popolo dal tesoriere generale apostolico di Clemente VIII, monsignor Tiberio Cerasi. Essa è tripartita con due ordini di lesene, e con tre portali, di cui quello centrale, sormontato nella lunetta da una Madonna col Bambino, è della bottega del Bregno. L'altare include la tavola del XIII secolo, in stile bizantino, raffigurante la Madonna del Popolo, che nel corso dell'ultimo restauro (2018) ha rivelato la firma di Filippo Rusuti. Di fronte San Paolo cade da cavallo investito e accecato dalla luce divina. Successivamente venne ricostruita e ampliata, sotto Sisto IV, da Giovannino de' Dolci, tra il 1472 ed il 1477, con un aspetto rinascimentale; la tradizione, ribadita dal Vasari, che attribuisce la sua costruzione a Baccio Pontelli, è da respingere[2]. L'organo Testa, la cui costruzione si protrasse dal 1656 fino al 1658, fu rifatto nel 1814 ma attualmente (2011) dello strumento non rimangono che le 27 canne di facciata, le catenacciature e i somieri. Lo strumento, poi, è stato elettrificato nel 1975 ed è stata aggiunta una nuova consolle nella navata (già ce n'era una in cantoria). Continuando a navigare su questo sito, cliccando sul bottone "Ok" o semplicemente scrollando verso il basso la pagina, accetti il servizio e l'uso degli stessi cookie. È uno dei luoghi cardine per la conoscenza dei capolavori degli anni iniziali del Seicento Romano. Ai lati, si possono ammirare due tele di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio: la Crocifissione di San Pietro e la Conversione di San Paolo. ★Chi si deve associare si presenti all’appuntamento della visita almeno 15 minuti prima. Basilica di Santa Maria in Montesanto (Chiesa degli Artisti), Villa Lubin - Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (CNEL), Raffaello in pillole: 8 posti a Roma dove ammirare le sue opere – Osservatore Meneghino, Zoe e la magia dei sassi. Nella seconda versione, quella giunta sino a noi, si è di fronte a una composizione nuova e dinamica, caratterizzata da un senso antieroico e antiaulico: il santo è brutalmente issato sulla sua croce, i suoi aguzzini sembrano più degli operai intenti a fare il loro lavoro che dei carnefici. Agli inizi dell'Ottocento, per la sistemazione della piazza e del Pincio, fu sacrificato il vasto convento agostiniano, nel quale aveva soggiornato Martin Lutero durante la sua permanenza in Italia nei suoi anni giovanili. Prima di tutto, devi sapere che questo grande quadro, venne realizzato appositamente per la cappella Cerasi, all’interno della chiesa di Santa Maria del Popolo, insieme ad un altro importante quadro di Caravaggio, intitolato la Conversione di san Paolo. Alcuni dicono che sia in Spagna anche perché lì certamente è stata ritrovata una tela di un Caravaggista che dovrebbe essere la copia del quadro cercato. Gli uomini intorno a lui fanno fatica nell’alzare il corpo del santo e la croce: sono incurvati dal peso, sudati e con i piedi sporchi. ★Chi è già socio si presenti all’appuntamento della visita almeno 10 minuti prima. La seconda versione, rispetto a quella Odescalchi, si presenta decisamente meno affollata: San Paolo è un giovane soldato, nell’altra era anziano, e pare che il vero protagonista del dipinto sia il Cavallo, che infatti ne occupa gran parte della superfice, più che il santo. Il luogo prescelto si trova nella parte più a est dell’isola, dove si manifesta il chiarore della mattina e la cappella può catturare il primo sole del giorno. La prima versione inoltre si presenta con un’iconografia decisamente più colta, con riferimenti ai cartoni preparatori per 12 arazzi della cappella Sistina di Raffaello e alla cappella Paolina di Michelangelo. Dove si trova: Santa Maria del Popolo, Cappella Cerasi, Roma.