- Secondogenito (1634-1675) di Vittorio Amedeo I di Savoia e di Cristina di Francia, duca dal 14 ott. Marìa Giovanna Battista di Savoia-Nemours duchessa di Savoia. Sotto di lui il commercio e gli scambi erano rifioriti. Licenziati i mercenari, che avevano fino ad allora costituito il nerbo dell'esercito del Ducato ed il cui costo era diventato spropositato, Carlo Emanuele creò cinque nuovi reggimenti interamente piemontesi: il reggimento "Piemonte", il "Savoia", il "Monferrato", il "Saluzzo" e quello delle "Guardie". Il matrimonio fu breve perché Francesca morì un anno dopo nel gennaio del 1664. également la liste des magiciens de la base. Anche l'ordinamento amministrativo dei comuni venne riformato, sulla base di una più rigorosa ripartizione dei compiti fra autorità centrali (che si riservarono ogni competenza in materia finanziaria) e municipali, e dell'obbligo per i comuni di redigere dei bilanci preventivi annuali. di δούξ che è il lat. Anche l'istruzione venne curata: nel 1661 il Duca istituiva una specie di Scuola Pubblica, le cui spese erano pagate direttamente dai Comuni. D'altra parte, se aveva mostrato per qualche tempo soverchie illusioni su un appoggio diretto della Spagna (restia a muoversi senza precise garanzie di un rovesciamento delle alleanze da parte dei Savoia), egli non era poi riuscito, nonostante l'invio, sul posto di parecchi suoi emissari e l'opera di subornazione di alcuni curati, a promuovere nei Cantoni cattolici un movimento d'opinione favorevole a un intervento armato contro Ginevra, né a convincere i maggiorenti del Vaud, per quanto scontenti dei Bernesi, a pronunciarsi per un ritorno di quella regione sotto il governo sabaudo in cambio del riconoscimento dei loro privilegi e la concessione di nuovie franchigie. Era perciò indispensabile che il patrizio piemontese indossasse una divisa o una feluca. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 12 nov 2020 alle 09:24. Dopo che erano falliti i tentativi con la Francia di richiamare in vita alcune clausole del trattato di Cherasco che prevedevano un'eventuale spartizione del territorio di Genova a compenso della cessione di Pinerolo, C. E. cominciò a trattare segretamente nel 1671 con un patrizio genovese, Raffaele Della Torre (rifugiatosi in Francia e poi in Piemonte, perché colpito da una condanna alla pena capitale in seguito ad alcuni misfatti da lui compiuti in Liguria), per sondare la possibilità di una sollevazione interna che rovesciasse il governo della Repubblica e aprisse le porte della città a un intervento delle forze piemontesi. Chiamò a se i migliori arstistifra cui l’architetto Guarino Guarini, che fu nominato ingegnere ducale. Carlo Emanuele II sposò in prime nozze Francesca Maddalena d'Orléans, morta il 14 gennaio 1664 senza che avesse potuto dargli figli. Quando a Cristina, detta Madama Reale, il suo cuore batteva più per la sua patria di origine che per lo Stato di cui era Duchessa. Il suo regno effettivo cominciò però soltanto nel 1663, alla morte della duchessa madre che era una donna attiva ed energica tanto da venire comunemente chiamata Madama Reale. Le riforme iniziarono dall'esercito. Il Feudo di Modena era governato dagli Este e dal 1697 vi regnava il duca Rinaldo che, alla morte del nipote Francesco, aveva... È difficile dire se a governare il Piemonte in quegli anni fosse il Re o piuttosto i suoi ministri, una “direzione collegiale” composta da cinque... Francesco Maria, l’ultima speranza
Con l'avvento del ... Vittòrio Amedèo II duca di Savoia, re di Sicilia, re di Sardegna. Cristina mandò dunque all’aria il matrimonio e poco dopo dalla Francia arrivò a Torino una nobile, Giovanna Maria di Trécesson. compresa fra l’anfiteatro morenico di Rivoli e una serie di colline situate a oriente (fra cui, la collina di Superga). qui contient Carlo Emanuele II di Savoia (Torino, 20 giugno 1634 – Torino, 12 giugno 1675) fu duca di Savoia, principe di Piemonte, marchese di Saluzzo, conte d'Aosta, Conte di Moriana e Conte di Nizza dal 1638 al 1675. L’erede al trono, Ferdinando, crebbe in questo ambiente che, a differenza del padre, gli era congeniale e gli piaceva. Le riforme iniziarono dall'esercito. Riproduzione totale o parziale vietata senza consenso degli autori. generali sull'assolutismo mercantilistico di C. E. II, Cagliari 1952; Id., Assolutismo e mercantilismo di C. E. II, Torino 1953; Id., La feudalità e il patriziato nel Piemonte di C. E. II, Cagliari 1953; S. J. Woolf, Sviluppo econom. Seconda moglie di Carlo Emanuele II (1665), assunse alla morte del marito (1675) la reggenza per il figlio Vittorio Amedeo II e la mantenne anche dopo ... Cristina di Francia duchessa di Savoia detta Madama Reale. Nel Consiglio ducale tenevano ancora i primi posti certi vecchi servitori del periodo della guerra civile e della reggenza, dal marchese di San Tommaso al conte Filippo d'Aglié, al marchese di Pianezza, con il loro seguito di amicizie fra i principali esponenti dell'aristocrazia di corte e provinciale, forti degli allori (in nuovi feudi e cariche pubbliche) accumulati nel lungo periodo di devozione a Madama Reale, ma sordi alle concrete esigenze del paese e tagliati fuori da tempo dal gioco serrato della diplomazia internazionale. Carlo Emanuele si ritrovò così, nel giro di pochi mesi, senza la madre e senza la moglie. La guarnigione si ritirò piano piano nella cittadella ma solo dodici anni dopo si decise a sloggiare. La riconciliazione tra madamisti e principisti fu sancita dall’accordo di Torino del 1642 che almeno in apparenza, sanò le beghe interne... La Milano Spagnola
Ossessionato dal problema della successione e non potendo più fare affidamento sui due figli ormai ridotti a... Ferdinando II
Victor Emmanuel II (Italian: Vittorio Emanuele II; full name: Vittorio Emanuele Maria Alberto Eugenio Ferdinando Tommaso di Savoia; 14 March 1820 – 9 January 1878) was King of Sardinia from 1849 until 17 March 1861, when he assumed the title of King of Italy and became the first king of a united Italy since the 6th century, a title he held until his death in 1878. Aiutò anche i Veneziani in quella che sarà denominata poi Guerra di Candia, inviando a Creta due suoi reggimenti. Per C. E., il quale intendeva sondare la possibilità di riprendere certi disegni tradizionali di ingrandimento dello Stato sabaudo (la conquista di Ginevra, il recupero di alcune terre del Vaud, o l'annessione di Genova), era essenziale garantirsi le spalle nei rapporti con i principati italiani e non dare comunque esca, lasciando aperte vecchie contese, a ingerenze diplomatiche e a interventi dall'alto della Francia o della Spagna. Généalogie des familles HAMET de Plérin ,élargie à la Bretagne, avec les variantes du nom,souvent sans lien entre elles. Non era un politico... Vittorio Amedeo
Un banale incidente (il viatico portato nel marzo 1666 a una donna cattolica del luogo di Corsinge nel baliato di Guillard soggetto al duca, ma residente in una dimora dipendente da Jussy in territorio rivendicato dai Ginevrini) parve offrire a C. E. l'occasione propizia per rompere gli indugi e replicare con la forza alle proteste di quanti in Svizzera avevano voluto vedere nell'episodio una deliberata provocazione nei confronti della sovranità di Ginevra. Per assicurare un erede alla dinastia pensò di far sposare il giovane duca con una sua lontana nipote, Giovanna Battista di Savoia Nemours, donna bellissima e di grande intelligenza. Nel 1659 con la Pace dei Pirenei la guerra franco-spagnola ebbe termine e il Piemonte potè reintegrare il Duca di Savoia nelle terre che il trattato di Cherasco gli aveva assegnato, ribadendo in questo modo la presenza della Francia a Pinerolo. Messi in disparte alcuni vecchi confidenti di Cristina e accentrati nelle sue mani tutti i fili anche più minuti dell'amministrazione, diede disposizioni perché si rivedessero le ragioni, i titoli e i termini finanziari delle concessioni di terre, cariche ed esenzioni dai tributi accordate a larghe mani durante la reggenza, cominciando da parte sua a instaurare un regime meno prodigo e più severo a corte col tagliar netto su certi cumuli di uffici, pensioni e regalie. Purtroppo Carlo Emanuele II morì improvvisamente a soli 41 anni e ciò gli impedì di terminare questa sua opera di ricotruzione. Ma il suo... Carlo Emanuele II
A nessuna conclusione pratica avrebbero portato infatti sia la disdetta da parte sabauda (giugno 1669) del trattato di Saint-Julien del 1603 con Ginevra (disdetta che, assecondata dalla Curia romana, aveva fatto sperare in un ravvedimento dei Cantoni svizzeri di fede cattolica), sia i successivi negoziati con i Cantoni protestanti per un riconoscimento almeno formale dei diritti del governo piemontese su Ginevra e sul Vaud. Lesindividus de moins de 100 ans sont masqués. Les personnes décédées n'entrent pas dans ce cadre. Animato da un cattolicesimo non privo di fanatismo, ... Duca di Savoia (Torino 1634-ivi 1675). Vittorio Amedeo aveva da poco passato la quarantina quando ereditò il titolo di Duca. Carlo Emanuele II-> 2 denari Dritto: Busto del duca rivolto a destra, intorno CAR • EM • II • D • G • DUX • SAB • P • P • R • C Verso: In tre righe: corona affiancata da due rosette, nodo savoia, data; Carlo Emanuele II-> Mezzo soldo III tipo Si fregiò anche dei titoli di re di Cipro e re di Gerusalemme. La riconciliazione tra madamisti e principisti fu sancita dall’accordo di Torino del 1642 che almeno in apparenza, sanò le beghe interne dello Stato. Il matrimonio nel maggio 1665 (dopo la morte di Francesca d'Orléans) con Maria Giovanna Battista di Nemours, la cugina a lungo vagheggiata contro gli intendimenti della madre, lo aiutò ad affrettare i tempi nell'opera di progressivo smantellamento di consuetudini e posizioni di privilegio radicatesi a corte ai tempi di Madama Reale. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 12 nov 2020 alle 09:24. C. E. ratificò, anzi, nel 1666 il sistema della vendita al miglior offerente dei principali uffici di giustizia, anche per trasmissione ereditaria, onde soccorrere in qualche modo le casse ducali, e per lo stesso scopo giunse a introdurre nuove imposte ci a trasformare certi gravosi carichi straordinari, come il "sussidio militare", in contributi ordinari. Storia patria, V, n. 136; E. Ricotti, Storia della monarchia piemontese, Firenze 1869, VI, passim; G. Claretta, Storia del regno di C. E. II, Genova 1177; D. Carutti, Storia della diplomazia della corte di Savoia, Torino 1879, II, pp. Carlo Emanuele, che si innamorava facilmente, dimenticò la bella cugina e si invaghì della nuova arrivata: non la sposò ma da essa ebbe tre figli. familiale qui contient D'altra parte, i risultati dei trattati commerciali si rivelarono all'atto pratico meno lusinghieri di quanto ci si aspettava originariamente, e la promozione di attività, mercantili e industriali non riuscì a liquidare tutti gli impedimenti al commercio interno e all'assestamento di nuovi interessi finanziari frapposti dalla sopravvivenza delle vecchie strutture feudali. Torino, in particolare, subì una totale trasformazione urbana che sarebbe continuata, negli anni di reggenza di Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours e, poi, sotto Vittorio Amedeo II, grazie all'intervento di artisti rinomati. Si erano così dileguate le speranze del duca di Savoia di trarre qualche vantaggio dalle conseguenze della guerra di devoluzione, inserendo le sue pretese sul versante svizzero al seguito della più generale politica aggressiva di Luigi XIV, mentre pochi passi avanti aveva fatto l'azione diplomatica svolta presso varie capitali, per ottenere l'ammissione al trattamento regio. Quattro anni dopo la Duchessa Cristina morì e furono in molti a trarre un sospiro di sollievo compreso il figlio Carlo Emaulele II. Giuseppe Carlo; Emanuele Filiberto II; Umberto Leopoldo; éditer: Eugenio di Savoia-Carignan . in Claretta). Nel 1663 il Duca sposò la nipote di Luigi XIV, Francesca d’Orleans, detta “Colombina d’amore”. In realtà, il finanziamento dell'impresa contro Genova e già prima le opere di fortificazione militare e di abbellimento della capitale (in cui si distinsero il Guarini e il Castellamonte) avevano imposto nuovi contributi straordinari (e altri sarebbero seguiti), mentre era stato ripristinato dal settembre 1674 il sistema delle infeudazioni, esteso a tutte le comunità del Piemonte (escluso il territorio di Torino). Il suo regno effettivo cominciò però soltanto nel 1663, alla morte della duchessa madre che era una donna attiva ed energica tanto da venire comunemente chiamata Madama Reale. également la liste des magiciens de la base. e struttura sociale in Piemonte da Emanuele Filiberto a Carlo Emanuele III, in Nuova Rivista storica, XLVI (1962), pp. C. E., che s'era votato all'impresa nella speranza di un consenso tacito della Francia per via di parecchi motivi di ostilità accumulati da Luigi XIV contro gli "olandesi d'Italia", e confidando nelle ormai scarse capacità di reazione della Spagna, venne a trovarsi al momento decisivo nel più completo isolamento diplomatico e per di più con un corpo di spedizione che non si dimostrava in grado, per le difficoltà del terreno e la resistenza opposta dalle comunità locali, di concludere in breve tempo il compito che gli era stato affidato. Il popolo piemontese, godeva di un benessere superiore rispetto a quello del resto della Penisola, eccezion fatta per Venezia. Merci de consulter les explications et recommandations dans Nell'aprile 1669 soltanto gli otto elettori tedeschi s'erano allineati ai duchi di Modena e di Parma e alla casa di Braganza, legati ai Savoia da alleanze matrimoniali, nell'accordare tale riconoscimento. 1. biographie; 2. Carlo Emanuele II di Savoia (Torino, 20 giugno 1634 – Torino, 12 giugno 1675) fu duca di Savoia, principe di Piemonte, marchese di Saluzzo, conte d'Aosta, Conte di Moriana e Conte di Nizza dal 1638 al 1675.Si fregiò anche dei titoli di re di Cipro e re di Gerusalemme Dictionnaire des Lieux (voir Chronique Familiale, Ch.5). L'unico tentativo di espansione del ducato si ebbe quando Carlo Emanuele II progettò l'occupazione di Genova, nel 1672. I piccoli Stati dello Stivale, in balìa delle diplomazie e degli eserciti stranieri, erano contesi ai tavoli delle grandi... copyright (c) www.baroque.it 2006 - 2018. Positivo fu, in compenso, il bilancio dei primi cinque anni di regno di C. E. nel campo della politica interna. Carlo Emanuele II - Reggenza degli zii Tommaso e Maurizio-> Mezzo soldo I tipo Dritto: Monogramma di due C intrecciate sopra un nodo savoia e coronate, intorno CAROLUS EMANUEL Verso: Scudo savoia semplice con sopra il cimiero alato, intorno D G • DUX • SAB • data; Carlo Emanuele II - Reggenza degli zii Tommaso e Maurizio-> Soldo Dieci giorni dopo, stretta d'assedio per mare, e per terra, capitolava anche Oneglia. Cristina (Maria Cristina) di Francia duchessa di Savoia detta Madama Reale. Si fregiò anche dei titoli di re di Cipro e re di Gerusalemme. Fu stroncato dalla malaria nel 1675 e non, come alcuni storici maliziosi sostengono, dagli strapazzi sessuali. Le riforme volute dal duca furono ben salutate anche dagli stati italiani, se l'ambasciatore veneziano così descrisse la situazione sabauda[2]: «il signor Duca di Savoia si può gloriare di essere l'unico principe d'Italia che tiene vivo nei suoi popoli l'antico valore della nazione.». Il marchese Gianfranco Villa, capo della spedizione, ebbe il permesso ducale di poter militare al soldo della Serenissima.[3]. Note à tous les éditeurs : N'oubliez pas de juillet 2012, {{ mediasCtrl.geTitle(media, true) }} Vittòrio Amedèo II duca di Savoia, re di Sicilia, re di Sardegna. Geneanet utilise des cookies à des fins de personnalisation de contenu dans ses différents services. da Maria Giovanna di Trecesson, marchesa di Cavour: Cristina Ippolita (1655-1730), dapprima destinata a divenire monaca (presso le Visitandine di Aosta e di Chambéry), ma poi andata sposa al principe di Masserano [saranno le loro 3 figlie a diventare suore della Visitazione]; Luisa Adelaide (1662-1701), destinata anche lei a divenire monaca (sempre presso il monastero della Visitazione di Aosta) sin dal 1665. dux: v. duce] (pl. Ma, come era avvenuto quarantacinque anni prima, al tempo della congiura ordita dal Vachero per conto di Carlo Emanuele I, anche questa volta la trama del Della Torre (sconsigliata a Torino dal vecchio marchese di Pianezza) venne scoperta per tempo dalle autorità della Repubblica e prontamente sventata (24 giugno 1672), quando ancora l'esercito piemontese era in pieno movimento sui difficili passi alle spalle di Savona. Oliver Cromwell raccolse il disperato appello dei pastori sfuggiti alla cattura interessando l'Inghilterra puritana alla salvezza della comunità valdese; con febbrile lavoro diplomatico interessò Ginevra e i cantoni protestanti e lo stesso ministro di Luigi XIV, cardinale Giulio Mazzarino (1602–1661) perché si ponesse fine alla distruzione di un popolo che non era una semplice parte del mondo protestante ma "rappresentava l'anello di congiunzione del protestantesimo con l'età apostolica". A questa politica più audace nel settore economico non corrispose altrettanta apertura in campo culturale e nei rapporti fra Stato e Chiesa. I valdesi, oramai relegati nel ghetto costituito dalle Valli del Pellice, della Germanasca e del Chisone, ospitarono senza sospetti gli armigeri nelle loro case ma questi, il sabato Santo, ad un segnale diedero inizio al massacro passato alla storia con il nome di Pasque piemontesi durante il quale le atrocità perpetrate contro donne e bambini suscitarono lo sgomento delle nazioni protestanti[6]. 1663. VI, mazzo 1; Torino, Bibl. ... Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. CARLO EMANUELE II, duca di Savoia.- Nacque a Torino il 20 giugno 1634, secondogenito di Vittorio Amedeo I e di Cristina di Borbone, sorella di Luigi XIII. A nulla valse cercare un capro espiatorio, nella persona del comandante della spedizione Catalano Alfieri (accusato nel dicembre 1673 di tradimento e morto in carcere il 14 sett. Charles Emmanuel II (Italian: Carlo Emanuele II di Savoia); 20 June 1634 – 12 June 1675) was the Duke of Savoy from 1638 to 1675 and under regency of his mother Christine of France until 1648. Les individus de moins de 100 ans sont masqués. Nel XVII e nel XVIII secolo, Venezia non era più la signora dei mari del Tre e del Quattrocento. Durante il suo regno si verificarono importanti screzi con i calvinisti di Ginevra, sfiorando anche la guerra religiosa[4], ma tutto fu stroncato dalla morte improvvisa del Duca.[5]. Vittorio Emanuele II di SAVOIA-CARIGNANO, re di Italia 1820-1878 Marié le 12 avril 1842 (mardi), Stupinigi, Provincia di Torino, Piedmont, ITALY, avecAdelheid von HABSBURG-LOTHRINGEN, reine de Sardaigne 1822-1855 dont : In punto di morte convocò la sua seconda moglie, quella Giovanna Battista che era stato il suo primo amore e che aveva finito per sposare, e il figlio ed erede di soli 9 anni che questa gli aveva dato, Vittorio Amedeo; chiese il viatico e mentre il prete glielo porgeva, udì la folla dietro la porta della sua camera: “Fatela entrare perché veda che anche i principi muoiono” disse dal suo capezzale. – Nacque a Torino nel 1608 da Charles de Simiane d’Albigny (1570 circa - 1608) e da Matilde di Savoia (1577/78 - 1639). 1-57 passim; V. Castronovo, Samuel Guichenon e la storiogr. En utilisant ces derniers, vous acceptez l'utilisation des cookies. 30-31, Gabriella di Mesmes de Marolles era divenuta contessa delle Lanze avendo sposato il 2 dicembre, Ultima modifica il 12 nov 2020 alle 09:24, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, Gran Maestro dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata, Gran Maestro dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, sabaudia.org - Vaudoises et protestants dans les Etats de Savoie-Piémont, Carlo Vittorio Amedeo Ignazio delle Lanze, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Carlo_Emanuele_II_di_Savoia&oldid=116596220, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, Vittorio Amedeo (1666–1732), futuro Duca di Savoia dal. L'étude se poursuit dans le Finistère (LE BAUD & LE CITOL/ QUELVEN & QUERE /MARCHALOT & QUINQUIS /QUINTIN), le Trégor (PRIGENT & KERGUS), laMoselle (BITTE &RENNER), puis beaucoup plus loin …. Restò nell’orbita della politica francese, sposando Francesca d’Orléans, poi Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours. Ma abbandonò per il momento l’idea di risposarsi gettandosi negli affari di governo. Carlo Emanuele I. Dal 1580 lo Stato Sabaudo era nelle mani del duca Carlo Emanuele I.Figlio di Emanuele Filiberto, il duca possedeva la stessa ambizione, la stessa intelligenza e la stessa grinta del padre ma non la coerenza e la prudenza.Si era ritrovato a diciotto anni il peso di uno stato ancora giovane, sul quale soprattutto la Francia, nutriva diffidenze e appetiti. A uno zelo religioso alquanto bigotto e ostentato (risale a quegli anni, fra l'altro, la decisione di dar nuovo lustro alla capitale con la costruzione della cappella della S. Sindone) si accompagnò una occhiuta sorveglianza su ogni manifestazione di pensiero, al punto di limitare anche la diffusione delle opere più ortodosse (come l'Histoire généalogique de la Royale Maison de Savoye del Guielienon) e di tollerare a malapena l'attività di qualche vacua accademia letteraria. La riconciliazione tra madamisti e principisti fu sancita dall’accordo di Torino del 1642 che almeno in apparenza, sanò le beghe interne dello Stato. La città che la peste del 1630 aveva decimato rinacque e si verifico un boom dopo lunghi anni di guerra. Nello stesso tempo si accinse a mobilitare un forte contingente di uomini che da Ceva scendesse verso il mare per impadronirsi di Savona che si sapeva sguarnita di difese sufficienti a reggere un'offensiva a sorpresa. Sorge alla confluenza della Dora Riparia con il Po, in un’area alluvionale (239 m s.l.m.) En utilisant ces derniers, vous acceptez l'utilisation des cookies. Carlo Emanuele II di Savoia (Torino, 20 giugno 1634 – Torino, 12 giugno 1675) fu duca di Savoia, principe di Piemonte, marchese di Saluzzo, conte d'Aosta, Conte di Moriana e Conte di Nizza dal 1638 al 1675. tardo δοῦκα, accus. Nelle file di questa nuova nobiltà c’erano avvocati, magistrati, notai, medici. Non per questo vennero meno tutti gli abusi e gli arbitri che gravavano sulle comunità. Carlo-Emanuele II di SAVOIA, Duca di Savoia 1634-1675 Marié en 1666 avecMarie-Jeanne de SAVOIE-NEMOURS, Princesse de Savoie-Nemours 1644-1724; Margherita-Yolanda di SAVOIA, Principessa di Savoia 1635-1663 Mariée le 29 avril 1660 avecRanuccio II FARNESE, Duca di Parma 1630-1694; Enrichetta-Adelaide di SAVOIA, Principessa di Savoia 1636-1676 Mariée en 1652 avecFerdinand Maria … Era un bell’uomo alto e bruno. Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 20 (1977), Altri risultati per CARLO EMANUELE II, duca di Savoia, Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 83 (2015). Carlo Emanuele II, terzogenito maschio di Vittorio Amedeo I di Savoia (1587 – 1637) e di Maria Cristina di Borbone-Francia (1606 – 1663), sorella di Luigi XIII, salì al trono nel 1638, alla morte del fratello Francesco Giacinto. Pubblicato in storia italiana. Le città videro un nuovo Rinascimento, grazie al grande amore del principe per le arti. Il Piemonte aveva ormai uno Stato e i nobili ne formavano il nerbo. Ereditava il governo di un paese che solo dalla pace dei Pirenei del 1659, dopo ventiquattro anni di guerre e di lotte intestine, aveva cominciato a risanare tante profonde ferite, ma ancora scosso (nonostante il recupero di Vercelli) dalla definitiva amputazione di Pinerolo rimasta sotto dominio francese, e un apparato politico-burocratico pur sempre lacerato - sotto l'apparente ricomposizione delle passate divergenze fra francofili e ispanofili - dal retaggio di molte antiche discordie familiari e da ambizioni e dissapori personali che la stessa politica clientelare e discriminatoria di Cristina aveva contribuito a rinfocolare.
2020 carlo emanuele ii di savoia