Storia del duello, Roma-Bari, 2005. M. Cavina, Il duello giudiziario per punto d’onore. 9. II. rispettare la legge. Essi erano naturalmente indotti a seguire la communis opinio, poiché, adottandola, si ponevano al riparo da ogni responsabilità civile o penale [8]. - l'autorevollezza Girolamo Zanchi, un giurista quasi contemporaneo al Ruini, ricordava con stupore – mentre ne analizzava un consilium – questa sua deplorevole pratica (« Addirittura di recente mi è stato portato un altro consilium, che si asserisce essere un manoscritto proprio di Carlo Ruini, il cui esemplare è stato reperito presso un certo dottore con il sigillo e con la sottoscrizione del Ruini. In questa prospettiva lo spazio maggiore era riservato all’argumentum a simili e all’analogia in tutte le sue forme, strumenti più plastici nella giuridicizzazione della società. Titius mihi in emphyteusim villam suam dedit, in eius villae parte dimidiam alium ego, ipso Titio consentiente, in emphyteutam constitui, is cum alienare meliorationes suas vellet, cuilibet nostrum denuntiavit, ut si centum aureis, quod pretium ab alio sibi oblatum asserebat, emere eas vellemus, intra duo menses responderemus, si vero iure municipali, quo qui communionem in re, vel quota eius portione habent, pretio duorum aestimatorum arbitratu constituendo, caeteris praeferuntur, comparare villam desiderabamus, intra mensem sententiae eum nostrae certiorem faceremus. Erano dunque tre i modelli stilistici dei consilia pro veritate secondo l’Alciato, identificati intorno al fulcro della posizione dell’autore di fronte all’arsenale tipologico delle argomentazioni giuridiche allegabili : a. Sottigliezza (subtilitates). venutasi a verificare in seguito anche all’invenzione della stampa. V. Piano Mortari, Diritto, logica e metodo nel sec. Certo è che argomentano due soluzione opposte, limitandosi a riposizionare le stesse argomentazioni nelle due diverse sezioni dialettiche del consilium, arrivando così a motivare le due soluzioni opposte : C. Ruinus, Consilia sive responsa, Venetiis, 1579, l. 4 c. 113, C. Ruinus, Consilia sive responsa, l. 5 c. 85, IV. } fosse la communis opinio erano 2: Tale consilium riguarda la medesima causa del consilium di Ruini qui pubblicato, e pure è indubbiamente contrario a questo, il che mi sembra incredibile » [12]). dalle allegationes degli avvocati che erano formalmente pro parte, cioé a favore della propria parte in causa. M. Cavina, Carlo Ruini. Una contribución a la historia de la metodologia juridica », Jus Commune, 1977, p. 138. dal maggior numero di giuristi). $("#googleLogin").attr("href", $("#googleLogin").attr("href")+ "&state=" + encodeURIComponent(document.querySelector("link[rel='canonical']").href)).removeAttr("id"); c. Brevità (brevitas). Vi sono altri che ricercano una gran massa di allegazioni d’autorità senza alcuna perspicacia […]. ad l. 3 c. 32. Scriveva il cronista Tomasino de’ Bianchi : Questo homo [Carlo Ruini] haveva una letura in Bologna con salario de ducati 1200 l’anno e faceva consigli asai : se dice che per dinari consigliava in una causa lo actore e lo reo, uno contra l’altro per havere dinari. Quale l'argomento più interessante per me? I contorni dello scontro sono ben noti. La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più:
cit., passim. perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno; perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata; perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. Sed hoc diversum est, debuit enim filius patrem ipsum sibi chariorem ducere, quam eius facultates. Nel XVI secolo fu il tema di una celebre polemica : ad esempio-> Andrea Alciato (esponente Scuola Culta-> [18] Si tratta di espressioni come Paucis agendo et omissa disputatione… ; Summarie procedendo… ; Pro more meo breviter agendo…. ), III, Parma, 1865, 35. La « brevità » alciatea può riassumersi nell’obiettivo di puntare direttamente « alla gola del problema » (ad iugulum causae), con una valutazione diretta della fonte giuridica idonea a risolvere il dubbio proposto al giurista. Fit enim denuntiatio, ut consulatur domino, quia alias actione aliqua personali emptorem convenire non posset, Bar. [11] Cf. 17. Si tratta di un approccio caratterizzato dal primato argomentativo della ratio legis e dei principia iuris, e conseguentemente da un forte ridimensionamento dell’argumentum ab auctoritate e della struttura dialettica del consilium. Contatta la redazione a
XIV-XVI), Torino, 2003 ; Id., Il sangue dell’onore. ), II. cit. processo o anche soltanto nella previsione di un processo. Il consilium sapientis iudiciale, indirizzato al giudice, fu nel diritto medievale una delle pietre angolari per la costruzione del « sistema » fra iura propria – diritto consuetudinario, diritto regio, diritto statutario etc. [13] T. de’ Bianchi [detto de’ Lancellotti], Cronaca modenese, C. Borghi (cur. 1 CAPITOLO PRIMO CARATTERI GENERALI DELL’ISTITUTO “CONSILIUM SAPIENTIS IUDICIALE” 1.1 Una definizione - 1.2 Elementi costitutivi del consilium sapientis iudiciale 1.1 Una definizione L’ istituto del consilium sapientis iudiciale si diffuse e … Dal punto di vista della struttura e della dinamica argomentativa dialettica il consilium – simile ad una sentenza motivata – non era poi molto lontano dallo stile con cui erano redatti i commentari tradizionali « al modo di Bartolo ». Quest’ultimo abuso – molto più raro ma significativo di quel che comportava includere i consilia nella dottrina di ius commune – si può documentare nel caso di Carlo Ruini, maestro del giovane Alciato all’ateneo di Bologna e considerato fra i massimi consiliatores del XVI secolo [11]. cit., « Verum posteaquam rescivit iudicibus, forensibusque actoribus hunc non placere, quia brevitas illa tam elegans mentibus suis obscuritatem nimiam pareret, necesse habuit posthabere illum, ne male in forum audiret, sic paulatim ab illo deflectens ad alium transiverat, coeperatque eo modo responsa dare, quo commentaria scribere solebat, in utranque scilicet partem, ut alii quoque consuevere, pluribus argumentis ventilato articulo, sed paulo latinioribus verbis, et extra orationis contextum proiectis in marginibus citationibus locorum ». Fra XVI e XVII secolo furono prodotti perfino dei trattati che enumeravano, a fini pratici, le contraddizioni interne alle raccolte a stampa di consilia. 19. Il giurista, anche consiliatore, è « colui che inventa ». [14] Intorno all’Alciato la bibliografia è vastissima ma sulla sua vita è ancora fondamentale P. E. Viard, André Alciat (1492-1550), Paris, 1926, ma vedi da ultimo G. Rossi, « Andrea Alciato », Enciclopedia Italiana. [25] F. Alciatus, « Prefatio ad librum quintum », op. divenne egemonica fra ‘400 e ‘500, con la generazione di maestri come Bartolomeo Socini e Carlo Ruini. { dalle 9:00 alle 13:00, Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database, Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione, Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti. [3]. We suggest a review of the dialectical structure of consilia sapientis pro veritate in civil law, their evolution and their « three » different styles between the Middle Ages and Modern Age, focusing in particular on the works and thought of Carlo Ruini (1456-1530), but above all of Andrea Alciato (1492-1550), which is revealed full of very interesting innovations. Oppure utilizza il tuo account il nome di communis opinio, cioè appunto, opinione comune. L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. 10. Il consilium sapientis iudiciale in senso stretto è quello che viene richiesto dal magistrato cittadino, per la definizione della causa in corso, al giurista dotto; si tratta quindi di una richiesta di assistenza da parte del giudice ad un giurista di cattedra. Tuttavia nel caso dell’Alciato una certa fondatezza queste dichiarazioni la possiedono. cit., l. 5, c. 1 « Acerbus Alciato salutem. 21. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. l. voluntas C. de fideicommiss ». [in florentissimo Patavino gymnasio edita MCCCCCII], Venetiis, 1506, s. p. [8] Fu questa una ragione molto concreta del successo delle communes opiniones come dimostrò già W. Engelmann, Die Wiedergeburt der Rechtskultur in Italien durch die wissenschaftliche Lehre, Leipzig, 1938. [21] F. Alciatus, « Prefatio ad librum quintum », A. Alciatus, Responsa, Venetiis, 1575, dove ad esempio ricorda : « haerent quippe memoriae verba toties ab illius audita ore, cum privatum hac de re declamaret, et in tempora, moresque seculi nostri acriter, ut quandoque solebat, inveheretur. M. Cavina, « Indagini intorno al mos respondendi di Andrea Alciato », op. Il giurista, anche consiliatore, è « colui che accumula e riordina le opinioni proprie e altrui ». Si può ricordare, a questo proposito, la testimonianza di Bartolomeo da Verino, il quale a proposito di uno dei doctores subtiles, Carlo Ruini, scriveva che « il nostro maestro [Carlo Ruini] non imitò coloro che si sforzano di accumulare le cose scritte dai giuristi in vari luoghi – cosa che al giorno d’oggi per la sovrabbondanza di opere a stampa si ritiene abbastanza facile –, ma rivendicò a sè stesso le idee da lui sostenute con la sottigliezza dell’ingegno e con le proprie invenzioni » [7]. [26] Cf. Si tratta dell’approccio tradizionale della scuola dei commentatori, per il quale si può ricordare la celebre massima, usata da Paolo di Castro – ma non solo da lui – : « [a dimostrare il vero] è sufficiente la mia autorità [sufficit auctoritas mea] »). Nella prefazione del quinto libro l’editore della raccolta, Francesco Alciato – giurista, ecclesiastico e parente di Andrea – raccontò vivacemente la genesi e il progressivo fallimento della proposta alciatea – forse « utopistica » – di rivoluzionare radicalmente la struttura dei consilia sapientis pro veritate, riportandoli al più virtuoso archetipo romano. Alcuni modelli di questi responsi « umanisti » si trovano pubblicati in una sezione del quinto libro della raccolta postuma dei consilia dell’Alciato. cit., « constat quippe veteros illos iureconsultos qui romano florente imperio vixere, solitos ab amicis clientibusque suis per epistolas de iure consuli itidemque per epistolas sua illis responsa iuris reddere […] Hunc ergo praeclarum maiorum morem, et latinae linguae maiestate dignum, tenendum sibi, atque imitandum noster proposuerat Alciatus, eiusque exempla aliquot confecerat, ut sensim in forum illius usum induceret, et caeteros ad observationem alliceret ». L'uso della communis opinio diventò così importante che la mancata osservanza di essa equivaleva nella prassi quasi al non ), Udine, 2004 (ed ivi i più aggiornati studi sulla figura del Deciani). 5. Per cui maggiore era il numero e l'autorità dei giuristi concordanti sulla stessa opinio e maggiore importanza e attendibilità Sottigliezza/quantità/brevità : i differenti stili di redazione dei consilia pro veritate secondo Andrea Alciato. Per limitarci ad un esempio fra i tanti possibili, possiamo riportare lo svolgimento di un caso di duello giudiziario d’onore – materia in cui l’Alciato era una autorità [19] –, per il quale in cui furono interpellati, fra gli altri, egli stesso e Mariano Socini iuniore : intorno agli stessi puncta da argomentare l’esposizione dell’Alciato non arriva alla metà di quella del Socini [20]. Rappresentava anche una risposta ad una pratica esigenza dei giudici. Di fatto, però, il consilium, cosiddetto pro veritate, era lautamente pagato dal cliente e non poteva certo L’Alciato non era affatto insensibile ai guadagni anche se derivanti dai consilia [26], e quindi, al fine di non perdere tutte le cause per una sua pretesa oscurità, decise di rinunciare ai suoi propositi riformisti e di adattarsi per intero allo stile dei responsi del suo tempo. I consilia apparvero sporadicamente sin dalle origini della Scuola di Bologna nel XII secolo, ma la loro importanza si consolidò soltanto all’epoca di Baldo degli Ubaldi nella seconda metà del XIV secolo e divenne egemonica fra ‘400 e ‘500, con la generazione di maestri come Bartolomeo Socini e Carlo Ruini. – e ius commune. M. Cavina, « Indagini intorno al mos respondendi di Andrea Alciato », op. [12] Nella sua adnotatio a C. Ruinus, Consilia sive responsa, Venetiis, 1579, adn. I consilia apparvero sporadicamente sin dalle origini della Scuola di Bologna nel XII secolo, ma la loro Ma, diceva Paolo Pico, che cosa diremo di Socini, Della Corgna, Ruini, Parisio, che lasciarono enormi volumi di responsi, piccoli di interpretazioni ? A prescindere dal caso della pluralità di dubbi, il consiliatore rinunciava talvolta – per ragioni varie – alla tipica struttura dialettica contra/pro e sviluppava direttamente la propria soluzione, spesso con le parole « omesse le argomentazioni verso le parti (omissis argumentis ad partes) », il che aveva luogo soprattutto quando il consilium redatto era soltanto accessorio ad un altro consilium principale – proprio o di altri – sulla stessa vertenza, di cui sviluppava soltanto alcuni profili. Tale impostazione si ritrova anche nella sua posizione nei confronti della communis opinio. Testis iuris : il maestro di ius commune interviene nel processo con i suoi responsi in quanto « testimone » del diritto comune. DIFFERENZA TRA CONSILIUM PRO VERITATE E COMMUNIS OPINIO Consilium pro veritate: consilia sapientis pro veritate->erano invece i responsi preparati dal giurista su richiesta di una parte in processo o anche soltanto nella previsione di un processo.Questo era il tipo di consilium … tra i contrasti e le antinomie che sorsero tra la miriade di consilia (o opiniones) L’Alciato – in quanto giurista umanista con forte passione civile, che cercava nel passato soluzioni ai problemi del presente – si era inizialmente proposto di riprendere lo stile di redigere consilia proprio degli antichi giuristi romani e dei glossatori del XII-XIII secolo, che erano consultati per lettera e per lettera di risposta concisamente esprimevano la propria opinione sulla base dei principi del diritto [22]. Il fine era quello di dimostrare con piena evidenza che quello che veramente importava era la razionalità e la fondatezza del discorso giuridico e non la mera allegazione delle citazioni di autorità dottrinali. Pensiamo in particolare ai trattati di Girolamo Zanchi [9] e di Paolo Perremuto [10]. umanesimo giuridico/ Mos Gallicus Iura Docendi) era contrario a considerare i consilia come prodotto di Share you Knowledge! consilia sapientis pro veritate->erano invece i responsi preparati dal giurista su richiesta di una parte in Secondo Francesco decise di venir meno a uno dei suoi due obiettivi e di riprendere la struttura dialettica dei responsi tradizionali, proponendone due riforme : l’uso di una lingua latina più dotta e articolata ; la limitazione delle auctoritates e comunque la loro formale espulsione al di fuori del testo, nelle note a margine. L’argumentation dans les recours en révision au Grand Conseil de Malines : une distinction estompée entre « fait » et « droit » ? In un sistema giuridico fondato sulle dottrine dei giuristi, le raccolte dei Il pensiero dell’Alciato, impregnato di legalis philosophia, si segnalò per una forte sensibilità per i problemi anche pratici del diritto [14]. Schematizzando con qualche approssimazione, possiamo notare che le prime due categorie di consilia si segnalavano per un diverso dosaggio dei « tipi » di argomentazioni, ma per una medesima costruzione logica. Brevità/quantità/sottigliezza (brevitas / maior copia /subtilitas) sono i tre poli che secondo l’Alciato diversificano lo stile, il mos argumentandi, dei consiliatores du XV-XVI secolo : Vi sono alcuni che [nel redigere consilia] ricercano una concisione simile a quella dei responsi degli antichi giuristi romani : è il caso di Dino, Oldrado, Pietro Ranieri. La preview di questa tesi è scaricabile gratuitamente in formato PDF. [27] F. Alciatus, « Prefatio ad librum quintum », op. ->Il consilium era ufficialmente redatto come visualizzazione scientifica, e quindi imparziale, della ), Sigmaringen, 1995 ; U. Falk, Consilia : studien zur Praxis der Rechtsgutachten in der frühen Neuzeit, Frankfurt am Main, 2006 ; G. di Renzo Villata, « Tra consilia, decisiones e tractatus : le vie della conoscenza giuridica nell’età moderna », Rivista di storia del diritto italiano, 2008, passim. obli., at tu satis poteras conveniri, qui ab eo totius villae nomine emphyteuticu acceperas, quod et in pluribus emphyteutis invicem ius suum dividere volentibus responsum frequentius est. La « disinvoltura » dei consiliatori e le contraddizioni mercenarie dei consilia pro veritate. opiniones coincidenti tra le massime autorità dottrinali (es. [email protected], Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
Bartolo, Baldo...).Tale coincidenza di opinioni prende In essi erano diligentemente individuati tutti quei casi – e non erano affatto pochi – in cui un giurista si era contraddetto (est sibi contrarius) fra un consilium e l’altro da lui redatti, oppure si rivelava nei consilia in contraddizione con quello che aveva sostenuto nei propri commentaria. ou cit., IV. In quanto pro veritate, esso si distingueva concettualmente Tuttavia, alcuni aspetti essenziali del pensiero alciateo sui consilia sono stati dimenticati dalla storiografia ed è su questi che intendo invece soffermarmi. o. Consilia doctorum, quae in causis dantur, nihil aliud sunt quam testimonia iuris, et doctores ipsi dicuntur testes iuris (Andreas Alciatus). Come è noto, il consilium conobbe due forme. Ma non dobbiamo dimenticare che nella dottrina di ius commune della fine del medioevo e della prima età moderna divenne centrale il ruolo dell’argumentum ab auctoritate – diretto a individuare una verità « probabile », veritas probabilis – [4]. , « nolui tamen ego interire illius perelegantis formulae exempla, ea sane ratione motus, ac spe bona ductus, quod etsi nostris temporibus illa foro recepta non fuerit, nihilominus placitura sit eruditis omnibus, et vere doctis viris, aliquorum etiam studiosorum iuvenum excitatura animos, ut sua ad imitationem ingenia convertant, et forsan id efficient, ut quae responsorum forma nostra est aetate reiecta, succedentibus melioribus temporibus passim demum laudetur, recipiatur, frequentetur tanquam scientiae nostrae conducibilior, et minus humanas mentes refatigans, quam barbarus ille et verbosus nimis neotericorum in respondendo modus, hic igitur perpolita illa iuris response collocare volui, ut si qui tales, quales opto, emergant viri habeant hic parata exemplaria, ex quibus suas consimiles ducant figuras ». Dal punto di vista della struttura e della dinamica argomentativa dialettica il consilium – simile ad una – e ius commune. 14. aureis tibi venderet, an eo pretio emere vellet. I criteri utilizzati dal giudice per verificare quale Sostanzialmente I consilia alimentavano la communis opinio e la communis opinio alimentava i consilia Esso doveva accantonare due elementi tradizionali : la struttura dialettica contra/pro ed il culto irragionevole delle auctoritates, fissando la prevalenza argomentativa della ratio legis e dei principi generali del diritto comune. sentenza motivata – non era poi molto lontano dallo stile con cui erano redatti i commentari tradizionali Il consilium era ufficialmente redatto come visualizzazione scientifica, e quindi imparziale, della fattispecie secundum ius commune. cit., p. 224-238. [20] Cf. rinvio pregiudiziale alla corte di giustizia, Il consilium sapientis iudiciale: adattabilità e flessibilità di un istituto, La Sentenza ''Clean Skies'' della Corte di Giustizia dell'Unione Europea e le nuove frontiere del Diritto Ambientale Europeo, La tutela dei lavoratori contro i licenziamenti nell'Unione Europea e nel diritto comparato, Il minore nel diritto internazionale e nel diritto dell'Unione Europea, L'interpello tra diritto interno e diritto comparato, L'immigrazione nel Diritto dell'Unione europea, Le Autorità indipendenti: profili di diritto comparato, La revisione costituzionale nel diritto pubblico comparato, Il principio della retroattività della legge penale più mite nella sentenza della Corte di Giustizia (Berlusconi e altri): limiti e problematiche sollevate dalla corte alla luce di questo caso, Analisi comparata del diritto d'autore in Italia e in Francia, La riforma del sistema istituzionale dell'Unione europea, le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti.