“Ma cosa potrà fare quello di là?. Pensiero che a forza di ripetersi finisce per annidarsi in noi. Questo è quello che dobbiamo fare, per cambiare. Potremo rigenerare la società e non ritornare alla cosiddetta “normalità”, che è una normalità ammalata, anzi ammalata prima della pandemia: la pandemia l’ha evidenziata! Tutti i testi di Papa Francesco sono protetti da copyright (Libreria Editrice Vaticana) e ne è vietata la riproduzione. “Senza i contributi per la pensione e per la salute?”. – Ascoltalo, dagli spazio per lavorare, consultalo”. Un Regno di luce in mezzo all’oscurità, di giustizia in mezzo a tanti oltraggi, di gioia in mezzo a tanti dolori, di guarigione e salvezza in mezzo alle malattie e alla morte. E tutti dobbiamo andare a trovare Dio: uno prima, l’altro dopo, o come diceva quell’anziano, quel vecchietto furbo: “Sì, sì, tutti! Ringrazio il vostro Arcivescovo per avermi invitato – anche minacciato se non fossi venuto a Napoli – per le sue parole di benvenuto; e grazie a coloro che hanno dato voce alle realtà dei migranti, dei lavoratori e dei magistrati. E nessuno si perda per il cammino! E’ un Regno di luce in mezzo all’oscurità, di giustizia in mezzo a tanti oltraggi, di gioia in mezzo a tanti dolori, di guarigione e di salvezza in mezzo alle malattie e alla morte, di tenerezza in mezzo all’odio. Però rimane il fatto che molta amarezza nella vita del prete è data dalle omissioni dei Pastori. Se sono isolato, i miei problemi sembrano unici e insormontabili: nessuno può capirmi. Prego per questo e benedico tutti voi e il vostro lavoro. Tutte le parti di un corpo sono necessarie e, come dice San Paolo, quelle parti che potrebbero sembrare più deboli e meno importanti, in realtà sono le più necessarie (cfr 1 Cor 12,22). Se non lo fanno tutti il risultato sarà negativo. Ci siamo trovati impauriti e smarriti. Laudato si’, 63). E ciò ha fatto perdere la speranza a molti ed ha aumentato l’incertezza e l’angoscia. Pace e Fraternità, promosso dalla Comunità di Sant'Egidio. Signori Cardinali, cari Fratelli nellâepiscopato e nel presbiterato, cari fratelli e sorelle! Nella sua croce siamo stati salvati per accogliere la speranza e lasciare che sia essa a rafforzare e sostenere tutte le misure e le strade possibili che ci possono aiutare a custodirci e custodire. Seconda causa di amarezza: problemi col Vescovo. Abbiamo false concezioni della Chiesa militante, in una sorta di puritanesimo ecclesiologico. Per dirla con il salmista: «Hai mutato il mio lamento in danza, mi ha tolto lâabito di sacco, mi hai rivestito di gioia, perché il mio cuore ti canti, senza tacere» (Sal 30,12-13). Perché questa è la forza di Dio: volgere al bene tutto quello che ci capita, anche le cose brutte. Ma, ditemi, se noi chiudiamo la porta ai migranti, se noi togliamo il lavoro e la dignità alla gente, come si chiama questo? Papa Francesco – Udienza Generale del 23 Settembre 2020 – testo, video... Tutti i testi di Papa Francesco sono protetti da copyright (Libreria Editrice Vaticana) e ne è vietata la riproduzione. Non siamo autosufficienti, da soli; da soli affondiamo: abbiamo bisogno del Signore come gli antichi naviganti delle stelle. Il luogo comune che trova nei superiori le colpe di tutto non regge più. LITURGIA PENITENZIALE CON IL CLERO DELLA DIOCESI DI ROMA, Basilica di San Giovanni in LateranoGiovedì, 27 febbraio 2020, Discorso preparato dal Santo Padre Francesco per lâodierna Liturgia penitenziale, letto dallâEm.mo Card. Ricordiamo il popolo dâIsraele quando, camminando nel deserto per tre giorni, arrivò a Mara, ma non poté bere lâacqua perché era amara. Lei ha chiesto una parola che assicuri che i migranti sono figli di Dio e che sono cittadini. Papa Francesco – Udienza Generale del 11 Novembre 2020 – testo, video e audio Papa Francesco – Angelus del 8 Novembre 2020 – Il testo, il video e il file mp3 Omelia di Papa Francesco durante la Santa Messa in suffragio dei Cardinali e dei Vescovi defunti nel corso dell’anno [Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese. La lontananza dalla forza della grazia produce razionalismi o sentimentalismi. Il sentimento profondo della comunione si ha solamente quando, personalmente, prendo coscienza del ânoiâ che sono, sono stato e sarò. Ricordiamo le parole di Bernanos: «Solo dopo molto tempo lo si riconosce, e la tristezza che lo annuncia, lo precede, come è dolce! Ha messo a nudo la grande disuguaglianza che regna del mondo: disuguaglianza di opportunità, di beni, di accesso alla sanità, alla tecnologia, all’educazione: milioni di bambini non possono andare a scuola, e così via la lista. San Benedetto nella Regola â siamo nel celebre capitolo III â raccomanda che lâabate, quando deve affrontare una questione importante, consulti la comunità intera, compresi i più giovani. In tale prospettiva, è quanto mai attuale lâinvito di Benedetto XVI nella Lettera ai Seminaristi, ma valido per tutti i fedeli: «Imparate anche a comprendere e â oso dire â ad amare il diritto canonico nella sua necessità intrinseca e nelle forme della sua applicazione pratica: una società senza diritto sarebbe una società priva di diritti. Unisciti ai migliaia di visitatori soddisfatti che hanno scoperto Nail Color, Gel Manicure Nails e Polish.Questo dominio potrebbe essere in vendita! La tempesta pone allo scoperto tutti i propositi di “imballare” e dimenticare ciò che ha nutrito l’anima dei nostri popoli; tutti quei tentativi di anestetizzare con abitudini apparentemente “salvatrici”, incapaci di fare appello alle nostre radici e di evocare la memoria dei nostri anziani, privandoci così dell’immunità necessaria per far fronte all’avversità. Fra tutti si fa una buona politica! Da settimane sembra che sia scesa la sera. Il sospetto ha drasticamente reso i rapporti più freddi e formali; non si gode più dei doni altrui, anzi, sembra che sia una missione distruggere, minimizzare, far sospettare. Il Signore sostenga i loro sforzi per essere fedeli servitori del Vangelo. Tutti facciamo esperienza di nostri limiti e carenze. Un piccolo virus continua a causare ferite profonde e smaschera le nostre vulnerabilità fisiche, sociali e spirituali. Significa trovare il coraggio di aprire spazi dove tutti possano sentirsi chiamati e permettere nuove forme di ospitalità, di fraternità, e di solidarietà. Vi auguro di andare avanti nel cercare fonti di lavoro, perché tutti abbiano la dignità di portare il pane a casa, e di andare avanti nella pulizia della propria anima, nella pulizia della città, nella pulizia della società perché non ci sia quella puzza della corruzione! «Chi nasconde le proprie colpe non avrà successo, chi le confessa e le abbandona troverà misericordia» (Pr 28,13). Benedico di cuore tutti voi, benedico le vostre famiglie e questo vostro quartiere, benedico i bambini che sono qui attorno a noi. [2] Si tratta di una solitudine a metà â diciamolo sinceramente â, perché è la solitudine del pastore che è carica di nomi, volti, situazioni, del pastore che arriva alla sera stanco a parlare col suo Signore di tutte queste persone. Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma. Perché nessuno sarebbe allâaltezza delle esigenze. Tra di noi, nelle nostre famiglie, una delle cose che fa più male è quando ci sentiamo dire: “Non t’importa di me?”. Mettiamo questo cammino di guarigione sotto la protezione della Vergine Maria, Madonna della Salute. Ma il modo cristiano di far questo non è un modo meccanico: è un modo umano. La buona politica è una delle espressioni più alte della carità, del servizio e dell’amore. Oggi, questa mancanza di rispetto del principio di sussidiarietà si è diffusa come un virus. Questa non è una strada buona. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male! La parresia è sepolta dalla frenesia di imporre progetti. Vorrei poter fondare in lui la mia speranza teologale! Lâamarezza â che non è una colpa â va accolta. Nell’affidare voi e le vostre famiglie alla sua protezione, invoco su tutti la Benedizione di Dio. Avidi di guadagno, ci siamo lasciati assorbire dalle cose e frastornare dalla fretta. Infatti, non c’è vera solidarietà senza partecipazione sociale, senza il contributo dei corpi intermedi: delle famiglie, delle associazioni, delle cooperative, delle piccole imprese, delle espressioni della società civile. Tutte le professioni, tutti. Perché a nessuno più che a Lui importa di noi. Così inizia il Vangelo che abbiamo ascoltato. Apparteniamo tutti ad un unico “corpo” e tutte le membra di un corpo sono necessarie, ci dice San Paolo! Lo Spirito che abita il cuore â sostanzialmente e non in figura â è qualcosa che forse non abbiamo mai sperimentato per dissipazione o negligenza. Ma vediamo come lo invocano: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?» (v. 38). Non abbiamo paura di sognare in grande, cercando gli ideali di giustizia e di amore sociale che nascono dalla speranza. Il santo Popolo fedele di Dio ci conosce meglio di chiunque altro. Posso fidarmi?â. Quello che risulta difficile è capire l’atteggiamento di Gesù. Abbiamo un’ancora: nella sua croce siamo stati salvati. Non siamo capaci di continuare a far vivere il bene che non abbiamo partorito noi! Non t’importa: pensano che Gesù si disinteressi di loro, che non si curi di loro. Incoraggiamoci a sognare in grande cercando questi ideali, non proviamo a ricostruire il passato, soprattutto quello che era iniquo e già malato, che ho nominato già come ingiustizie. Una riflessione ad intra Un isolamento non solo e non tanto esteriore â siamo sempre in mezzo alla gente â, quanto inerente allâanima del prete. Altrove, specialmente nel mondo occidentale, molti auto-reprimono le proprie convinzioni etiche o religiose. Il giudice ha detto una parola che io vorrei riprendere, una parola che si usa molto oggi, il giudice ha detto “corruzione”. Così inizia il Vangelo che abbiamo ascoltato. No! Animati dallo Spirito Santo, potremo lavorare insieme per il Regno di Dio che Cristo ha inaugurato in questo mondo, venendo tra noi. Altrimenti, gli altri problemi vengono a cascata: dallâisolamento, da una comunità senza comunione, nasce la competizione e non certo la cooperazione; spunta il desiderio di riconoscimenti e non la gioia di una santità condivisa; si entra in relazione o per paragonarsi o per spalleggiarsi. Un gesto che allontana l’egoismo e l’ansia di possedere. “Ma ci sono le opere di carità, ci sono i volontariati, c’è la Caritas, c’è quel centro, c’è quel club che dà da mangiare…”. Ove non espressamente indicato, tutti i diritti di sfruttamento ed utilizzazione economica del materiale fotografico presente sul sito Caso sospetto in ospedale a Sarno, chiuso il Pronto Soccorso, A Pozzuoli di nuovo positiva una donna guarita da mesi. Sono tanti qui! Occorre stare attenti. Finché Cristo non sarà tutto in tutti, tutti cercheranno di imporsi su tutti! Ho voluto incominciare da qui, da questa periferia, la mia visita a Napoli. (ANSA). Sappiamo che possono esistere altre radici e situazioni. A volte ci si riduce a seguire solo i confratelli in crisi (ed è un bene), ma anche gli âasini in buona saluteâ avrebbero bisogno di un ascolto più mirato, sereno e fuori dalle emergenze. Tutti siamo migranti, tutti siamo in cammino. Papa Francesco a Napoli, il discorso del Pontefice Discorso del Pontefice Papa Francesco è tornato a Napoli, Ultime di Oggi Cronaca Covid-19, nuova ordinanza della Regione Campania: chiusura anticipata per bar, locali e ristoranti È la forza operante dello Spirito riversata e plasmata in coraggiose e generose dedizioni. Così non permettiamo alle persone di essere «protagoniste del proprio riscatto». Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male! Questa mancanza di lavoro ci ruba la dignità. Il fine del recupero dellâindividuo sottolinea che la pena canonica non è uno strumento meramente coercitivo, ma ha un caratterespiccatamente medicinale. Questo fa molto soffrire il gregge, che sovente accetta senza esternare nulla. Câè più âcomunitàâ, ma meno comunione! Il vero problema che amareggia non sono le divergenze (e forse nemmeno gli errori: anche un vescovo ha il diritto di sbagliare come tutte le creature! E così ricordarci che come sacerdoti non siamo chiamati a essere onnipotenti ma uomini peccatori perdonati e inviati. Può essere una grande occasione. Uscire dalla crisi significa cambiare, e il vero cambiamento lo fanno tutti, tutte le persone che formano il popolo. Signore, la tua Parola stasera ci colpisce e ci riguarda, tutti. – Io insegno ai poveri, io dico ai poveri quello che devono fare – No, questo non va, il primo passo è lasciare che i poveri dicano a te come vivono, di cosa hanno bisogno: Bisogna lasciar parlare tutti! Tanti hanno rischiato la vita e tanti hanno dato la vita. Isolarsi rispetto alla storia: tutto pare consumarsi nel qui e ora, senza speranza nei beni promessi e nella ricompensa futura. La corruzione puzza! In una catechesi precedente abbiamo visto come la solidarietà è la via per uscire dalla crisi: ci unisce e ci permette di trovare proposte solide per un mondo più sano. Quante persone pregano, offrono e intercedono per il bene di tutti. discorso del santo padre francesco ai partecipanti alla sessione plenaria del pontificio consiglio per i testi legislativi. Il testo integrale del discorso di Papa Francesco a Scampia Durante la vista pastorale a Napoli, nell’incontro con la popolazione del quartiere di Scampia, periferia Nord di Napoli da sempre afflitta da gravi problemi, dalla camorra all’altissimo tasso di disoccupazione e degrado, Papa Francesco ha pronunciato un importante discorso che riportiamo parola per parola. Il messaggio di saluto di Mons. Per uscire migliori da una crisi come quella attuale, che è una crisi sanitaria e al tempo stesso una crisi sociale, politica ed economica, ognuno di noi è chiamato ad assumersi la sua parte di responsabilità cioè condividere le responsabilità. È la vita dello Spirito capace di riscattare, di valorizzare e di mostrare come le nostre vite sono tessute e sostenute da persone comuni – solitamente dimenticate – che non compaiono nei titoli dei giornali e delle riviste né nelle grandi passerelle dell’ultimo show ma, senza dubbio, stanno scrivendo oggi gli avvenimenti decisivi della nostra storia: medici, infermiere e infermieri, addetti dei supermercati, addetti alle pulizie, badanti, trasportatori, forze dell’ordine, volontari, sacerdoti, religiose e tanti ma tanti altri che hanno compreso che nessuno si salva da solo. Ma il ruolo di giudice ha sempre unâimpronta pastorale in quanto è finalizzato alla comunione fra i membri del popolo di Dio. Che futuro ha? Forse come preti siamo troppo âperbeneâ nel nostro rapporto con Dio e non ci azzardiamo a protestare nella preghiera, come invece il salmista fa spessissimo â non solo per noi stessi, anche per la nostra gente; perché il pastore porta anche le amarezze della sua gente â; ma anche i salmi sono stati âcensuratiâ e difficilmente facciamo nostra una spiritualità della protesta. Affinché tutti possiamo partecipare alla cura e alla rigenerazione dei nostri popoli, è giusto che ognuno abbia le risorse adeguate per farlo (cfr Compendio della dottrina sociale della Chiesa [CDSC], 186). DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCOAI PARTECIPANTI ALLA SESSIONE PLENARIA DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER I TESTI LEGISLATIVI, Sala del ConcistoroVenerdì, 21 febbraio 2020. Come diceva santâIreneo di Lione: âciò che non è assunto non è redentoâ. Grazie. Un cristiano che lascia entrare dentro di sé la corruzione non è cristiano, puzza! Quell’avvicinarsi al prossimo per camminare, per guarire, per aiutare, per sacrificarsi per l’altro. Per una parola si viene trasferiti nella categoria di coloro che remano contro, per un âdistinguoâ si viene iscritti tra gli scontenti. Non possiamo lasciare fuori della partecipazione questa gente; la loro saggezza, la saggezza dei gruppi più umili non può essere messa da parte (cfr Esort. [Saluto cordialmente i fedeli di lingua francese. Infatti, una volta invocato, salva i suoi discepoli sfiduciati. ], [Saluto cordialmente tutti i Polacchi. Isolati rispetto alla grazia: lambiti dal secolarismo non crediamo né sentiamo più di essere circondati da amici celesti â il âgran numero di testimoniâ (cfr Eb 12,1) â; ci sembra di sperimentare che la nostra vicenda, le afflizioni, non tocchino nessuno. Confessava Geremia profeta: «La tua Parola fu la gioia e la letizia del mio cuore» (15,16). Così cadiamo nel cinismo: scontenti e un poâ frustrati. E così funziona il principio di sussidiarietà. Address of Pope Francis, English Text Cari fratelli e sorelle, sembra che il tempo non è tanto buono, ma vi dico buongiorno lo stesso! Cosa fa un giovane senza lavoro? ap. Questo è tollerabile e fa parte della vita su questa terra. La “buona politica” è un servizio alle persone, che si esercita in primo luogo a livello locale, dove il peso delle inadempienze, dei ritardi, delle vere e proprie omissioni è più diretto e fa più male. E questa parola che tutti siamo migranti non è scritta su un libro, è scritta nella nostra carne, nel nostro cammino di vita, che ci assicura che in Gesù tutti siamo figli di Dio, figli amati, figli voluti, figli salvati. Così il Signore vuole coinvolgerci direttamente nel suo regno. Davanti agli scandali il maligno ci tenta spingendoci ad una visione âdonatistaâ della Chiesa: dentro gli impeccabili, fuori chi sbaglia! Senza solitudine non câè amore gratuito, e gli altri diventano un surrogato dei vuoti. «Ciascuno di noi è il frutto di un pensiero di Dio. Tutti siamo migranti, figli di Dio che ci ha messo tutti in cammino. Forse è anche salutare, perché fa suonare il campanello dâallarme interiore: attento, hai scambiato le sicurezze con lâalleanza, stai diventando âstolto e tardo di cuoreâ. Dobbiamo far sentire ai nostri fratelli e sorelle migranti che sono cittadini, che sono come noi, figli di Dio, che sono migranti come noi, perché tutti noi siamo migranti verso un’altra patria, e magari arriveremo tutti. Dio vi benedica! Al contrario di quella prevista dal legislatore statuale, la pena canonica ha sempre un significato pastorale e persegue non solo una funzione di rispetto dellâordinamento, ma anche la riparazione e soprattutto il bene dello stesso colpevole. Quanti padri, madri, nonni e nonne, insegnanti mostrano ai nostri bambini, con gesti piccoli e quotidiani, come affrontare e attraversare una crisi riadattando abitudini, alzando gli sguardi e stimolando la preghiera. Il vescovo è il maestro della fede, dellâortodossia e della âortopatiaâ, del retto credere e del retto sentire nello Spirito Santo. Lâaspettativa nasce quando passiamo la vita a salvarci la vita: ci arrabattiamo cercando sicurezze, ricompense, avanzamenti⦠Quando riceviamo quel che vogliamo sentiamo quasi che non moriremo mai, che sarà sempre così! Cari fratelli e sorelle, stiamo per entrare nel mese di ottobre, tradizionalmente dedicato alla Madonna del Rosario. Una società solidale ed equa è una società più sana. È questa la vostra grande risorsa: la gioia, l’allegria. Egli porta il sereno nelle nostre tempeste, perché con Dio la vita non muore mai. ], [Fra qualche giorno celebreremo la festa degli Angeli Custodi. Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori. Noi non potremo mai uscire dalla crisi che si è evidenziata dalla pandemia, meccanicamente, con nuovi strumenti – che sono importantissimi, ci fanno andare avanti e dei quali non bisogna avere paura – ma sapendo che neppure i mezzi più sofisticati potranno fare tante cosa ma una cosa non la potranno fare: la tenerezza. È il più sostanzioso fra gli elisir del demonio, la sua ambrosia!». Purtroppo, questa ingiustizia si verifica spesso là dove si concentrano grandi interessi economici o geopolitici, come ad esempio certe attività estrattive in alcune zone del pianeta (cfr QA, 9.14). Ma c’è un fenomeno: il bicchiere incomincia a riempirsi e quando è quasi pieno cresce, cresce e cresce e non avviene mai la cascata. Voi appartenete a un popolo dalla lunga storia, attraversata da vicende complesse e drammatiche. Cari fratelli e sorelle, da questo luogo, che racconta la fede rocciosa di Pietro, stasera vorrei affidarvi tutti al Signore, per l’intercessione della Madonna, salute del suo popolo, stella del mare in tempesta. Cerchiamo di comprendere. Il percorso di speranza per i bambini – questi che sono qui e per tutti – è prima di tutto e l’educazione, ma una vera educazione, il percorso di educare per un futuro: questo previene e aiuta ad andare avanti. Pensiamo a questo: tutti siamo migranti nel cammino della vita, nessuno di noi ha dimora fissa in questa terra, tutti ce ne dobbiamo andare. Né si può pretendere che la comunione sia esclusivamente unidirezionale: i preti devono essere in comunione col vescovo⦠e i vescovi in comunione con i preti: non è un problema di democrazia, ma di paternità. Non proviamo a ricostruire il passato, il passato è passato, ci aspettano cose nuove. Ma non fermiamoci solo all’applauso! Non avete ancora fede?». Il popolo di Dio attende da noi dei maestri di spirito capaci di indicare i pozzi di acqua dolce in mezzo al deserto. Ma queste sintetizzano tanti incontri che ho avuto con alcuni di voi. Da ciò si deduce che la sanzione penale è sempre lâextrema ratio, il rimedio estremo a cui far ricorso, quando tutte le altre possibili strade per ottenere lâadempimento normativo si sono rivelate inefficaci. Si chiama corruzione e tutti noi abbiamo la possibilità di essere corrotti, nessuno di noi può dire: “io non sarò mai corrotto”. Ho preferito far ridondare quello che ascolto piuttosto che esprimere la mia opinione sul tema. Non avete ancora fede?». sala del concistoro venerdì, 21 febbraio 2020 A processo banda di venditori di calzini, automobilisti picchiati negli autogrill: "Sono di... Open Arms pubblica il video del naufragio. È quanto viene prescritto nel vigente Codice: quando lâOrdinario abbia constatato che per altre vie dettate dalla sollecitudine pastorale non sia stato possibile ottenere sufficientemente la riparazione dello scandalo, il ristabilimento della giustizia, lâemendamento del reo, solo allora deve avviare la procedura giudiziaria o amministrativa per infliggere o dichiarare le pene adeguate per raggiungere la finalità (cfr can. Pensiamo alle grandi misure di aiuti finanziari attuate dagli Stati. [3] Pensiero che a poco a poco prende corpo e ci chiude in noi stessi, ci allontana dagli altri e ci mette in posizione di superiorità. Anche San Francesco dâAssisi lo ha sperimentato, ce lo ricorda nel suo Testamento (cfr Fonti Francescane, 110). Dopo la grande depressione economica del 1929, Papa Pio XI spiegò quanto fosse importante per una vera ricostruzione il principio di sussidiarietà (cfr Enc. Ma la vera cura â come consiglia San Benedetto â sta nellâequità, non nella uniformità. Avrà scosso anche Gesù. Quanta gente esercita ogni giorno pazienza e infonde speranza, avendo cura di non seminare panico ma corresponsabilità. Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi. Incontro internazionale di Preghiera per la Pace nello spirito di Assisi dal titolo: Nessuno si salva da solo. [1] Benedetto XVI, Omelia per l’inizio del ministero petrino (24 aprile 2005); cfr Enc. Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Il Signore ci interpella e, in mezzo alla nostra tempesta, ci invita a risvegliare e attivare la solidarietà e la speranza capaci di dare solidità, sostegno e significato a queste ore in cui tutto sembra naufragare. Perché c’è un sistema economico che scarta la gente e adesso è il turno dei giovani a essere scartati, cioè senza lavoro. Papa Francesco – Udienza Generale del 11 Novembre 2020 – testo, video e audio Papa Francesco – Angelus del 8 Novembre 2020 – Il testo, il video e il file mp3 Omelia di Papa Francesco durante la Santa Messa in suffragio dei Cardinali e dei Vescovi defunti nel corso dell’anno No Copyright 2020 | Privacy Policy Questo sito è protetto da reCAPTCHA e la Privacy Policy e Terms of Service di Google.