Provo a immaginare la scena: Natanaele segue Filippo, i due sono scorti da Gesù da lontano il quale non aspetta che essi siano vicini per esprimere il suo pensiero. Maria era quella che... Introduzione
A fianco delle due parabole menzionate, troviamo quella del “figlio prodigo”. Dio sta cercando l’uomo fin dal momento in cui rivolse questa domanda: Noi, dal momento in cui siamo stati da lui trovati, diventiamo suoi collaboratori in questa ricerca assolvendo il compito che egli ci ha affidato: predicare il Vangelo in ogni angolo della terra. La risposta di Pietro è una rivelazione di Dio, non una sua intuizione teologica. Natanaele gli chiese: «Da che cosa mi conosci?» Gesù gli rispose: «Prima che Filippo ti chiamasse, quando eri sotto il fico, io ti ho visto». NELL’ANTICO TESTAMENTO, Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale. Natanaèle (ebr. La predicazione del Vangelo è il modo consueto con il quale Dio cerca l’uomo. Nathanăel) . Nell'età postbiblica (dal 2° sec. Una frase piuttosto strana che suscita la sorpresa di Natanaele e nostra. Natanaele di Cana (1) di Galilea.Fu portato a Gesù dal suo amico Filippo (2). dobbiamo essere in grado di “mostrare” Cristo, individualmente e come Chiesa. Anche per lui la prima preoccupazione è di far conoscere ad altri la sua scoperta: parla di Cristo allo scettico e prevenuto (molto campanilista) Natanaele che gli risponde: “Può forse venir qualcosa di buono da Nazaret?”. Gesù, con le parole rivolte a Natanaele, mette in luce questo dato significativo. Una persona trasformata è un evidente segno del fatto che egli è vivo e operante. La sorgente della vita
Così si incamminano per andare incontro a Gesù che si dirigeva verso di loro e che rivolgendosi a Natanaele dice: “Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità!”. Bartolomeo apostolo, santo: ricordato ... ebràico Lingua semitica appartenente al gruppo nord-occidentale, parlata anticamente in Palestina dal popolo ebreo. Spesso le chiacchiere, le parole più o meno belle, più o meno religiose, non servono molto. Quando le parole non bastano (e non bastano quasi mai!) Questa è una verità che più tardi lo stesso Gesù affermerà con chiarezza: “Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi” (Gv 15:16). scrittura 'quadrata' è molto più tarda. Siamo in grado di farlo? Il giorno seguente Gesù incontra Filippo e lo invita a seguirlo, invito che Filippo accetta subito. Tu vedrai cose maggiori di queste». Questo prima fa emergere la compassione di Dio verso l’uomo perduto, incapace di trovare la strada per la sua salvezza. Detto questo, che senso dare allora ai ripetuti inviti a cercare Dio che troviamo nella Scrittura? Richiedi altre pubblicazioni curate da A.S.P.E. 2. Per quale motivo il Maestro esprime un giudizio (positivo) sulla persona di Natanaele prima ancora d’incontrarlo? Bibbia | Programma | Brani difficili | Studi biblici | Dizionario | Vocabolario | La Bibbia in un anno | Che cosa è la Bibbia | Novità | Scrivimi, Vocabolario greco-italiano e interlineare del NT, Come inserire codice per visualizzare e ricercare la Bibbia. - Discepolo di Gesù, cui lo condusse Filippo; menzionato solo da Giovanni (1, 45-50; 21,2) come nativo di Cana, e, benché assente dalle liste dei Dodici, identificato tradizionalmente con Bartolomeo, intendendo questo nome come patronimico ("figlio di Tolomeo") e N. ("Dio ha donato") nome personale. - Discepolo di Gesù, cui lo condusse Filippo; menzionato solo da Giovanni (1, 45-50; 21,2) come nativo di Cana, e, benché assente dalle liste dei Dodici, identificato tradizionalmente con Bartolomeo, intendendo questo nome come patronimico ("figlio di Tolomeo") e Natanaele ("Dio ha donato") nome personale. Gesù reagisce alla provocazione di quell’uomo dicendo una frase che lo colpisce profondamente: “Ecco davvero un israelita in cui non c’è falsità”, Natanaele gli chiede come lo conoscesse e Gesù gli dice: “Prima che Filippo ti chiamasse, ti ho visto quando eri sotto il fico”. “C’era un ammalato, un certo Lazzaro di Betania, del villaggio di Maria e di Marta sua sorella. Il discepolo è colui che si pone nella condizione di chi non sa e desidera imparare (il termine discepolo infatti deriva dal latino discere che significa imparare). Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Questa espressione così lusinghiera detta da Gesù colpisce Natanaele, che non se l’aspettava. Leggendo attentamente il testo noi noteremo che Natanaele “vede” Gesù, ossia lo riconosce per quello che è, solo dopo che egli gli ha rivolto la parola: “Rabbi, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele”. L'ebraico è affine al fenicio e al moabitico: anche l'alfabeto è di tipo fenicio, mentre la cd. Uno dei capi del re Giosafat (3) mandati a insegnare la legge nelle città di Giuda (1) 2Cr 17:7. Nĕtan'ēl, gr. Per fare questo dobbiamo essere in grado di dire come Filippo: “Vieni a vedere”. Guardami e vedrai che “sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me” (Ga 2:20). Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice. - Retore gallo (sec. Vieni a vedere Cristo nella mia famiglia, nella mia vita, nella Chiesa di cui sono parte. Nel suo comportamento si scorge una verità piuttosto diffusa nella Scrittura: Dio è alla ricerca dell’uomo. naele, ci farà da guida nella nostra lettura dei testi evangelici. Noi, attraverso i Vangeli, abbiamo la possibilità di “stare” con Gesù, come i discepoli. In altre parole l’apostolo sta affermando che la sua predicazione è stata vivida a tal punto da far apparire Gesù vivo davanti ai loro occhi. Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico che vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo»”. Inoltre l’idea del perdono divino appena trova un cuore pentito, emerge con chiarezza in questa parabola. Paolo, in un passo della sua lettera ai Galati (6:17), dichiarò di avere sul suo corpo il “marchio” (greco stígmata, stimmate). Partita IVA: 01401750409. I primi due che seguono Gesù sono Giovanni (l’Evangelista) e Andrea. All'inizio non credeva che Gesù potesse essere qualcosa di buono, ma alla fine lo riconobbe come "il Figlio di Dio, il re di Israele". Il discepolo è colui che si pone nella condizione di chi non sa e desidera imparare (il termine discepolo infatti deriva dal latino discere che significa imparare). Spesso le chiacchiere, le parole più o meno belle, più o meno religiose, non servono molto. Una delle prime preoccupazioni del Maestro è di porre accanto a sé delle persone che con lui condivideranno tre anni della loro vita. Perché? Costoro erano al seguito di Giovanni (l’altro Giovanni, definito il Battista, così chiamato perché la sua maggiore attività, oltre quella di predicare il ravvedimento e di annunciare l’imminente arrivo del Messia, era quella di battezzare), ma quando appare sulla scena Gesù, lasciano Giovanni e seguono il Maestro, incoraggiati dallo stesso, per nulla geloso.Siamo agli esordi della vita pubblica di Gesù. Questa frase, pronunciata da Filippo e rivolta al suo amico Nata- Ναϑαναήλ, lat. Vide Gesù risorto presso il mare di Galilea Gv 1:45-49; 21:2. Noi non desideriamo che le persone lascino una religione, più o meno giusta, per accettare un’altra religione, più o meno giusta. Allo scettico Natanaele Filippo risponde: Un po’ più avanti del suo scritto (12:21) Giovanni racconta un episodio in cui è sempre protagonista Filippo. Mi è capitato di voler esperimentare la realtà della cecità, camminando a occhi chiusi in una strada che conoscevo bene, dopo essermi accertato che... L'Evangelo scritto da Giovanni sembra rispondere all'invito di Filippo di andare a vedere Gesù. Natanaele gli disse: «Può forse venire qualcosa di buono da Nazaret?» Filippo gli rispose: «Vieni a vedere». L’idea che Dio perdona e accoglie l’uomo peccatore è fondamentale per la conversione e questa idea può provenire solo dall’annuncio del Vangelo; un annuncio voluto e spinto dal Signore e che precede qualsiasi ritorno dell’uomo a lui. Natanaele gli disse: «Può forse venire qualcosa di buono da Nazaret?» Filippo gli rispose: «Vieni a vedere». Gesù vide Natanaele che gli veniva incontro e disse di lui: «Ecco un vero Israelita in cui non c’è falsità». Località della Palestina, in Galilea, dove, secondo il racconto del vangelo di Giovanni, Gesù fece il suo primo miracolo, convertendo in vino l’acqua a un banchetto di nozze. 1. Anche se in noi non sono presenti gli stessi segni (quelli dovuti alla persecuzione), l’azione di Dio nella nostra vita lascia dei segni visibili nel nostro carattere: questi saranno il nostro modo di “mostrare” Cristo, oltre le parole. Bartolomeo degli Amidei, santo (m. Montesenario 1265), uno dei sette fondatori (1240) dell'ordine dei Serviti; festa con gli altri, 17 febbraio. All'inizio non credeva che Gesù potesse essere qualcosa di buono, ma alla fine lo riconobbe come "il Figlio di Dio, il re di Israele". Fu portato a Gesù dal suo amico Filippo (2). Siccome in tre delle quattro liste di apostoli Bartolomeo è associato con Filippo, alcuni dicono che Natanaele e Bartolomeo sono la stessa persona, ma non se ne può essere certi. Oggi possiamo “vedere” Gesù grazie alla loro testimonianza scritta. Uno dei capi del re Giosafat (3) mandati a insegnare la legge nelle città di Giuda (1) 2Cr 17:7.. 2. (vedi Mt 16:13-15). Le parabole, lo sappiamo, non sono un trattato di teologia, ma esprimono una verità che va colta nel cuore del racconto. 2. a.C.), l'ebraico ... Pacato Drepànio, Latino (lat. Non c’è dubbio che chi si pone al seguito di Gesù, per essere suo discepolo, sceglie di avere lui come modello. Natanaele, seguendo il consiglio di Filippo, s’incammina per andare da Gesù. L’uomo, a causa del suo peccato, si trova nell’incapacità di trovare Dio. Tutta la Scrittura è una sinfonia con questo tema dominante: Dio si muove incontro all’uomo; le varie religioni, invece, spingono l’uomo alla ricerca di Dio e in questa ricerca “a tastoni” (At 17:27) spesso hanno costruito strade tortuose e impraticabili. Queste persone diventeranno in seguito i testimoni dei fatti di cui lui è stato protagonista, e la loro testimonianza raggiungerà il mondo intero e attraverserà la storia giungendo fino a noi. • “Cercherai il Signore, il tuo Dio, e lo troverai, se lo cercherai con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua” (De 4:29). Prima ancora che Natanaele si accorga di Gesù, Lui si è accorto di Natanaele: “Prima che Filippo ti chiamasse, quando eri sotto il fico, io ti ho visto”. Il primo episodio che prenderemo in esame è quello che dà il titolo alle nostre riflessioni: “Vieni a vedere Gesù”. Mentre si sta avvicinando, prima ancora che possa dire qualcosa, il Maestro parla: Nel suo comportamento si scorge una verità piuttosto diffusa nella Scrittura: Tutta la Scrittura è una sinfonia con questo tema dominante: Dio si muove incontro all’uomo; le varie religioni, invece, spingono l’uomo alla ricerca di Dio e in questa ricerca, A fianco delle due parabole menzionate, troviamo quella del, Leggendo attentamente il testo noi noteremo che Natanaele. In questa occasione dei Greci si avvicinarono a lui e gli fecero questa richiesta: Anche in questa occasione Filippo li conduce al Maestro affinché lo conoscano. - Associazione Stampa Pubblicazioni Evangeliche, Via Colonnetta, 80 – 66100 Chieti Scalo – Italia. Natanaele gli rispose: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele». Ciò che Gesù vuole dimostrare è la condizione umana lontana da Dio e l’infinita pazienza del Padre che è capace di attendere il ritorno del figlio. Noi non desideriamo che le persone lascino una religione, più o meno giusta, per accettare un’altra religione, più o meno giusta. L’immagine offerta dalla Scrittura sulla situazione umana è quella di un cieco nelle tenebre più fitte. 1. Vogliamo essere in grado di farlo? Perché invitare l’uomo alla sua ricerca, se lui stesso è già all’opera? • “Disponete il vostro cuore e la vostra anima a cercare il Signore vostro Dio… Se tu lo cercherai egli si lascerà trovare…” (1Cr 22:19; 28:29). Latinius Pacatus Drepanius). Questo “marchio” erano i segni delle sofferenze che gli sono state inflitte a causa della sua fede; inoltre in lui era più che evidente il segno della grazia di Dio. dobbiamo essere in grado di. Mostrare Cristo agli altri, in modo tale che la sua persona appaia, Paolo, in un passo della sua lettera ai Galati (6:17), dichiarò di avere sul suo corpo il. Natanaele di Cana (1) di Galilea.
Nelle parabole di Gesù, quella della pecora e della dramma perdute emerge chiaramente l’idea che Dio sta cercando l’uomo. Questo avverbio, prima, deve essere adeguatamente sottolineato se non vogliamo incorrere in errori. Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. Quando le parole non bastano (e non bastano quasi mai!) Prima di entrare nello specifico, vorrei rilevare un’espressione che l’apostolo Paolo scrisse ai Galati: “Gesù Cristo crocifisso è stato ritratto al vivo” (Ga 3:1). Gesù, Filippo e Natanaele Non c’è dubbio che chi si pone al seguito di Gesù, per essere suo discepolo, sceglie di avere lui come modello. - Nome di molti santi, beati e venerabili tra i quali: In questo caso è il figlio che prende l’iniziativa di tornare al Padre, che lo sta aspettando. Gesù rispose e gli disse: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, tu credi? Seguiamo, perciò, l’evangelista con la giusta curiosità (cioè con “l’acuto... Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella legge e i profeti: Gesù da Nazaret, figlio di Giuseppe». 4º d. C.), amico di Ausonio e di Simmaco; capo di una legazione a Roma (389), pronunciò un panegirico di Teodosio, a noi giunto, interessante come documento storico. Ναϑαναήλ, lat. Bartholomaeus). Il nostro unico desiderio è di portare le persone a Cristo. Gesù è un Maestro particolare: i suoi allievi li tiene vicini a sé, giorno e notte, perché ciò che devono imparare non sono soltanto nozioni, ma uno stile di vita, un modo di pensare, parlare, agire e reagire. Ciò che ha dato coraggio al figlio di tornare è la consapevolezza che il padre, in un modo o nell’altro, lo avrebbe accolto.