Ho riflettuto tra me e me e mi sono rimproverata. Tu hai ucciso i miei figli e ora  mi proibisci persino di toccarli, di seppellirne i corpi: vorrei non averli mai messi al mondo, per non vederli ora  trucidati  da te. Ti ho preso in moglie e poi ti ho tradito?.Euripide Medea  10  GIASONE  Tu continui con le tue maledizioni sacrileghe contro la casa reale. CORO  Ci hai messo a parte del tuo piano e allora io, per aiutare te, e per difendere le leggi della società, ti invito a non  attuarlo. Che tu possa morire! EGEO  Per me è anche il più caro fra i compagni d'armi. Avevi la possibilità di risiedere in questo paese, di abitare in questa casa: ti bastava adattarti senza recalcitrare  alle decisioni di chi conta. CORO  D'accordo. Perché delitti fra consanguinei  aspri † si annodano † per i mortali? MEDEA  Per gli dèi, in tanti anni non ne hai mai avuti? MEDEA O grande Themis, e tu, augusta Artemide, guardate come soffro! Non mi rallegro dei dolori di questa casa, a cui mi lega tanto affetto. CORO  str. NUTRICE Ma è un disastro, se un malanno si aggiunge a un altro, senza che il primo sia stato assorbito. EGEO  No, no, lo sono, conosco il vincolo coniugale. a  O Terra, e tu, raggio splendente del Sole  posate il vostro sguardo, posatelo  su questa donna nefasta  prima che cali la mano assassina  sui figli, uccidendo se stessa. Io sopporterò in silenzio l'ingiustizia patita: siamo vinti dai più  forti. No, ti fai cacciare via per i tuoi discorsi sconsiderati. GIASONE  Vivono, e incombono su di te come demoni della vendetta. ant. MEDEA  Sicuro: prima gli ero cara, adesso mi detesta. Cosa vuoi  ancora da me? Vorrei morire con te, figlia mia». Ma ecco là i suoi figli che arrivano, hanno finito di giocare: delle sventure materne non si preoccupano, i bambini, di solito, non pensano al dolore. b  Le senti, le grida dei figli? MEDEA  I tuoi amici? Giacciono cadaveri, la figlia e il vecchio padre [vicini, un evento pauroso che esige lacrime]. MEDEA  Ma chi mai, tra gi dèi, tra i demoni ascolta uno spergiuro, un traditore degli ospiti? Sussistono dei rischi anche per la giovane coppia delle difficoltà non lievi per il suocero. Il tempo, nel suo scorrere, molto potrebbe  raccontare sul destino nostro e degli uomini..Euripide Medea  8  str. Celebrate pure le  nozze,  siate felici: ma lasciatemi rimanere in questo paese. Anche tu hai dei figli, devi avere un po' di cuore. MEDEA  Dalla madre, non da te. Pensavo di riferirti un messaggio lieto e mi sono sbagliato? Manderò un servo da Giasone per  pregarlo di venire da me; e appena arriva gli parlerò con dolcezza, gli dirò † che sono d'accordo, e † che questo  matrimonio con la figlia di un re, e il tradimento, † va bene, † mi sembrano tutte decisioni utili e ben ragionate. È cosa fatta oramai, non c'è più scampo. E anche se tu mi detesti, non potrei mai nutrire ostilità nei tuoi  confronti. MEDEA  Ti pare un dolore da poco per una donna? Ma che c'entrano i figli con le colpe dei padri? Finisci il discorso. Si è rivelato così sciocco! [CORO.Euripide Medea  24  Di molti eventi è arbitro Zeus nell'Olimpo; molte sono le risoluzioni inattese dei celesti; quello che si credeva non si è  compiuto, un dio trova la strada per l'impossibile e questa vicenda si è suggellata così.]. Tu invece, com'è giusto  per  un malvagio, morirai di mala morte: ti piomberà sul capo un rottame della nave Argo, e così vedrai l'amara fine delle  mie nozze. |[continua]|  |[MEDEA, 2]|  EGEO  Salve, Medea. GIASONE.Euripide Medea  9  A quanto pare devo esibire la mia bravura oratoria, e come un esperto timoniere devo tirar giù le vele più alte, per non  venir travolto, donna, dalla tua stomachevole loquacità. GIASONE  Ma anche tu soffri, e la mia sventura è anche la tua. Temide la spinse a venire in Grecia al di là della sua terra, di notte, attraverso le onde, verso lo stretto amaro, difficile da forzare. EGEO  In che senso, si comporta male? Dunque, la questione si prospetta così. 1400, μαρτυρόμενος δαίμονας ὥς μοι                                 1410. Il Sole, padre  di mio padre, mi ha dato un carro che mi difende da qualunque aggressione nemica. Chi ti ha tolto a un vecchio ormai sull'orlo della tomba? Genius 4190 punti. b  Non ripeto parole già dette,  e l'ho visto con i miei occhi:  tu patisci cose tremende  e nessuno prova pietà per te,  non una città, non una persona cara. Mi dimentico che ho dei figli, che  sono esule dalla mia terra e che di amici ne ho pochi?» Pensavo a tutto questo e mi sono resa conto di quanto ero  sconsiderata e di come me l'ero presa a vuoto. Era un  ragionamento sbagliato? Mi cautelo prima che succeda qualcosa. EGEO  Come no? Creature, creature mie,  ormai avete una città, una casa dove abiterete per sempre, senza vostra madre, che resta abbandonata nella sua  sventura. CREONTE  Certo, dopo i figli la patria è quanto ho di più caro. La mia mano, quante volte l'hai stretta! PEDAGOGO.Euripide Medea  18  Non sei la sola madre che abbiano separato dai figli: un mortale bisogna che si rassegni a sopportare le disgrazie. MEDEA  Dal miracoloso ombelico del mondo! È l'ora di finirla con questa  collera. Avere oro in casa o cantare meglio di Orfeo  non mi interessa, se il prezzo è un destino oscuro. GIASONE  Mi hai mandato a chiamare, eccomi. Sarei stato felice! MEDEA  Se il prezzo di una vita agiata è il dolore, non me la auguro, non mi auguro una ricchezza che mi roda l'animo. Sai che bell'accoglienza farebbero a chi le ha spinte a uccidere il padre. Μη. Ho paura per voi, bambini, paura che vi succeda qualcosa. Io detesto le tue acri parole. † Sia come sia. τόδε πρᾶγμα.]. Interrotti i gemiti e i lamenti,  tenta di rialzarsi, ma rimane abbarbicato ai preziosi pepli come l'edera ai rami dell'alloro. E poi  gli  chiederò che i miei figli rimangano a Corinto: e non perché intendo abbandonarli in una terra ostile, † soggetti alle  offese dei nemici, † ma perché voglio uccidere la figlia del re, e con un inganno. Forza, bisogna che qualcuna delle ancelle me li porti  qui  al più presto! ὦ τέκνα φίλτατα. No  davvero. CORO  Sembra che in questo giorno un demone abbia stretto, giustamente, Giasone in una rete di mali. Ma per quanto ti insulti, non  riuscirei a ferirti: sei l'impudenza in persona. Figli degli dèi beati  nacquero in una terra santa, mai violata  da saccheggi. CORO  Apri la porta e scorgerai i cadaveri. Avevo legato a me con giuramenti indissolubili il mio  sposo, che sia maledetto: voglio vederli con i miei occhi lui e sua moglie cancellati dalla faccia della terra, con la loro casa. Così stanno le cose: per i miei  familiari  sono una nemica, e le persone a cui non avevo bisogno di fare del male, grazie a te, me le trovo nemiche. Figli, venite qui, figli: uscite di casa,  presentatevi qui, abbracciate vostro padre, parlategli, come faccio io: dimenticate, insieme con me, il rancore di prima  verso una persona cara: la pace è fatta, non ci sono più ragioni di ira. Va bene, mi rivolgerò a te come a una persona cara (non che io mi aspetti  qualcosa da uno come te. Non provo più gioia a vivere, desidero solo la morte, amiche mie. EGEO  Hai tutte le ragioni di essere addolorata..Euripide Medea  13  MEDEA  No, rovinata: oltre a tutto mi costringono a lasciare il paese. MEDEA  Sia come sia: ormai ogni discorso è superfluo. MEDEA  Non esiste altra possibilità. Ma non si può giudicare in modo obiettivo quando ci si sofferma all'apparenza: bisogna conoscere l'animo  di una persona a fondo e non odiarla a prima vista, senza che ci abbia inflitto alcun torto. Ma cosa mi succede? Ma il monile d'oro  restava saldamente inchiodato ai capelli, e le fiamme, quando lei squassava il capo, avvampavano due volte tanto. In questo, ti dimostrerò anzitutto che mi  sono rivelato abile, e poi virtuoso, e infine grande amico tuo e dei miei figli. E dopo aver avuto tutto questo da me, tu, creatura abietta, mi hai tradito, sei andato a cercart i  un'altra  moglie. La fortuna è dalla sua, un dio le sta concedendo prosperità, è giovane e già ha il potere: e io offrirei volentieri non solo  oro, ma anche la vita per evitare l'esilio alle mie creature. MEDEA  Per un grande amore: non è uno che conosca la fedeltà. MEDEA  Che rovina per gli uomini, l'amore. Sulla casa piombano per volontà degli dèi  sciagure commisurate allo scempio. Perché li detesti? Giuro per Ecate,  la dea che venero più di tutte, che ho scelto perché sia al mio fianco, che abita nelle mie stanze più segrete: nessuno di  loro si rallegrerà di avermi fatto soffrire. Non rivedrete  più, davanti agli occhi, vostra madre: voi passate a un altro tipo di esistenza. CORO  Ti scorti sino a casa il figlio di Maia, il dio che accompagna i viandanti, e che tu possa ottenere e compiere quello di cui  tanto ti preoccupi. Ha il cuore gonfio di rabbia, è furiosa. EGEO  Davvero? b  Solo una donna,  una soltanto, Ino, in tempi antichi  alzò la mano omicida sui figli. Altrimenti, non gli avrei neppure  rivolto la parola, non lo avrei toccato con le mie mani. MEDEA  Mi basta. MEDEA  Ma hai moglie o non sei ancora sposato? Intende sopprimere anche me? FIGLIO A  Cosa farò adesso? La mia povera  mano impugni la spada, la impugni. NUTRICE  Lo farò, anche se temo di non riuscire a persuadere la mia padrona. Spiegati meglio, parla. Ma se la faccenda va storta, ciò che era ottimo, splendido,  diventa abominevole. Il mio tormento si è fatto così acuto che ho sentito la necessità di uscire fuori, di urlare al cielo e alla terra le disgrazie della mia padrona. Ma perché, perché mi guardate in questo  modo? Potrei appiccare fuoco all'abitazione degli sposi, oppure penetrare furtivamente nella  stanza dove han preparato il loro letto e piantare una spada affilata nelle viscere di quei due. Non  sei una donna, ma una leonessa, hai natura più feroce di Scilla, il mostro del Tirreno. Sbrigatevi fate presto, e tornate a riferire a vostra madre la  bella notizia che è ansiosa di sapere: è tutto a posto. NUTRICE La casa? Questo non lo  avrebbe  osato mai nessuna donna greca: e io ti ho preferita a loro, ti ho presa in moglie, un legame abominevole e funesto. Raddoppierai la  mia gioia, se sono morti in maniera orribile. CORO  E per procurare a te stessa il massimo di infelicità. Non ce n'è nessuno. La sposa sventurata riceverà bende dorate,.Euripide Medea  17  funebri bende dorate. Questo per ciò che riguarda le mie imprese: e bada, sei stata tu a  provocare la discussione. Ma che i nemici ridano non è tollerabile, amiche. Se eri una brava persona, dovevi prima ottenere il mio consenso e poi sposarti; e invece hai fatto  tutto all'insaputa dei tuoi cari. PEDAGOGO  E perché allora tieni gli occhi bassi e piangi a calde lacrime? CORO  Povero Giasone, tu ignori la gravità dei tuoi mali, altrimenti non parleresti in questa maniera. La sciagura inattesa che si è abbattuta su di me mi ha schiantato, ha distrutto la mia esistenza. Muoia nel disprezzo  chi osa disonorare l'amico.Euripide Medea  11  e non gli apre sinceramente il cuore. ῥᾴδιον δ΄ ἀπαλλαγαί. Quante volte mi hai stretto le ginocchia! E avevi già dei figli. Preparati, mio cuore. E subito un'altra delle donne corse alle stanze del padre, una terza dal novello sposo per comunicargli la tremenda  notizia: tutta la casa risuonava di passi precipitosi. Mi incammino per una strada tristissima e avvio i miei  figli verso una strada ancora più triste. So di molti che sono passati per superbi, sia in questo sia in altri paesi: erano gente riservata, e invece si sono acquisiti la brutta nomea di persone insensibili. Ho paura che penetri in silenzio nel talamo nuziale, a palazzo, affondi la lama affilata di una spada nelle viscere di quell'altra. Non si  distinguevano più né la forma degli occhi né i suoi bei lineamenti, il sangue grondava dalla sommità della testa,  frammischiato al fuoco: brandelli di carne, sotto i morsi invisibili del veleno, colavano dalle ossa, come lacrime di  pino:  uno spettacolo raccapricciante. MEDEA  Giura che non mi caccerai mai dalla tua terra, giura che se qualcuno dei miei nemici vuole strapparmi di laggiù, non mi  lascerai nelle sue mani, di tua spontanea volontà, e finché sei vivo. La padrona, a cui oggi riserviamo gli onori che già spettavano a te, prima di  scorgere i bambini, posava ardenti sguardi su Giasone. str. Io me ne andrò esule in un altro paese, prima di godere di voi, di vedervi felici, di festeggiare il vostro matrimonio, la  sposa, di allestire i lavacri nuziali, di levare in alto le fiaccole accese. Un convito lauto basta da solo a rallietare la gente. Quello che devo fare è orribile ma inevitabile. CREONTE  Le guardie ti cacceranno subito, a viva forza. E poi, una donna che entra in un nuovo ambiente, dove esistono norme e abitudini diverse, deve essere un'indovina - certo non lo ha  imparato  a casa - per sapere con che compagno dovrà passare le sue notti. Te ne accorgi ora? MEDEA  E come mai sei sbarcato qui? † Perché giri il viso dall'altra parte e non accogli con gioia le mie parole? getto, dipendono dall'Antiope di Euripide. Il mio maledetto orgoglio mi sta rovinando. PEDAGOGO Mi stavo avvicinando a dei giocatori di dama, sai là dove si radunano di solito gli anziani, presso la fonte Pirene e ho sentito qualcuno dire - io facevo finta di non ascoltare - che il sovrano di questa terra, Creonte, intende espellere dal paese lei e i suoi figli. E qui, nella terra di Sisifo, istituirò feste solenni e riti in espiazione del sacrilego eccidio. GIASONE  Lasciami seppellire e piangere questi morti. MEDEA  Ma succede che anche per le tue case io costituisca una maledizione. In casa? Depongo le armi, riconosco di  avere ragionato male prima, ma ora ho preso proprio la decisione giusta. Ora, io affermo: chi non ha esperienza di figli,  chi figli non ha mai procreato  conosce una felicità che supera  la felicità di un genitore. Cerca di essere più chiara. GIASONE  Basta, non val la pena di continuare a discutere con te. EGEO  Si è permesso davvero un'azione tanto ignobile? Non ho certo bisogno anche delle angosce altrui. Anche adesso so di sbagliare, ma pazienza:  otterrai ciò che chiedi. PEDAGOGO  Per la padrona non è il momento di saperle queste cose: stattene quieta e zitta. Chi ti ospiterà? PEDAGOGO I vecchi legami cedono di fronte ai nuovi: e lui non ama questa casa. Ma  allora, cosa mi serve vivere? MEDEA  Odiami pure. Forse deporrebbe la sua tetra ira, rinuncerebbe ai suoi propositi. Il fatto è che andare a letto con una barbara non comportava per te una vecchiaia  gloriosa. Cosa devo fare? Chi viene in urto con lei, difficilmente esce vincitore dallo scontro. Ma questo è un discorso che riguarda me e non te. E se nelle valli del Pelio non crollava a terra, reciso dalla scure, il pino che avrebbe fornito remo agli eroi: ai nobili eroi partiti alla conquista del vello d'oro, per il re Pelia. Affronta  questa impresa: ora è il momento di mostrare la tua tempra. Spiegati. Si gettò in mare con i due figli,  un crimine infame,  si lanciò, l'infelice, da una rupe;  perì con le sue creature. Se tu arrivi nella mia  terra, mi impegno ad assisterti: è mio diritto.
2020 l'argomento della medea di euripide versione greco