Gatti selvatici, martin pescatore (l’Oasi è la prima al mondo in cui si è riprodotto in cattività), airone rosso e gipeto e arriva la parte più affascinante, il tunnel subacqueo: un percorso creato appositamente per osservare, come se ci trovassimo sott’acqua con loro, le evoluzioni di lontre, anatre tuffatrici e storioni. Ovviamente restano in cattività, in ampie voliere, i riproduttori, necessari per mantenere i programmi di ripopolamento e reintroduzione in natura. Si finisce al laghetto dei fenicotteri di Cuba a fianco alla voliera dell’Ocelot. Ricostruzione dei luoghi umidi dell’Europa meridionale, qui incontriamo caprioli, anatre selvatiche, pesci e uccelli che hanno popolato spontaneamente questo piccolo paradiso evolutosi in totale autonomia negli ultimi quarant’anni. Saranno immediatamente rimossi. Per visitare l’Oasi esistono due percorsi diversi: li ho testati entrambi da sola, con panza da quinto mese, bambina e passeggino, e sono entrambi assolutamente fattibili. I campi obbligatori sono contrassegnati *. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. .mw-parser-output .geo-default,.mw-parser-output .geo-dms,.mw-parser-output .geo-dec{display:inline}.mw-parser-output .geo-nondefault,.mw-parser-output .geo-multi-punct{display:none}.mw-parser-output .latitude,.mw-parser-output .longitude{white-space:nowrap}.mw-parser-output .geo{}body.skin-vector .mw-parser-output #coordinates{font-size:85%;line-height:1.5em;position:absolute;right:0;top:0;white-space:nowrap}Coordinate: 45°13′11.28″N 9°13′25.25″E / 45.2198°N 9.22368°E45.2198; 9.22368. A due passi da Milano, in provincia di Pavia nella località di Sant’Alessio con Vialone, un’ora circa da Genova e Torino. L’obiettivo è creare una sorta di allevamento per specie che in natura erano in pericolo, e liberarle per procedere al ripopolamento. Nel 1993 viene aperta al pubblico e parzialmente modificata in modo da poter osservare non visti, dietro a camminamenti nascosti o specchi copiati da quelli dei confronti americani, la vita degli animali che la popolano. Al punto che ogni anno, in primavera, migliaia di coppie di uccelli selvatici la scelgono per nidificare e crescere la prole. Poi il tunnel della garzaia, per osservare aironi e ibis sacri, la voliera di spatole e cavalieri d’Italia e nuovamente all’aperto sulle rive del laghetto, frequentato da aironi, cicogne, caprioli e altre specie nostrane stanziali e dove vive una coppia di pellicani ricci. I risultati non si fanno attendere: è dimostrato che gli animali allevati in cattività nell’Oasi recuperano comportamenti selvatici, pertanto la reintroduzione non è lenta e difficile come di norma ma anzi è un successo incredibile. Ed il risultato è decisamente spettacolare. L’Oasi iniziò a nascere nel 1973, quando Antonia e Harry Salamon acquistarono il castello di Sant’Alessio e quel poco di terra che gli sta intorno tuttora. I cavalli Pzewalski (estinti in natura e che dovrebbero produrre giovani per ripopolare alcune zone della Mongolia), la ricostruzione di un corso d’acqua nostrano con specie autoctone. L’obiettivo è creare una sorta di allevamento per specie che in natura erano in pericolo, e liberarle per procedere al ripopolamento. All’Oasi di Sant’Alessio è anche possibile assistere alla dimostrazione di volo dei rapaci da parte dei loro esperti falconieri. Il borgo di sant’Alessio, come dice il nome del suo Santo patronimico è già da secoli tappa o almeno sul percorso dei pellegrini romei e diretti in Terrasanta. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 15 ott 2020 alle 09:26. L’altro aspetto, su cui dall’apertura nel 1973 è stato fatto un lavoro costante, è stata la ricostruzione “fisica” dell’Oasi, che nasceva semplicemente come terreno agricolo. L'Oasi di Sant'Alessio è un'Area naturale protetta situata a Sant'Alessio con Vialone in provincia di Pavia. Iniziano il loro “lavoro” dedicandosi a tre specie: falco pellegrino, cicogna bianca (che mancava dall’Italia da cinque secoli) e cavaliere d’Italia. L’Oasi nasce nel 1973 dalla passione di Antonia ed Harry Salamon, che quell’anno acquistano il castello di Sant’Alessio e la poca terra che aveva intorno. Intorno all'oasi e all'interno di essa sono presenti anche coppie di Cicogna nidificanti, infatti l'oasi dal 1977 ha favorito la riproduzione di questo uccello che poi si è diffuso dapprima nei paesi limitrofi e poi sempre più lontano. Due esemplari di Equus przewalskii presenti all'Oasi. L’Oasi iniziò a nascere nel 1973, quando Antonia e Harry Salamon acquistarono il castello di Sant’Alessio e quel poco di terra che gli sta intorno tuttora. Ricevi un avviso se ci sono nuovi commenti. L'oasi, fondata da Harry ed Antonia Salamon, racchiude una grande varietà di flora e fauna, ed è sorta di fianco ad una garzaia che si trova quindi all'interno della proprietà. Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento. Autorizzi al trattamento dei dati personali: https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Oasi_di_Sant%27Alessio&oldid=116063507, Aree naturali protette della provincia di Pavia, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. L’Oasi nasce nel 1973 dalla passione di Antonia ed Harry Salamon, che quell’anno acquistano il castello di Sant’Alessio e la poca terra che aveva intorno. Estinto il ramo dei Beccaria che ne aveva fatto una specie di feudo –feudo che Sant’Alessio formalmente non fu mai- gli eredi trasformano il castello in ospizio per i pellegrini. L'ingresso è situato nel centro del paese, di fronte alla chiesa parrocchiale, e corrisponde all'accesso del castello di Sant'Alessio. È davvero incredibile vedere nella garzaia migliaia di aironi e altri volatili totalmente noncuranti dei visitatori e dediti alle proprie faccende. Mamma, ho perso l'aereo: un grande classico natalizio, Giornata mondiale del bambino prematuro: i veri guerrieri, 70 anni di Carlo Verdone: i film da (ri)vedere. Sono presenti anche alcune specie rare e a rischio di estinzione e si favorisce la riproduzione di alcuni animali anche con l'ausilio di incubatrici. L’autore del magazine non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, nè del contenuto dei siti linkati. Oppure iscriviti senza commentare. Si passa poi per serre dove si trovano: felci, orchidee, mangrovie, alberi del pane, terrari e acquari che ospitano raganelle, pesci tropicali, piranha, caimani nani; ma anche  una voliera con tucani e bradipi, uccelli del paradiso, tartarughe di terra. Alcune specie delle quali si è favorita la riproduzione vengono poi reintrodotte in natura. L’Oasi di Sant’Alessio nasce a partire dal 1973, quando Antonia e Harry Salamon acquistarono il castello del luogo con il terreno annesso. In pratica si è cercato di ricreare, nei limiti del possibile, quello che viene definito “equilibrio ecologico”. L'Oasi di Sant'Alessio è un'Area naturale protetta situata a Sant'Alessio con Vialone in provincia di Pavia.L'ingresso è situato nel centro del paese, di fronte alla chiesa parrocchiale, e corrisponde all'accesso del castello di Sant'Alessio. Questa specie è ormai estinta in natura. In questa sezione presentiamo le schede di una piccola parte della fauna e della flora del parco SCOPRI I NOSTRI ANIMALI Oasi di Sant'Alessio Via Cadorna, 2 27016 Sant'Alessio con Vialone (PV) Tel: 0382 94139 email: info@oasisantalessio.com Partita Iva: 01618060188 Alcuni testi o immagini inseriti in questo magazine sono tratti da internet e, pertanto, considerati di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Dove si trova quest’oasi naturalistica? Acconsento. Inizia nella voliera spettacolare in cui farfalle e colibrì volano liberi di posarsi su fiori, piante o visitatori. Nell'oasi si possono perciò osservare sia animali liberi, quali Ardeidi, Corvidi, Passeriformi, che animali rinchiusi in gabbie e voliere. Questo Social Magazine non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Tutto quello che vediamo oggi, boschi, ruscelli, stagni, paludi, è tutto opera dell’uomo. La ricostruzione non è stata in questo caso solamente ambientale, ma sono state ricostruite le catene alimentari e le relazioni tra le differenti specie che in natura interagiscono e convivono. In assoluto rispetto, del loro normale comportamento, vengono fatti volteggiare sopra le teste dei visitatori: falchi, gufi e poiane. La storia. Man mano che l’allevamento procede  e con il passare del tempo, l’Oasi cresce, sia come dimensioni sia come specie animali che la popolano. Il loro sogno era quello di ricreare un … Se amate la natura e gli animali, imperdibile è una escursione all’Oasi di Sant’Alessio (qui il sito web ufficiale), un’area naturale in provincia di Pavia e precisamente si trova nel piccolo comune di Sant’Alessio con Vialone. Se siete della zona e avete una giornata libera fateci un pensierino, toglie davvero il fiato! Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Nell'oasi è presente un'area dedicata alla fauna tropicale con apposite ambientazioni in serra, acquari e terrari e un'ampia area dedicata alla fauna italiana ed europea. La storia e l’obiettivo dell’Oasi. In un incontro che dura circa un’ora e durante il quale, il signor Salamon in persona, spiega teoria e biologia dei vari esemplari. In trent’anni sono stati liberati circa 700 esemplari di cicogna bianca e 250 esemplari di cavaliere d’Italia su un arco di  circa vent’anni rilasciati 250 esemplari, che ora sono comuni e nidificano nelle risaie della zona. Animali, come gli aironi (nell’Oasi di Sant’Alessio si trova la prima garzaia creata dall’uomo), i fenicotteri, le cicogne, il martin pescatore o gli scoiattoli rossi, che sono stanziali e vivono nell’Oasi liberi e selvatici.
2020 oasi di sant'alessio storia