– 1. dell'avv. I nomi primitivi presentano una parte fondamentale ed invariabile detta radice ed una variabile detta desinenza. b. Selvaggio, arcàico agg. Società primitive Termine introdotto nella seconda metà dell’Ottocento dagli antropologi evoluzionisti in riferimento alle prime società umane e alle loro usanze; per estensione, alle società e alle istituzioni contemporanee ferme a... . primitivo1 agg. primĭtus «in primo luogo», der. di ἀρχαῖος [...] letterario e sim., o anche di atteggiamenti, modi e forme stilistiche arieggianti al, mediòcre agg. Carattere primitivo di un popolo, [...] a esaltare o a considerare con particolare interesse il mondo spirituale e artistico dei popoli primitivi , spec. aurorale, iniziale, originale, originario, (lett.) - In varî rami delle matematiche questo vocabolo assume significati diversi, di cui qui si ricorderanno i principali. Si può avere un cumulo di suffissi, ed esempio - + -ino: Supportaci
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In partic.
Analoga connotazione ha il termine come sost., soprattutto al plur., primitivi, introdotto in antropologia culturale e in etnologia dagli evoluzionisti del 19° secolo come alternativo di selvaggi, barbari, popoli di natura, per indicare una serie di popoli dalle forme semplici e promiscue di vita, presso le quali ritenevano di avere scoperto la documentazione storica e la sopravvivenza dei «primi stadî» (da cui appunto primitivi) dello sviluppo culturale; tali popoli furono ritenuti privi di religione e incapaci di conoscenza razionale (donde le varie teorie sulla cultura dei p., dall’ateismo p. alle teorie della promiscuità sessuale, del preanimismo, del prelogismo, ecc., rivelatesi poi del tutto inconsistenti con lo studio diretto di tali popolazioni): gli esempî più cospicui erano rappresentati dai Pigmei delle foreste equatoriali, considerati fermi a una supposta «età del legno», e dagli Aborigeni australiani, ritenuti rappresentanti dell’età preistorica della pietra; il concetto e il termine sono oggi considerati improprî e inadeguati alla complessa storia e alla varietà culturale di cui i cosiddetti primitivi si sono rivelati portatori. primitivismo s. m. [der. Sono diventate di uso comune espressioni come: Tipico invece della lingua italiana è infine il processo di alterazione che, operando sulla struttura della parola, permette di ottenere un grande varietà di nomi alterati, grazie ai quali possiamo esprimerci con maggior precisione ed efficacia. primitivus "primo", der. ◆ Avv. primitivus «primo», der. di derivare]. 4. Contenuti consigliati di primus «primo»]. ἀρχαϊκός der. Il nome base è detto primitivo è infatti il nome iniziale da cui derivano tutta la famiglia di nomi che appunto si chiamano derivati. Si dice primitivo quel nome che, essendo formato da radice e desinenza, non si può smontare in più parti. dell’avv. b. Nelle costruzioni stradali, curva p., la curva circolare che nel progetto di massima di una strada si inserisce tra due rettifili consecutivi. mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. a derivato e a secondario). I nomi alterati possono essere:diminutivi, accrescitivi, vezzeggiativi e dispregiativo. “Scolaresca” nome collettivo primitivo o derivato? di primus «primo»]. villano s. m. e agg. Francesco Belloni (sviluppo software a Varese). Scarpa → Scarp (radice) - e (desinenza) = nome primitivo Scarpiera → Scarp (radice) - iera (suffisso) = nome derivato Ad esempio nella parola ragazzo al significato fondamentale di persona giovane possiamo aggiungere alcune sfumature inserendo dei monemi modificanti:a) ragazzo – in - o → più piccolob) ragazz – on - e → più grandec) ragazz - ett - o → nel senso di simpatico, carinod) ragazz - acc(i) - o → nel senso negativo, di disprezzo. nelle province di Brindisi e Taranto : ha grappoli cilindrici, di colore azzurro cupo, con acini piccoli e molto zuccherini, che danno un vino ... primordiale agg. ( n2), I nomi derivati hanno un significato del tutto differente da quello delle parole primitive da cui derivano. Per estens.
Lo stesso dicasi per il collettivo scolaresca, denominale che rimanda a scolaro con l'aggiunta del suffisso -esco. Di persona, incolto, grossolano, di mentalità rozza, oppure, con valore attenuato, ingenuamente semplice e istintivo: sono bravi ragazzi, ma un po’ p.; anche come sost. 2. a. primĭtus «in primo [...] caso si dice anche che i concetti p. sono definiti implicitamente dai postulati; funzione p. (o. primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. vestito ----------------------→ vestitino, letto ---------------------→ lettuccio, libro ----------------------→ libretto, frate -----------------------→ fraticello, paese --------------------→ paesucolo, uomo --------------------→ omiciattolo, montagna ----------------→ montagnetta, romanzo -------------------→ romanzetto, giornale -----------------→ giornalaccio. zappicoltura s. f. [comp. b. Della preistoria, che appartiene alle età o alle popolazioni preistoriche: in un’epoca p.; i popoli p.; le p. abitazioni, le dimore p.; i costumi p.; le p. manifestazioni d’arte. In geologia, èra p., lo stesso che èra archeozoica. : a. Cookies, La possibilità di poter ascoltare l'audio è offerto da ResponsiveVoice-NonCommercial
[prodotto ottenuto da un altro prodotto attraverso un processo di trasformazione: i derivato del petrolio, del latte] ≈ prodotto, ricavato. Registrati
- (industr.) primitivo1 agg. La formazione delle nuove parole non è però riducibile a un procedimento puramente formale di aggiunta di elementi a una base di partenza. Creative Commons Attribution - NonCommercial - ShareAlike 3.0 Unported License
primitivus «primo», der. : l’uomo di queste montagne è ancora un p. (Deledda). – 1.
b. primitivus «primo», der. tardo villanus «abitante della villa», cioè della campagna: [...] di mano, scherzo da villano; in alcune espressioni si riallaccia al sign. Il suffisso alterativo assume valore diversi a seconda del contesto, per esempio, i suffissi diminutivi -ino e -etto: possono segnalare rispetto alle sfumature di significato: Ho preparato questa cosina per ringraziarvi. Login. Si presenta sempre con lo stesso sorrisino. di primitivo]. licensed under, \lagrammaticaitaliana.it\ è un'idea di
Dei primordî, delle origini [...] sui tempi: vivono in un ambiente p.; tecniche, strumenti primordiali. c. In meccanica, superficie p., il luogo geometrico descritto dall’asse istantaneo di rotazione nel moto relativo di due corpi rigidi; curva p. (o assol. c. In medicina, di processo che si inizia nella sede in cui si manifesta: tumore p., del polmone o del fegato, in contrapp. Come s. m., nella storia dell’arte, i primitivi, denominazione di quegli artisti (pittori e scultori) che precedettero la piena fioritura del Rinascimento; il termine, usato per la prima volta in Francia nel periodo romantico nell’ambito della rivalutazione del medioevo tipica del gusto dell’epoca, alludeva a quanto di puro, di ingenuo, di non corrotto si riteneva di trovare nell’arte, soprattutto italiana, dei sec.
– 1. [11], Architettura e urbanistica Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della sua p. vita comparazione alla presente, se medesimo schernendo ramemora (Boccaccio). primitivaménte, non com., inizialmente, in origine, in un’età molto lontana: primitivamente gli uomini vivevano nelle caverne; anche, in modo rozzo e imperfetto, oppure semplice e ingenuo: oggetti di artigianato lavorati primitivamente. P.IVA: 03445490125, Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione,
– 1. . 3. dell’avv. pass. - ■ agg. 13°, 14° e 15°; attualmente è adoperato in Italia con limiti cronologici più ristretti, oppure è applicato all’arte e agli artisti naïf. [dal lat. d. In biologia, detto di un organismo, di un organo o di un carattere che si ammette sia comparso nella filogenesi prima di altri organismi, organi o caratteri, che si dicono derivati. 0 Points
PRIMITIVO: caffè, giorno, cavallo, salume, biglietto, legno, viaggio, muro, braccio, guardia, DERIVATO: orario, cittadinanza, alpinismo, barbiere, postino, vocabolario, calorifero, bestiame, uliveto, argenteria, I nomi composti possono risultare dall’unione di: fine settimana, mobile bar, bene rifugio, caso limite, divano letto. – 1. di medius «medio»]. [dal lat. - Dato un numero primo p, si può in più modi determinare un intero g tale che le potenze g, g2,... Arti visive tardo primordialis]. [10], Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. b. Nella lingua odierna, conserva in qualche caso il senso. 1. [dal lat. Il nome primitivo e i suoi derivati hanno la stessa radice. In questa lezione: il nome primitivo, derivato, alterato e composto. dell’avv. [dal lat. In linguistica, nome p., dal quale si formano i derivati e i composti. Di ciò che richiama aspetti rudimentali di civiltà considerate primitive, quindi imperfetto, rozzo, oppure arretrato, inadatto ai tempi: adoperare metodi, procedimenti, sistemi, strumenti p.; vedo che sull’argomento hai idee piuttosto primitive. Riconoscere il tipo di alterazione: per ciascuna delle seguenti parole indica la casella corrispondente al tipo di alterazione subita. e. In embriologia, linea o stria p., la formazione del solco (negli uccelli e nei mammiferi) attraverso cui si dispongono sotto l’ectoderma i materiali mesodermici. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. [che è proprio dell'inizio, delle origini: ricondurre una parola al significato primitivo] ≈ (lett.) (detto di una lussuosa villa). di essenziale o idiopatico. – 1. In questa lezione: il nome primitivo, derivato, alterato e composto. : a. derivati di carta . vocabolo - vocabolario - merce - merciaio - giorno - giornale - auto. b. In usi tecnici: a. Numerazione p. (non com. riscrivi ciascuno dei seguenti nomi accanto alle definizioni corrispondenti. del sign. (libro); è derivato il nome che conserva il significato fondamentale del nome in forma-base, ma aggiunge altri significati mediante morfemi modificanti; alterato è quello che, cambiando la forma del nome primitivo con l’introduzione di suffissi, esprime forme particolari; il nome composto è un nome ottenuto unendo al nome primitivo un’altra parola. primitivo 1 agg. c. Per estens. Così possiamo usare un nome primitivo come carta per ottenere una grande varietà di nomi derivati: Un altro procedimento grammaticale che può contribuire a formare il sostantivo è quello della composizione. Si dice primitivo quel nome che, essendo formato da radice e desinenza, non si può smontare in più parti.
La differenza tra i nomi è dovuta alla parte finale chiamata suffisso (colorato di rosso). (f. -a) [lat. mediocris, der. africani, spesso imitandone i modi e le forme. Ad esempio: carta + pecora = cartapecora, segna + carte = segnacartePer composizione si ottengono numerosi nomi come: cassaforte, cavatappi, altoparlante, e simili. [dal lat. primitiva s. f.), l’intersezione della superficie primitiva con un piano normale all’asse della superficie stessa (per es., nelle ruote dentate cilindriche, le superfici primitive sono due cilindri tangenti lungo una generatrice, mentre le curve primitive sono i due cerchi tangenti derivanti dalla sezione dei cilindri primitivi col piano medio delle ruote). Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della sua p. vita comparazione alla presente, … [...] sodisfacevono (Machiavelli). Nel linguaggio di alcune scienze, diretto, non riconducibile ad altro elemento (in contrapp. antropologia Spesso da un nome possiamo ottenere dei nomi derivati, che conservano il significato fondamentale, espresso dalla radice, ma aggiungendo altri significati medianti i morfemi modificanti ( unità 26).Perciò, i nomi possono essere: primitivi, derivati, alterati e composti. derivato s. m. [part. Se consideriamo la struttura dei sostantivi possiamo trovare nel loro insieme una nuova distinzione. Creative Commons Attribution - NonCommercial - ShareAlike 3.0 Unported License. di zappa e -coltura]. I nomi derivati sono stati ricavati dalla radice del nome primitivo con l'aggiunta di prefissi o suffissi. Se partiamo da un nome semplice e lo sommiamo con un’altra parola otteniamo dei nomi composti. Sostituisci ogni espressione con il nome alterato adatto: Scopri se il nome dato è un nome alterato oppure un falso alterato. prec., il termine, per influsso delle schematizzazioni evoluzionistiche del 19° secolo, viene spesso riferito (con una connotazione più o meno coscientemente limitativa che da un punto di vista etnologico risulta oggi priva di effettivo valore) a manifestazioni, costumi e modi di vita di popoli o gruppi etnici extraeuropei tuttora esistenti che non si sono adeguati alle forme di civiltà e di vita delle nazioni moderne occidentali o orientali: le tribù p. dell’Oceania; i costumi p. di alcune popolazioni africane. [dal gr. – Pratica di agricoltura con la zappa, [...] stadio. primevo, primigenio,... Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. Scegli se il nome dato è un nome alterato oppure un falso alterato. primitus "in primo luogo"]. Non sempre le due parti si compongono in un unico sostantivo: a volte le parole restano semplicemente accostate, come succede, ad esempio nella lingua inglese. ), sistema di numerazione in cui si rappresenta ogni numero intero positivo ripetendo il segno che corrisponde all’unità, tante volte quant’è il numero da rappresentare (ne sono esempî la scrittura geroglifica dei primi nove numeri, quella romana dei primi tre o anche quattro numeri: I = 1; II = 2; III = 3; e talvolta IIII = 4). I suffissi alterativi possono avere valore diminutivo, accrescitivo, vezzeggiativo e spregiativo. 6. Sotto il profilo morfologico (e non etimologico), amicizia è un derivato dell'aggettivo amico, tramite il suffisso -izia. Per capire nel modo corretto la sfumatura di significato che il nome alterato può di volta in volta acquistare, bisogna tener conto dell’intero contesto, che aiuterà a cogliere le intenzioni di chi parla. Possono funzionare da base anche parole derivate o composte: primatista è derivato sulla base primato che a sua volta è derivato da primo; guardarobiere è derivato sulla base del composto guardaroba. primĭtus «in primo luogo», der. Più comunem., proprio del periodo iniziale, delle origini: restituire una costruzione alla sua forma p.; dopo il restauro il quadro ha riacquistato i suoi colori p.; ricondurre una parola al significato p.; il p. nome di Ivrea fu Eporedia. Chi siamo
[dal lat. Se il monema modificante precede la radice si chiama prefisso, se si trova tra radice e desinenza è chiamato suffisso. al tumore metastatico; talvolta anche sinon. 5. Radici primitive di un numero primo. In matematica, concetto p. (o ente p., o anche termine p.), concetto non riducibile ad altri più semplici, e quindi non esplicitamente definibile; per introdurre i concetti primitivi si ricorre a considerazioni intuitive (come avviene spesso, ad es., per il concetto di insieme), ovvero, nelle trattazioni assiomatiche, si enunciano postulati che riguardano tali concetti (come si fa in geometria assiomatica per i concetti primitivi di punto, retta e piano: dopo di che, a rigore, questi ultimi termini possono designare oggetti qualunque, purché siano soddisfatte le proprietà espresse dai postulati); in questo secondo caso si dice anche che i concetti p. sono definiti implicitamente dai postulati; funzione p. (o primitiva s. f.) di una funzione f(x), ogni funzione la cui derivata è f(x); radice n-esima p. dell’unità, ogni numero complesso a tale che an = 1 mentre, per ogni esponente positivo m minore di n, sia am ≠ 1 (per es., − 1 è una radice quadrata primitiva, ma non una radice quarta primitiva dell’unità); terna pitagorica p., una terna pitagorica tale che i tre numeri che la compongono siano primi fra loro (per es., 7, 24, 25 è una terna primitiva, mentre 9, 12, 15 non è primitiva). Ha invitato tutti nella sua casetta sul lago. … 1.
2020 vocabolario nome derivato o primitivo